Newsletter n.9/2021 - Carta dei diritti fondamentali

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In tempi di crisi e di licenziamenti causati dalla crisi del covid, continuiamo a trattare temi connessi al diritto del lavoro, con l'articolo 27 della Carta dei diritti fondamentali, sul Diritto dei lavoratori all’informazione e alla consultazione nell’ambito dell’impresa.

In particolare, l'unico comma dell'articolo recita che “Ai lavoratori o ai loro rappresentanti devono essere garantite, ai livelli appropriati, l’informazione e la consultazione in tempo utile nei casi e alle condizioni previsti dal diritto comunitario e dalle legislazioni e prassi nazionali”. Una simile formulazione è molto ampia, ma sintetizza un caposaldo in tema di diritto del lavoro: i provvedimenti presi all'interno di un'organizzazione lavorativa devono essere gestiti attraverso modalità di comunicazione trasparenti, che garantiscano al personale dipendente il diritto di essere informati sulle dinamiche sia interne che verso l'esterno; per esempio, sul come si riposiziona un'azienda o un ente, quale denominazione prende, chi ricopre ruoli decisionali, come sono ripartite le responsabilità e a chi rivolgersi per usufruire di una determinata prestazione.

Emerge, proprio a partire da questo diritto, anche il dovere per il lavoratore e per i suoi rappresentanti di tenersi informati e aggiornati costantemente (e indipendentemente dalle attitudini personali). Le dinamiche attuali del mondo del lavoro – e del capitalismo contemporaneo – lasciano intendere che i tempi entro cui tali processi si svolgono sono generalmente assai rapidi, poiché il mutamento delle dinamiche socio – economiche e il riposizionamento strategico di enti, imprese e professionalità sono pressoché quotidiani e in costante evoluzione.