CORDOGLIO DEL MOVIMENTO EUROPEO PER LA SCOMPARSA DI MASSIMO RENDINA

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Il Consiglio Italiano del Movimento Europeo esprime il suo più profondo cordoglio per la scomparsa di Massimo Rendina, avvenuta domenica 8 febbraio a Roma.
Da anni consigliere nazionale del CIME in rappresentanza dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia, è stato presidente dell'Anpi romana e vice presidente di quella nazionale.


Storico protagonista e testimone della Resistenza italiana, era nato a Venezia il 4 gennaio del 1920.


Durante il fascismo visse nella sua città natale e dopo la maturità si trasferì a Bologna per gli studi universitari. Nel capoluogo emiliano iniziò la carriera giornalistica collaborando con il Resto del Carlino e occupandosi di cronaca bianca; suo collega era Enzo Biagi. Allo scoppio della Seconda guerra mondiale si arruolò divenendo sottotenente dei bersaglieri e venne inviato in Russia con lo CSIR. Rimpatriato per una licenza di convalescenza, tornò a lavorare al Resto del Carlino sino al 25 luglio 1943, quando Benito Mussolini fu esautorato con l'approvazione dell'Ordine del giorno Grandi alla riunione del Gran consiglio del fascismo del giorno precedente.


Dopo l'8 settembre si trovava a Torino e decise di entrare nella Resistenza italiana: divenne comandante nelle brigate Garibaldi con il nome di battaglia di Max il giornalista. Diventato capo di stato maggiore della I Divisione Garibaldi, prese parte alla liberazione di Torino e nel capoluogo piemontese riprende la professione di giornalista a l'Unità.


Terminata la guerra si occupò di cinema scrivendo film con Piero Tellini, curò poi la settimana Incom con Luigi Barzini junior e successivamente entrò in RAI dove dirigerà il telegiornale. Cacciato da Fernando Tambroni, venne reintegrato nella TV pubblica grazie all'amico Aldo Moro. Negli anni settanta scrisse per il settimanale Le ore, diretto da Enzo Peri. Negli ultimi anni della sua vita Rendina fu attivo presso l'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia (ANPI): ebbe gli incarichi di presidente del Comitato Provinciale ANPI Roma e fu membro del Comitato scientifico dell'Istituto Luigi Sturzo per le ricerche storiche sulla Resistenza.


Nel 2011, nel documentario Comandante Max, diretto da Claudio Costa, raccontò la sua esperienza di guerra in Russia e nella Resistenza. Nel film Rendina ricorda le figure di Francesco Scotti, Corrado Bonfantini e Edgardo Sogno.</p