FRANÇOIS MITTERRAND E IL SENSO PROFONDO DELLO STARE INSIEME

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Nella primavera del 1984 Altiero Spinelli fu invitato da François Mitterrand all’Eliseo per discutere del progetto approvato dal Parlamento europeo il 14 febbraio 1984.

Una settimana prima il giornale Le Monde aveva pubblicato un appello di intellettuali francesi a favore del progetto Spinelli con il titolo “è necessaria una terza guerra mondiale per creare gli Stati Uniti d’Europa?”.

L’appello aveva colpito François Mitterrand che raccontò a Spinelli, a Roland Dumas suo Ministro degli Affari Europei e a chi scrive un momento drammatico del Consiglio europeo nel dicembre 1983 ad Atene.

I capi di Stato e di governo degli allora dieci paesi membri non riuscivano a trovare un accordo sul bilancio europeo del 1984 e al culmine del confronto scese nella sala un silenzio interminabile e impressionante lungo quindici minuti.

Tutti i partecipanti avevano vissuto l’esperienza drammatica del secondo conflitto mondiale e si resero improvvisamente conto che se fossero usciti dalla sala senza accordo avrebbero messo in pericolo non solo il bilancio del 1984 ma l’idea nata per evitare un terzo conflitto mondiale.

Tutti, ci disse Mitterrand ancora visibilmente emozionato, uscirono dalla sala consci delle ragioni di fondo dello stare insieme.

Ci chiediamo chi fra i 28 leader europei riuniti oggi a Bruxelles (i 27 capi di Stato e di governo e Charles Michel) abbia la stessa coscienza dei dieci leader riuniti ad Atene nel dicembre 1983.

Pier Virgilio Dastoli