Newsletter 20 Dicembre/2021 - PILLOLE D'EUROPA

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1) La lettura de La Repubblica, un quotidiano con una sua dignitosa storia di giornalismo informato e indipendente ora divenuto un gazzettino alle dipendenze di Palazzo Chigi, riserva sorprese giornaliere.

Secondo Claudio Tito, un corrispondente da Bruxelles che si muove ancora con difficoltà di deambulazione informativa nel palazzi delle istituzioni europee, alla « UE passa la linea Draghi (in materia di tamponi, ndr) » mentre è noto che il governo italiano è rimasto in una non splendida minoranza.

Aggiungiamo una chicca di ignoranza istituzionale: secondo Giovanna Vitale Frans Timmermans è « delegato socialista al clima e al Green Deal », una apparente delega che striderebbe con il suo mandato - indipendente da stati e partiti - di vicepresidente della Commissione europea con l’incarico guarda caso del clima e del Green Deal.

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2) Contrariamente a quel che scrive Libero Quotidiano, Mario Draghi ha inviato a Giorgia Meloni un messaggio opposto all’idea di un patriottismo nazionalista.

Ha chiesto che a marzo il Consiglio Europeo adotti la “bussola strategica” in cui si superi in politica estera il metodo confederale del voto all’unanimità.

Ha sostenuto la necessità di corridoi umanitari per facilitare l’accoglienza dei richiedenti asilo e dei migranti.

Last but not least ha chiesto di superare la divisione dell’Europa in stati nazione nella prospettiva di un unico stato europeo.

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3) Ancora una volta il sistema confederale su cui si fonda il Consiglio europeo dei capi di Stato e di governo dell’Unione europea ha dimostrato la sua inefficienza su un tema essenziale per la vita delle cittadine e dei cittadini europei: la questione energetica strettamente legata alla difesa dell’ambiente.

Non c’è stato accordo unanime sullo scambio di quote CO2 e sulla tassonomia verde dove alcuni governi sostengono il nucleare e il gas come fonti per la transizione energetica.

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4) Fratelli d’Italia si è inventato la fakenews sul divieto europeo nella vendita o affitto degli immobili non a norma ambientale e ora si inventa la marcia indietro della Commissione europea “grazie alle sue proteste”.

Doppia fakenews e eurodelirio.

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5) Anche il governo italiano, come quello tedesco, ha deciso di fare il salto federale: Mario Draghi ha sostenuto la necessità di una unione politica affermando che cittadine e cittadini europei devono sentire di appartenere a un solo stato.

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6) Ricordiamo Antonio Megalizzi nel terzo anniversario del suo assassinio a Strasburgo (14 dicembre 2018 - 14 dicembre 2021)