Via Angelo Brunetti, 60   06.36001705  06.87755731  segreteriacime@tin.it  segreteria@movimentoeuropeo.it

Newsletter n.8/2021 - La giurisprudenza europea

Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva
 

 

Può un concorso pubblico europeo essere annullato perché organizzato in maniera da determinare una discriminazione fondata sulla lingua? Sì; lo afferma il Tribunale dell'Ue con una sentenza del 9 settembre 2020. La controversia ha riguardato la Repubblica italiana, sostenuta dal Regno di Spagna, da un lato, e dall'altro la Commissione europea; infatti, il 12 maggio 2016, in occasione della pubblicazione del bando di concorso generale EPSO/AD/322/16, per la costituzione di elenchi di riserva di amministratori nel settore dell’audit, la Commissione ha scelto di optare per la limitazione della scelta della seconda lingua dei candidati ad un concorso ad un numero ristretto di lingue, cioè il francese, l’inglese, o il tedesco, con esclusione delle altre lingue ufficiali.

L'Italia ha presentato il proprio ricorso il 5 agosto 2016 e, il 15 settembre dello stesso anno, il Tribunale dell'Ue ha annullato il concorso. Il 19 ottobre 2016, la Commissione ha presentato il proprio controricorso e ha successivamente impugnato anche la decisione dell'annullamento.

Sono sette i motivi fatti valere dall'Italia a sostegno del suo ricorso:

il primo, una violazione degli articoli 263, 264 e 266 TFUE;

il secondo, una violazione dell’articolo 342 TFUE e degli articoli 1 e 6 del regolamento n. 1 del Consiglio, del 15 aprile 1958, che stabilisce il regime linguistico della Comunità economica europea (GU 1958, 17, pag. 385), come modificato (in seguito: il «regolamento n. 1»);

il terzo, una violazione dell’articolo 6, paragrafo 3, TUE, dell’articolo 18 TFUE, dell’articolo 22 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea (in seguito: la «Carta»), degli articoli 1 e 6 del regolamento n. 1, dell’articolo 1 quinquies, paragrafi 1 e 6, dell’articolo 27, secondo comma, e dell’articolo 28, lettera f), dello Statuto dei funzionari dell’Unione europea (in prosieguo: lo «Statuto»), nonché dell’articolo 1, paragrafi 2 e 3, dell’allegato III dello Statuto;

il quarto, una violazione dell’articolo 6, paragrafo 3, TUE e del principio della tutela del legittimo affidamento;

il quinto, uno sviamento di potere nonché una violazione delle «norme sostanziali inerenti alla natura e finalità dei bandi di concorso», in particolare dell’articolo 1 quinquies, paragrafi 1 e 6, dell’articolo 27, secondo comma, dell’articolo 28, lettera f), dell’articolo 34, paragrafo 3, e dell’articolo 45, paragrafo 1, dello Statuto, nonché del principio di proporzionalità;

il sesto, una violazione dell’articolo 18 e dell’articolo 24, quarto comma, TFUE, dell’articolo 22 della Carta, dell’articolo 2 del regolamento n. 1, nonché dell’articolo 1 quinquies, paragrafi 1 e 6, dello Statuto;

e, il settimo, una violazione dell’articolo 296, secondo comma, TFUE, degli articoli 1 e 6 del regolamento n. 1, dell’articolo 1 quinquies, paragrafi 1 e 6, e dell’articolo 28, lettera f), dello Statuto, dell’articolo 1, paragrafo 1, lettera f), dell’allegato III dello Statuto e del principio di proporzionalità, nonché un «travisamento dei fatti»”.

L'iter del procedimento, il 21 febbraio 2017, è stato sospeso fino al 26 marzo 2019, per poi dare la possibilità alle parti in causa di presentare le proprie rispettive esposizioni difensive nonché le “loro risposte ai quesiti scritti e a quelli orali sottoposti dal Tribunale in occasione dell’udienza svoltasi il 5 dicembre 2019”.

La suddetta sentenza del settembre 2020 ha infine riconosciuto le ragioni della Repubblica italiana, confermando l'annullamento del relativo bando e condannando la Commissione europea al pagamento delle spese proprie e di quelle dell'Italia; quale ulteriore decisione, quella relativa al fatto che il Regno di Spagna avrebbe sopportato le proprie spese.

Clicca qui per leggere il testo integrale della sentenza.

 

 

 

Registrati per ricevere le nostre newsletter.
 

Sostieni le iniziative del Movimento Europeo con una piccola donazione


Movimento Europeo

Italia

E' una rete di organizzazioni che mobilita cittadini e sostiene un'unione democratica, federale e allargata dal 1948.

© Movimento Europeo - Via Angelo Brunetti, 60  ||  Realizzato da logoims

Search