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INIZIATIVA IN RICORDO DEL PENSIERO E AZIONE DI UMBERTO SERAFINI

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Si è svolto il 21 settembre a Roma, presso la Camera dei Deputati, un convegno promosso dall’AICCRE intorno al rilancio dell'attualità del pensiero e dell'azione di Umberto Serafini, che ne fu il fondatore e poi per decenni segretario generale e presidente. In questo modo si è voluto autorevolmente riproporre, nel decimo anniversario della morte, l'obiettivo a lui caro degli Stati Uniti d'Europa, da conseguire attraverso il federalismo europeo.

 

I lavori, svoltisi alla presenza di circa duecento partecipanti - tra i quali in rappresentanza della Presidenza del CIME Gabriele Panizzi, Claudio Leone e Stefano Milia - sono stati aperti da Carla Rey, Segretario generale dell'AICCRE, che ha insistito sull'attualità del messaggio di Serafini. Ci sono poi stati messaggi di saluto e interventi del senatore Paolo Guerrieri, della commissione Politiche dell'UE, del Consigliere regionale del Lazio, Gian Paolo Manzella, in rappresentanza del Presidente Nicola Zingaretti, dell'assessore del Comune di Roma Marta Leonori, in rappresentanza del Sindaco Ignazio Marino, e del Presidente dell'AICCRE Michele Picciano.

 

Nei loro interventi tutti hanno tenuto la barra sugli Stati Uniti d'Europa. Il senatore Guerrieri, ha in particolare avvertito che non è il momento del pragmatismo e del minimalismo e che l'obiettivo fondamentale da raggiungere è il completamento dell'Unione politica ed economica. Frederic Vallier, Segretario generale del CCRE, nel video-messaggio inviato ai partecipanti da New York, dopo aver ricordato la figura di Serafini, ha ribadito l'impegno del CCRE (e di PLATFORMA) per lo sviluppo sostenibile. In collegamento video da Bruxelles anche l’europarlamentare, on. Gianni Pittella.


In platea, presente la famiglia Serafini: la vedova di Umberto, Laura Ortolani, ed i figli Maria Teresa e Renato.

“Gli Stati nazionali non riusciranno mai a costruire un potere sovrannazionale senza una spinta dal basso” con queste parole, prese in prestito da Umberto Serafini, Carla Rey ha rilanciato il messaggio dell'Associazione. Rafforzare la partecipazione attiva degli enti locali nell'Union l'obiettivo che l'AICCRE persegue partendo anche dall'incontro di oggi con rappresentanti europei del CCRE e con alcuni europarlamentari italiani.

Per il Presidente AICCRE, Michele Picciano, la figura ed il pensiero di Serafini sono sempre vivi e ben presenti in ogni azione dell'AICCRE, Associazione che sta rilanciandosi a livello nazionale ed internazionale.

 

“Nella nostra visione del futuro è forte la convinzione che le soluzioni ai problemi dell'Europa, dalla crisi economica all'emergenza rifugiati, debbano partire dal livello locale e regionale”, ha affermato Angelika Poth-Moegele, responsabile esecutivo Affari internazionali del CCRE. La risposta alle crisi che sta affrontando l'Unione europea, ha dichiarato l'eurodeputato Kashetu Kyenge in un video messaggio è solo una: più Europa. La risposta non può essere un ritorno al passato, ai muri, agli stati nazionali. Per un'Europa più sostenibile, democratica e partecipativa è fondamentale portare le nostre comunità locali nella rete internazionale ed europea.

“Quella di oggi è un'opportunità per diffondere gli ideali europeisti in un momento in cui sono quotidianamente sotto attacco“ afferma l'eurodeputato Brando Bonifei. “Dobbiamo fare capire ai cittadini che senza l'Europa non sarebbe possibile affrontare l'emergenza rifugiati cui stiamo assistendo. Però molti degli ideali dei nostri padri fondatori sono stati traditi“ dice l'eurodeputato Michela Giuffrida , “ma continuo a pensare che il futuro dell'Europa sia segnato. Le politiche locali incidono fortemente su uno dei principi fondanti dell'Unione: la coesione sociale e territoriale. Oggi l'Europa consente alle amministrazioni di fornire servizi ai cittadini e la politica di coesione arriva a scavalcare le logiche nazionali per guardare direttamente a quelle regionali e locali. Sono convinta che il futuro del nostro continente passi inevitabilmente da una maggiore integrazione”.

Nel dibattito è stato discusso anche un documento sugli Stati Uniti d’Europa e sul futuro del Movimento europeista e federalista che l’AICCRE ha recentemente consegnato agli eurodeputati.

Il ricordo specifico della figura di Umberto Serafini, e il percorso del federalismo europeo sono stati trattati in un dibattito sul tema “Un'Unione europea federale per una politica di progresso civile, democratico ed economico al servizio della pace negli scritti di Umberto Serafini”. Il dibattito, moderato dal Segretario generale Rey, ha visto la partecipazione di alcuni esponenti del CCRE. Gabriele Panizzi e Fabio Zucca, componenti della Direzione nazionale dell'AICCRE, Elisabeth Gateau, già Segretario generale del CCRE, e François Zaragoza, ex direttore della Sezione francese del CCRE, che hanno raccontato l'azione di Umberto Serafini per la realizzazione della Carta europea delle libertà locali e le battaglie per un Parlamento europeo eletto a suffragio universale e per la Costituzione europea.

 

La voce di Umberto Serafini ci manca tantissimo in un momento in cui alcuni Paesi disonorano gli ideali europeisti, ha affermato Zaragoza, con un riferimento all'atteggiamento di alcuni Paesi di fronte al flusso dei migranti.

L'immigrazione, lo sviluppo sostenibile e il futuro degli Enti locali nel processo di integrazione europea sono stati i temi affrontati nella tavola rotonda tra esponenti del CCRE che ha chiuso i lavori. I relatori si sono confrontati sul ruolo che il CCRE avrà nell'Unione europea del futuro. Il ruolo delle nostre Associazioni oggi è la promozione dei valori europeisti, afferma Christophe Chaillou, Segretario generale della Sezione francese del CCRE, anche nelle nostre società sempre più individualiste. Una parte sempre maggiore dell'opinione pubblica non si riconosce più nell'Europa di oggi, nonostante i padri fondatori abbiano lavorato una vita per avvicinare i cittadini alle istituzioni. Stiamo assistendo ad un fenomeno di ricentralizzazione delle politiche, ma uno Stato da solo non può trovare soluzioni a problemi come la sostenibilità, le migrazioni, i diritti, la parità di genere. La Cop21 sul clima di Parigi di dicembre lo dimostrerà. Bisogna continuare a lavorare per adottare politiche comuni. Per anni l'Europa si è concentrata sull'allargamento, più che sull'integrazione federale ha dichiarato Nadia Ginetti, Senatrice e Vicepresidente vicario dell'AICCRE. Un allargamento verso quei Paesi che oggi erigono i muri. Ha poi sottolineato come il Senato svolge un importante ruolo di collegamento tra Enti locali e istituzioni europee, ma è necessaria una spinta culturale dal basso, dagli Enti locali, dai cittadini, dai giovani. Walter Leiss, Segretario generale della Sezione austriaca del CCRE, ha lamentato una distanza tra stato centrale e enti locali nella gestione dell'emergenza rifugiati: in Austria i comuni devono costruire alloggi e fronteggiare i costi dell'afflusso di richiedenti asilo, racconta, e il governo centrale non finanzia gli enti locali. L'UE ha chiuso gli occhi di fronte all'emergenza dei profughi, solo da qualche settimana si è svegliata.

 

Gli Stati Uniti d'Europa rimangono un sogno. Molti non capiscono perché Estonia, Lituania e Lettonia rifiutano i rifugiati ha spiegato Toivo Riimaa, Direttore della Sezione estone del CCRE. Il motivo è nel passato. Non abbiamo saputo fronteggiare i problemi nati dall'incontro di diverse culture all'inizio della storia del nostro giovane stato indipendente. Chi non impara dal passato non ha futuro.

 

Alla tavola rotonda moderata da Patrizio Fiorilli, responsabile comunicazione di Platforma, Associazione europea che riunisce autorità locali e regionali per la cooperazione allo sviluppo, ha partecipato anche Heikki Telakivi, Direttore affari internazionali della Sezione finlandese del CCRE.

 

“Ci auguriamo di intensificare il rapporto con il Parlamento europeo”ha concluso il Presidente Michele Picciano , “ e soprattutto con le Commissioni competenti. Vogliamo andare oltre il Manifesto di Ventotene e portare avanti il pensiero dei nostri padri fondatori”.

(fonte www.europaregioni.it)

 

L’incontro può essere ascoltato e visto sul sito di Radio Radicale.

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