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DICHIARAZIONE SULLA SITUAZIONE DELLA GRECIA E LA CRISI DELL'EUROZONA

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Il Movimento europeo ricorda che, in seno all'Unione monetaria elemento costitutivo dell'Unione europea, tutti i governi e le istituzioni incaricate del governo della moneta unica hanno una responsabilità collettiva nell'assicurare il mantenimento e la gestione efficace della politica monetaria e nell'evitare crisi che ne compromettano la solidità e la fiducia dei cittadini.

 

Le istituzioni europee devono inoltre promuovere l'interesse generale dell'Unione e vegliare all'applicazione dei Trattati. Pertanto la gestione e la risoluzione delle crisi devono avvenire attraverso l'azione delle istituzioni comuni e non attraverso negoziati intergovernativi in cui prevalgono interessi nazionali particolari.

 

Infine, il principio di solidarietà iscritto nei Trattati esige che si adottino soluzioni eque nei confronti di ogni Stato membro che si trovi in seria difficoltà.


Il Movimento europeo chiede al Parlamento europeo e al governo italiano di inviare con estrema urgenza e nelle prossime ore una lettera alle istituzioni comuni (BCE, Commissione, Consiglio) esigendo che esse agiscano immediatamente in base agli articoli 4 (cooperazione leale) e 17 (interesse generale dell'Unione) del Trattato sull'Unione europea e 130 (indipendenza della BCE) del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea.


Nel caso in cui esse non agiscano il Parlamento europeo e il governo italiano hanno il dovere di ricorrere alla Corte di giustizia contro le istituzioni comuni per violazione del trattato affinché siano assunte le decisioni necessarie per la protezione dei legittimi interessi di uno stato membro e dei suoi cittadini nonché di ogni membro dell'Unione (stati e/o cittadini) i cui interessi siano lesi dalla mancata azione delle istituzioni comuni.


Poiché il problema dei debiti pubblici non è solo greco e, secondo l'opinione ormai prevalente nella dottrina economica, la crescita del debito non è la causa della crisi ma ne è uno degli effetti più evidenti, il Movimento europeo ritiene urgente e necessaria la convocazione di una conferenza europea sul debito con la partecipazione delle istituzioni europee e nazionali a cui siano associate anche le istituzioni finanziarie internazionali.


Infine, il Movimento europeo constata che, mentre avanza la minaccia terrorista, l'Europa è ripiegata su se stessa in un miserevole gioco del dare e avere, incurante dei danni irreversibili che potrebbe subire il progetto di integrazione politica, in un momento in cui una risposta unitaria dell'Ue alla jihad islamica appare ineludibile per salvare i valori più profondi della nostra civiltà.


Roma, 29 giugno 2015

 

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