Via Angelo Brunetti, 60   06.36001705  06.87755731  segreteriacime@tin.it  segreteria@movimentoeuropeo.it

Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva

 

Questa settimana, in merito alla giurisprudenza europea, segnaliamo alla vostra attenzione la direttiva 2000/78 che, come prevede l’articolo 1 , “mira a stabilire un quadro generale di lotta alle discriminazioni fondate sulla religione o le convinzioni personali, gli handicap, l’età o le tendenze sessuali, per quanto concerne l’occupazione e le condizioni di lavoro al fine di rendere effettivo negli Stati membri il principio della parità di trattamento”. Le situazioni in cui si possono riscontrare discriminazioni in ambito lavorativo sono complesse e coinvolgono numerosi aspetti, diversi in relazione alla professione svolta,. Proprio per questo, l’obiettivo fissato dalla direttiva non si realizza nell’ambito di un concetto astratto di uguaglianza, ma definendo caso per caso il modo in cui si possano scegliere le soluzioni più idonee ad assicurare, rispetto alla specifica situazione, quella che meglio persegue il fine di garantire l’eguaglianza sostanziale. Secondo l’articolo 6 della direttiva, infatti, possono per esempio prevedersi delle “disparità di trattamento collegate all’età”, “laddove esse siano oggettivamente e ragionevolmente giustificate, nell'ambito del diritto nazionale, da una finalità legittima, compresi giustificati obiettivi di politica del lavoro, di mercato del lavoro e di formazione professionale, e i mezzi per il conseguimento di tale finalità siano appropriati e necessari”; tutto ciò in coerenza con l’articolo 2, par. 2, che definisce i concetti di discriminazione diretta e indiretta.    

In merito all’interpretazione della direttiva, esistono numerose controversie, che coinvolgono materie come i principi, gli obiettivi e le missioni dei Trattati, il ravvicinamento delle legislazioni, le disposizioni istituzionali, lo Statuto dei funzionari, la Carta dei diritti fondamentali, la politica sociale. Vi sono anche controversie attinenti a settori ai quali non si pensa immediatamente, come i trasporti, la libera circolazione delle merci e le libera prestazione dei servizi, l’agricoltura e la pesca.

 

 

Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva

 

Scienza e solidarietà come dovere intergenerazionale: è questo l’approccio che, su iniziativa della Commissione europea, guiderà il piano di cooperazione globale per la ricerca di un vaccino contro il coronavirus. Lo hanno annunciato i capi di stato e di governo di Italia, Francia, Germania e Norvegia e il Presidente del Consiglio europeo. Come si è affermato di tratta di “una mossa che coinvolgerà scienziati e autorità di normazione, industria e governi, organizzazioni internazionali, fondazioni e operatori sanitari”. Per lunedì 4 maggio è prevista anche una conferenza di donatori, finalizzata alla raccolta di almeno 7,5 miliardi di euro. Per maggiori informazioni, clicca qui.

 

 

Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva

 

E veniamo ai diritti degli anziani. La Carta se ne occupa all’articolo 25 e, come si è detto in precedenti newsletter, in questo momento di crisi è il caso di volgere l’attenzione alle categorie che possono risentirne maggiormente. La riflessione di questa settimana tocca aspetti noti ma è anche un’occasione per lanciare delle nuove idee. Partiamo dalla considerazione del cambiamento socio demografico avvenuto nell’ultimo secolo. Oggi si vive mediamente più a lungo e le aspettative di vita sono in aumento. Ciò ha comportato una serie di effetti, primo fra tutti quello sui sistemi previdenziali europei che, per essere sostenibili, hanno previsto un ritardo dell’età di quiescenza. I patti generazionali ne sono usciti un po’ stravolti, ma questo non vuol dire che non siano sostenibili. Anzi. È opinione di chi scrive che siano proprio momenti come questi a comportare, accanto al dramma delle morti verificatesi nelle case di riposo per anziani, la possibilità di cambiamenti sociali in senso positivo. Tutto ciò per assicurare agli anziani, come previsto dalla Carta, di poter “condurre una vita dignitosa e indipendente e di partecipare alla vita culturale e sociale”. Ebbene: è il momento in cui il lato solidale e collaborativo dell’Unione europea può rappresentare un valore aggiunto. Le proposte di tassazione green, per un’economia sostenibile, vanno in questa direzione.

Promuovere un approccio ecologico al tema della nuova Europa appare un’istanza pienamente coerente con quella di garantire dignità di condizioni per le persone anziane. Un ambiente salubre è infatti quello in cui ci si augura di poter vivere, anche nel momento in cui le energie fisiche si riducono e la lucidità si trova a fare i conti con gli anni che passano. Ciò richiede di allocare investimenti e tecnologie per semplificare lo svolgimento delle azioni di vita quotidiana: da questo punto di vista, anche l’innovazione in ambito informatico può consentire effetti positivi per assicurare all’anziano di sentirsi parte della comunità. E questa è anche un’idea che va incontro all’appello, più volte rilanciato in questi anni da Papa Francesco, per il contrasto ad un’economia dello scarto che marginalizza gli anziani, ma anche in generale le fasce sociali deboli. Un impegno del genere può contribuire senz’altro a rendere tangibili i vantaggi dell’appartenenza ad una Unione che rispetta il principio di solidarietà sancito dal Trattato sull’Ue. Stiamo vivendo tempi in cui sarà molto interessante vedere l’azione concertata dei Commissari Paolo Gentiloni, e Valdis Dombrovskis. Infatti, i risultati delle politiche attuate dalla Commissione Von der Leyen si misureranno in maniera assai sensibile in tale ambito, dove, come si è potuto notare in questi mesi, l’azione istituzionale – di grande impatto, considerati i numeri – dovrà essere in futuro più tempestiva.

 

Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva

 

Riformare l’Unione: continua ad essere questo l’obiettivo prioritario perseguito a livello istituzionale e riproposto in numerose occasioni. La settimana trascorsa ha rappresentato il momento in cui, da un lato, ragionare su queste priorità, dall’altro, orientare lo sguardo verso la data del 9 maggio, importante perché si celebreranno, seppure in una modalità condizionata dall’emergenza coronavirus, i settanta anni della Dichiarazione Schuman. Rimandando alla sezione “Documenti” per il testo integrale, ne ricordiamo l’incipit: “La pace mondiale non potrà essere salvaguardata se non con sforzi creativi, proporzionali ai pericoli che la minacciano”.

Sforzi creativi anzitutto necessari quando si immagini come l’Unione europea possa innovare le sue azioni nella direzione strategica di una maggiore integrazione, che, ricordiamo, attualmente finanzia le sue politiche  con  il contributo del solo 1% del PIL globale europeo. Se ne è parlato in occasione della conferenza “Green Deal e nuove risorse UE senza cambiare i trattati?”, organizzata dagli attivisti del MFE Valpolicella, con la moderazione di Anne Parry. In risposta alle numerose domande  e con gli spunti di Francesca Torre, si sono riscontrate le risposte dei professori Antonio Padoa-Schioppa, giurista e storico, professore emerito di Storia del diritto medievale e moderno nell'Università degli Studi di Milano, autore di numerosi testi tra cui "Storia del diritto in Europa" e Alberto Majocchi, economista, professore emerito di Scienza delle Finanze nell’Università di Pavia e membro del Consiglio di Presidenza del Movimento Europeo – Italia. Le risposte degli esperti sono chiare: per poter raggiungere gli obiettivi, l’Unione deve darsi un bilancio adeguato e, negli accordi per il nuovo Quadro finanziario pluriennale, si ritiene necessario raddoppiare il bilancio portandolo al 2% del PIL e a 2000 miliardi in cinque anni. Numerosi sono del resto gli impegni futuri a cui rispondere, anche tenuto conto dei nuovi assi delle politiche commerciali globali. Il green deal e la digital transition rappresentano due risposte considerate prioritarie dalla Commissione Von der Leyen e per essere portate avanti è necessario uno stanziamento di risorse del bilancio stimato tra i 1500 e i 2000 miliardi di euro. Ecco perché emettere titoli, garantiti dal bilancio stesso, come ha affermato il prof. Majocchi, che si è soffermato anche sulla border carbon tax quale strumento dalla duplice funzione: di incentivo alle energie rinnovabili e di stabilizzazione del prezzo del petrolio. Le ricadute positive in termini economici di queste politiche potranno essere utilizzate per una maggiore equità in ambito fiscale, agevolando le categorie più deboli. È possibile rivedere l’intera conferenza cliccando qui. In merito alle politiche ambientali, è da segnalare che il Presidente Pier Virgilio Dastoli interverrà, mercoledì 6 maggio, alle ore 16.30,  all’interno di una web conference dal titolo “L'Europa, le strategie contro Covid19; Il Green Deal Europeo” organizzata dallo Europe Direct Calabria & Europa, con la partecipazione dello IIS ITG-ITI di Vibo Valentia, all’interno del progetto “A scuola di open coesione”. 

Altro importante momento on line di dibattito, in merito a tali politiche, è quello svoltosi il 30 aprile, organizzato da Alexandra Geese e Sven Giegold (Eurodeputati Verdi/ALE) e Franziska Brantner (Deputata di Bündnis90/Die Grünen nel Bundestag, responsabile per la politica europea), con la presenza del senatore a vita Mario Monti e di Gad Lerner, nell’ambito della “Prima consultazione digitale italo-tedesca per l'Europa”. Lo richiamiamo sia per l’indubbia valenza dei presenti, tra cui anche Francesca Cucchiara (giovani Europeisti Verdi Italiani), Rossella Muroni (attivista per l’ambiente e membro della Camera dei Deputati e del Consiglio di Presidenza del Movimento Europeo - Italia) e il Prof. Dr. Michael Hüther (Direttore dell’Istituto di Economia Tedesca), sia perché si è trattato della prima consultazione a seguito del lancio della petizione “European solidarity now”, sottoscritta dal Movimento Europeo - Italia. Un ulteriore riscontro positivo da segnalare, in tale ambito, è la presentazione della petizione di “Eumans”, anch’essa sottoscritta dal Movimento Europeo – Italia, in Commissione Petizioni del Parlamento Europeo, il 30 aprile; “Eumans” è stata in tale occasione rappresentata dalla coordinatrice Virginia Fiume. Ricordiamo che con tale azione si è voluto esortare l'Unione europea a rafforzare il proprio ruolo a livello internazionale nella gestione della pandemia e di altre emergenze, come quella climatica, all’interno della Conferenza sul futuro dell'Europa. La commissione PETI ha proposto di dare seguito alla petizione con una breve proposta di risoluzione, sulla quale i coordinatori dei gruppi politici saranno chiamati a votare. In tal modo, il Parlamento europeo ha la possibilità concreta di dare un nuovo impulso all’Ue nell’assumere un ruolo trainante rispetto a questioni globali e strategiche connesse all’uscita dalla crisi. È possibile rivedere la presentazione della petizione, con l’intervento di Virginia Fiume e di altri europarlamentari cliccando qui.

Da ricordare anche, in questa settimana, le numerose iniziative realizzate dal Vicepresidente del Movimento europeo internazionale, Brando Benifei, di cui è possibile seguire l’attività sulla sua pagina Facebook. In particolare, nella sezione “Documenti” è possibile reperire il rapporto “A Federal Europe: the way out of the crisis”, a firma dello Spinelli Group, con alcune proposte per uscire dalla fase di stallo nelle trattative per il Quadro Finanziario Pluriennale.

Il Movimento Europeo – Italia ha poi aderito all’appello per la regolarizzazione degli immigrati irregolari; esso segue alla proposta di legge di questi giorni, limitata ai soli lavoratori immigrati del settore agricolo. Alla base dell’appello non vi sono soltanto ragioni umanitarie, ma più concretamente di carattere sanitario, di sicurezza, economico e sociale; anche in questo caso, si invita a leggere il documento completo, disponibile nella sezione “Documenti”.

Domenica 3 maggio, è uscito sulla rivista “Giustizia Insieme” un interessante confronto al quale è stato invitato anche il Presidente Dastoli, assieme a Giuliano Amato, Massimo Cacciari, Walter Veltroni, in forma di intervista multipla su grandi questioni che interessano la situazione attuale e futura. Si intitola “Sul destino dell’Europa”; si può consultare al link appena indicato.

 

 

Guardando infine alle prossime attività del Movimento Europeo, si anticipa che, in relazione alle celebrazioni del prossimo 9 maggio, è in corso di organizzazione un importante evento che vedrà la presenza di una pluralità di soggetti, tra cui il Movimento Europeo Internazionale e il Movimento Federalista Europeo.

Il Movimento Europeo Internazionale (MEI), in particolare, che da più di dieci anni si fa promotore di eventi di vario tipo per lo “Europe Day” attraverso la rete dei propri Consigli nazionali, quest’anno punta tutto su una campagna “virtuale”, essenzialmente attuata attraverso Facebook. Il MEI, infatti, ha realizzato 4 diversi video con argomentazioni e immagini mirate a sensibilizzare 4 target specifici di utilizzatori dei social (Donne, Uomini, Giovani, Anziani) già sensibili ai temi europei in tutti i paesi dove sarà lanciata la campagna. Tali prodotti, tradotti in diverse lingue, verranno diffusi tra il 7 e il 10 maggio, in 16 paesi dell’UE, inizialmente attraverso lo strumento dei post sponsorizzati e poi contando sull’azione spontanea di condivisione degli utenti raggiunti.

Europe Day

 

- 8 maggio “Europe: Managing the COVID-19 crisis” Special Online Edition (ore 10:00-20:00)
L'Istituto Universitario Europeo ospiterà un'edizione speciale online della sua conferenza annuale sullo stato dell'Unione dedicata alla gestione della crisi COVID-19 da parte dell'Europa.

- 8 maggio Webinar "Plans for Transforming Our Europe" (ore 15:00-17:00)
promosso dall'alleanza Europe Ambition 2030.

- 9 maggio "Citizens Take Over Europe" (ore 11:00-20:00)
promosso dalla piattaforma European Democracy Lab.

- 9 maggio dibattito online "70° anniversario della Dichiarazione Schuman - LA NUOVA SFIDA PER L'EUROPA" (ore 14:30-16:30)
promosso da Movimento Europeo Italia, Movimento Federalista Europeo, Gioventù Federalista Europea.

- 9 maggio dibattito europeo online "Europe's Day: Time to reshape Europe beyond the unthinkable!" (ore 15:15-19:00)
organizzato da UEF e JEF con interventi di parlamentari europei, giornalisti, esperti.


 

 

 

 

 

 centricoo

altiero

ImmagineLIBRO VERDE xsito

 BannerPROCESSO UE

bileurozona

rescue

casaeuropa

agorabanner

coccodrillo

banner fake


Le Nostre Reti

eumov

eucivfor

logo asvis

Comitato Eeinaudi desktop 1 1

ride logoretepace

routecharlemagne


Partner e Sostenitori

parleuitarapprita

banner12

banner11


 ed logo

Gioiosa Jonica  -  Modena  -  Nuoro  - Capo d’Orlando


 

Registrati per ricevere le nostre newsletter.
 

Sostieni le iniziative del Movimento Europeo con una piccola donazione


© Movimento Europeo - Via Angelo Brunetti, 60  ||  Realizzato da logoims

Search