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Newsletter n.22/2020 - Economia in pillole

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«Italia più debole in Ue senza obiettivi chiari». È quanto ha recentemente affermato il Commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni. Come si afferma su “Il Sole 24 Ore” di venerdì 3 luglio, in un articolo in prima pagina a firma di Marco Rogari e Gianni Trovati, “Nelle trattative per la definizione del Recovery Fund l’Italia «potrà contare di più se non cancella, fra i suoi obiettivi, quello del controllo del debito pubblico», perché senza un impegno specifico diventerà «difficile avereun ruolo negoziale efficace»“. Si afferma altresì che è intenzione di Angela Merkel e Ursula von der Leyen definire il prossimo QFP prima dell’estate e che il ruolo della rappresentanza italiana sarà in tale contesto quello di ridurre quanto più possibile preoccupazioni ed incertezze in merito alla situazione debitoria. Il programma di investimenti su cui si sta ragionando è molto vasto, come affermato anche dal Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, che, in occasione dell’inaugurazione del semestre di presidenza tedesca del Consiglio dell’Ue, ha elencato i settori chiave: «la banda larga, le reti idriche, il trasporto ferroviario, la sanità territoriale e gli aiuti alle filiere produttive».

Quanto si sta decidendo avviene in un quadro in cui è stato già fatto ampio ricorso ad un indebitamento italiano che, secondo i dati riportati dal “Sole 24 Ore”, ha incrementato di 20,9 punti rispetto allo scorso anno il rapporto deficit/Pil. Si tratta di dati parziali che andranno aggiornati, ma su cui occorre ragionare in vista del prosieguo dei lavori per l’uscita dall’emergenza, che coincideranno con la chiusura dell’anno in corso. In aprile, in occasione della presentazione del Documento Economia e Finanza, il debito italiano è stato stimato al 155,7% del Pil, in piena emergenza. Ci si avvia ora verso la scadenza del 27 settembre, data entro cui presentare la nota di aggiornamento del Def in un quadro in cui permangono incertezze e tensioni che richiedono responsabilità, per non indebolire la posizione dell’Italia in Europa.

 

 

 

 

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