Newsletter n.24/2020 - Carta dei diritti fondamentali

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Con riferimento al tema della settimana, riteniamo importante soffermarci sul Capo IV della Carta, dedicata alla solidarietà. C’è da dire che anche nel suo preambolo si trova un riferimento a questo valore europeo, riportato tra quelli di fondamentale rilevanza: “Consapevole del suo patrimonio spirituale e morale, l’Unione si fonda sui valori indivisibili e universali di dignità umana, di libertà, di uguaglianza e di solidarietà; l’Unione si basa sui principi di democrazia e dello stato di diritto”.

Abbiamo già trattato nel corso delle precedenti uscite alcuni articoli di questa parte della Carta. I temi attorno a cui ruota sono quelli più legati alla possibilità per l’individuo di realizzarsi e di preservare ciò che gli è più caro. Si parla cioè di diritti e tutele nel mondo del lavoro e – temi anche questi già affrontati – di tutela della salute, dei consumatori e dell’ambiente. Gli articoli dal 27 al 33, poi, trattano gli aspetti legati al mondo del lavoro e ai diritti connessi, per esempio quello alla protezione della famiglia. L’articolo 31, in particolare, è dedicato alle condizioni di lavoro giuste ed eque a cui il lavoratore ha diritto; il comma 1 aggiunge anche l’aggettivo “dignitose”. La materia è assai complessa poiché assai frequentemente, a quanto riconosciuto sulla carta non corrisponde nella realtà una piena e completa possibilità di affermazione dei diritti dei lavoratori, soprattutto in periodi di crisi; anche gli accordi di questo Consiglio europeo avranno, tra l’altro, il delicato compito di conciliare la sopravvenuta crisi causata dal coronavirus con il rispetto dei diritti di ogni lavoratore. Il comma 2, secondo cui “Ogni lavoratore ha diritto a una limitazione della durata massima del lavoro e a periodi di riposo giornalieri e settimanali e a ferie annuali retribuite” trova una concreta difficoltà di trovare applicazione specialmente nel settore delle piccole e medie imprese attualmente in difficoltà, per non parlare dei problemi legati alla cassa integrazione. Il conflitto capitale-lavoro rende difficile di questi tempi conciliare in pieno il diritto al lavoro con le forze in gioco, tuttavia c’è ragione di ritenere che le tutele sociali previste dalla Carta – a cui corrisponde una legislazione del lavoro molto ampia e che tiene conto di lotte sindacali portate avanti già partire dall‘800 – siano adeguate a garantire nel complesso ai lavoratori europei la possibilità di una vita dignitosa, nonostante tutto.