Newsletter 20 Novembre/2023

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CARE LETTRICI E CARI LETTORI

La nostra newsletter settimanale Noi e il futuro dell'Europa è stata concepita per contribuire ad una corretta informazione sull’Unione europea e partecipare al dibattito sulla riforma dell’Unione, così come abbiamo fatto durante la Conferenza sul futuro dell’Europa e come continueremo a fare in vista delle elezioni europee dal 6 al 9 giugno 2024.

Il Movimento europeo Italia seguirà con particolare attenzione la politica europea dell'Italia dopo le elezioni del 25 settembre 2022 anche attraverso i suoi social Facebook, Instagram, Twitter e infografiche oltre che sulla newsletter.

Ecco l’indice della nostra newsletter di oggi:

Editoriale, che esprime l’opinione del Movimento europeo su un tema di attualità

- Spinelli Forum 2023

- La settimana del Movimento europeo

- Eventi principali, sull’Europa in Italia e Testi in evidenza

- Dichiarazione del Movimento europeo sull'attacco terroristico di Hamas ad Israele

Siamo come sempre a vostra disposizione per migliorare il nostro servizio di comunicazione e di informazione e per aggiungere vostri eventi di interesse europeo nella speranza di poter contare su un vostro volontario contributo finanziario.

 

 


 L'EDITORIALE

Non bisogna abbassare la guardia nella lotta al cambiamento climatico (I)

Nel prossimo mese di gennaio e in vista dell’inizio della campagna per le elezioni europee dal 6 al 9 giugno 2024, il Movimento europeo organizzerà un dibattito pubblico sulla lotta al cambiamento climatico.

In previsione di quest’impegno collettivo vale la pena di riassumere per le nostre lettrici ed i nostri lettori lo stato del programma legislativo di cui si è dotata l’Unione europea.

  1. ll Green Deal europeo (GDE) è stato adottato, su proposta del Parlamento europeo, con una Comunicazione della Commissione europea: Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni (Green Deal europeo 11.12.2019 COM (2019) 640 final).
  2. Si trattava di un documento di 116 punti che impegnava i Paesi dell’Unione a mettere in moto «interventi ambiziosi per far fronte al cambiamento climatico e alle sfide ambientali, allo scopo di limitare il riscaldamento globale a 1,5º C ed evitare una perdita massiccia di biodiversità».
  3. I vari obiettivi erano poi elencati in una tabella allegata alla Comunicazione, con scadenze temporali per la loro attuazione (LINK),
  4. Le proposte legislative della Commissione europea sono state suddivise nei seguenti settori:

      5. Dopo quasi quattro anni la maggioranza delle proposte della Commissione sono state adottate dal Consiglio e dal Parlamento europeo ponendo l’Unione europea all’avanguardia rispetto al corrispondente Green New Deal statunitense. Nel 2023, il Parlamento europeo e il Consiglio hanno approvato i seguenti documenti:

Come sappiamo e come appare ampiamente nei media e sulla stampa il dibattito nel Parlamento europeo e fra i governi che coinvolge le opinioni pubbliche e le lobbies – che agiscono spesso trasgredendo le norme della trasparenza e della correttezza – si è concentrato su tre dossier economicamente sensibili sui cosiddetti « imballaggi » e cioè sulla capacità dell’Unione di lottare contro la riduzione drastica dei rifiuti e l’eliminazione delle plastiche passando dal loro riciclo al riuso, sulla riduzione delle emissioni gassose nella mobilità su strada (le cosiddette « auto elettriche »), sul risparmio energetico nel settore immobiliare e nello sviluppo della biodiversità nel settore agroalimentare.

Se si rileggono attentamente i dati diffusi dal Parlamento europeo e dalla Commissione europea all’inizio della legislatura appare chiaro come la riduzione o il drastico ridimensionamento degli obiettivi fissati in questi quattro settori rischia di mettere in discussione gli impegni assunti dall’Unione europea per una lotta efficace al cambiamento climatico.

Roma, 20 novembre 2023

coccodrillo

 

 

 

 


SPINELLI FORUM 2023

GERMAN ITALIAN YOUNG LEADERS DIALOGUE
SPINELLI FORUM

 Berlin November 20 to 21, 2023

Introductory Speech by Pier Virgilio Dastoli, President European Movement-Italy

Let me thank IEP and ISPI with the two Foreign Offices to give me the possibility to introduce the third Spinelli Forum as President of the European Movement and former assistant of Altiero Spinelli.

My warm greetings to Funda Tekin who was the 18th of October one of the four speakers of our forum on the future of Europe, Antonio Villafranca, Anna Luehrmann, Maria Tripodi, Julian Rappold, Florian Eder and the sixty Young Leaders.

As you know, Altiero Spinelli is one of the parents (not only fathers but fathers and mothers as the German federalist founder of “Women for Europe” Ursula Hirschmann) of the European integration, as federalist leader, scholar, founder of the International Affairs Institute, Commissioner and MEP.

If you see his political life and you examine the four main elements of your debates (EU external strategic autonomy, promoter of democratic values, competitivity and example of sustainable transition in energy and green Economy), you can discover his legacy and connect this legacy to the debate on the future of Europe to explain not only how EU reached its current impasse but also how it may fare its destiny.

As federalist leader, Altiero Spinelli has been at the center of the action for the European Community of Defense in the years fifties.

The reconstitution of a new European order is newly urgent and necessary for security and peace after the Russia’s aggression towards Ukraine and the terrorist attack of Hamas against Israel.

That is the reason why we suggested that EU takes the leadership of a Continental Conference to establish a Helsinki-II Treaty and a Conference of Cooperation and Security (CSCM) with the Mediterranean neighborhood countries.

As a scholar and founder of IAI, he has dedicated his action during the years sixties on the promotion of freedom, justice, and democracy in Europe and in the World.

Consistent with his action, I agree on the concept of the note on European migration policy where it is written that “engaging with autocratic states erodes the EU’s credibility as a promoter of democratic values and undermines efforts to promote good governance and democratic reforms abroad”. The problem as you know isn’t the pull factor but the push factor.

As Commissioner during the first part of the years seventies he has dedicated his action to European research, Industrial policy, and new technologies (not forgetting cultural policy) being convinced that the European leadership and competitivity should be assured by a pragmatic equilibrium or – if we use a contemporary word – by a true sustainability.

Consistent with this approach, the European Movement is strongly supporting the European Commission’s action for EU public goods through a public/private partnership.

Finally, and as Member of the European Parliament he has devoted his action from ‘76 to ‘86 to prepare the future of Europe in view of the democratic unification of the Continent.

His main success has been the “Draft Treaty of the European Union” adopted by the EP the 14th of February 1984 at the origin of the next steps of the European integration (Single European Act, Treaties of Maastricht, Amsterdam, Nice and Lisbon). We will meet in Ventotene the 14th of February 2024 to celebrate the 40th anniversary of the adoption of this Treaty and you are invited to join this meeting during a special Spinelli Forum.

Consistent with the Spinelli Draft Treaty, the EP will debate tomorrow and vote the 22nd of November a large proposal of revision of the Treaties of Lisbon to prepare the future of EU before its enlargement to the Western Balkans and three Eastern European Countries.

We are convinced that this proposal should be at center of the campaign for the European elections that will take place exactly in 198 days and that the new elected EP should assume the leadership of a democratic, constituent mission.

Thank you and see you in Ventotene!

Rome-Berlin 20th of November 2023     

 

 

 


LA SETTIMANA DEL MOVIMENTO EUROPEO

20-21 novembre

 

21 novembre

 

22 novembre

 

23 novembre

 

23-24 novembre

 

25-26 novembre

 

 

   


IN EVIDENZA

VI SEGNALIAMO

 

ARTICOLI E TESTI DELLA SETTIMANA

 

 


 DICHIARAZIONE DEL MOVIMENTO EUROPEO SULL’ATTACCO TERRORISTICO DI HAMAS AD ISRAELE
E SULLA RICERCA DI UNA PACE STABILE IN MEDIO ORIENTE

Il Movimento europeo in Italia esprime profondo sdegno per l'azione terroristica condotta dalla organizzazione paramilitare islamista di Hamas, che ha provocato morte e distruzione colpendo vittime innocenti tra le quali donne e bambini, ed esprime la sua piena solidarietà allo Stato e alla popolazione di Israele nella difesa della sua sicurezza.

La presa di ostaggi, usati come mezzo di scambio o ancor peggio come scudi umani, rappresenta un atto esecrabile che è contrario al diritto internazionale e ai principi fondamentali della convivenza civile ed essi devono essere immediatamente liberati senza condizioni.

Il Movimento europeo in Italia esprime la sua più grande preoccupazione per la drammatica situazione che si va determinando giorno dopo giorno e che rischia di allargare il conflitto a tutta la regione con gravi conseguenze sulla stabilità mondiale.

Lo Stato di Israele ha il diritto di operare nel rispetto del diritto internazionale per sconfiggere la minaccia terroristica di Hamas perché essa rappresenta un pericolo per l'intera comunità internazionale.

Lo lotta ad Hamas e ai suoi complici deve escludere il coinvolgimento della popolazione palestinese di Gaza così come azioni militari rivolte contro i civili che renderebbero ancora più drammatica la situazione di due milioni di persone che sono costrette da anni a vivere rinchiuse all’interno di un territorio di 360 km quadrati le cui frontiere esterne sono controllate per la maggior parte dall’esercito israeliano.

Il Movimento europeo in Italia, in coerenza con quanto dichiarato dal Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, ritiene che le legittime azioni di autotutela israeliane debbano dunque essere svolte nel pieno rispetto del diritto internazionale evitando bombardamenti indiscriminati.

Il Movimento europeo in Italia ritiene inoltre che non debbano essere adottate misure disumane come la sospensione della fornitura di luce ed acqua ed il blocco di ogni genere di prima necessità che colpiscono l'intera popolazione di Gaza.

Il Movimento europeo in Italia, nell’esprimere il suo profondo cordoglio per tutte le vittime innocenti del conflitto in corso, lancia un appello affinché venga avviata una tregua nei combattimenti e si riapra il tavolo delle trattative in conformità alle risoluzioni dell'Onu per la creazione di una autonoma entità statuale e territoriale palestinese nel rispetto dell’inviolabilità e della sicurezza dello Stato di Israele.

Solo la concreta attuazione del progetto di due stati e di due popoli che vivano in pace e in sicurezza nel reciproco rispetto potrà portare pace, giustizia e stabilità nella regione mediorientale.

A tal fine, la politica degli insediamenti e dell’occupazione della Cisgiordania attuata da Israele, che - sulla base delle risoluzioni dell’Assemblea delle Nazioni Unite e del Consiglio  di  Sicurezza - la Comunità  internazionale  considera un territorio riservato ai palestinesi che vi risiedono, deve cessare perché essa non può essere considerata un “territorio conteso” e deve essere restituita fiducia e sostegno ad una Autorità Palestinese rinnovata e legittimata dal voto popolare, l'unica in grado di rappresentare il popolo della Palestina. 

Il Movimento europeo in Italia stigmatizza il mancato rispetto e la mancata attuazione delle Risoluzioni dell’ONU 181 e 242 nonché degli accordi di Oslo che avevano tracciato il percorso per giungere a un’equilibrata soluzione nella Regione.

Il Movimento europeo in Italia sottolinea come gli insediamenti illegali di coloni nei territori perseguita dai governi israeliani e in particolare da quelli guidati da Benjamin Netanyahu così come un’ambigua tolleranza di fazioni palestinesi  radicali e islamiche contrarie all’idea dei due stati  – impadronitesi della Striscia di Gaza dopo l’abbandono israeliano nel 2005  - allo scopo di indebolire l’Autorità Nazionale Palestinese ha avuto come effetto quello di rafforzare Hamas con la conseguente vanificazione della soluzione dei due Stati.

Il Movimento europeo in Italia – riconoscendosi pienamente nella presa di posizione adottata dal Parlamento europeo il 19 ottobre 2023 - esorta l'Unione europea ad assumere finalmente un ruolo di attore internazionale rifuggendo dal metodo inefficace dell’adozione di ripetute dichiarazioni di principio e  ad agire unitariamente con le sue Istituzioni ed i suoi Stati membri per promuovere una incisiva azione diplomatica  con gli altri attori che svolgono un ruolo in Medio Oriente al fine di porre fine al conflitto, assicurare il necessario aiuto umanitario alle popolazioni civili colpite da questi tragici avvenimenti anche aprendo la via di una protezione temporanea per chi fugge dalla guerra, assicurare la  liberazione degli ostaggi, avviare un negoziato – a condizione che l’organizzazione paramilitare di Hamas sia messa in condizione di non nuocere - che conduca a una pace durevole tra il popolo israeliano e il popolo palestinese nel rispetto  della legalità  internazionale  e dei diritti fondamentali dell’Uomo.

In questo quadro, anche  l’Italia potrebbe svolgere un ruolo da protagonista rilanciando il progetto proposto agli inizi degli anni ’90 di una Conferenza per la sicurezza e la cooperazione nel Mediterraneo.

 

Bruxelles-Roma-Strasburgo, 24 ottobre 2023

 

[INGLESE] STATEMENT BY THE EUROPEAN MOVEMENT ON HAMAS TERRORIST ATTACK ON ISRAEL AND THE SEARCH FOR A STABLE PEACE IN THE MIDDLE EAST

[FRANCESE] DECLARATION DU MOUVEMENT EUROPEEN SUR L'ATTAQUE TERRORISTE DU HAMAS CONTRE ISRAEL ET LA RECHERCHE D'UNE PAIX STABLE AU MOYEN-ORIENT

[SPAGNOLO] DECLARACIÓN DEL MOVIMIENTO EUROPEO SOBRE EL ATAQUE TERRORISTA DE HAMAS CONTRA ISRAEL Y LA BÚSQUEDA DE UNA PAZ ESTABLE EN ORIENTE MEDIO

[TEDESCO] ERKLÄRUNG DER EUROPÄISCHEN BEWEGUNG ZUM HAMAS-TERRORANSCHLAG AUF ISRAEL UND DIE SUCHE NACH EINEM STABILEN FRIEDEN IM NAHEN OSTEN