La via dei corridoi umanitari è quella che invochiamo da tempo affinché l’Unione europea si faccia carico delle responsabilità (e delle colpe) che i suoi paesi membri hanno accumulato da anni - insieme agli Stati Uniti - per le moltitudini di donne, bambini e uomini che fuggono da guerre, disastri ambientali e fame.
Dopo quello che sta succedendo in Afghanistan non è più tollerabile attendere altro tempo per la creazione di questi corridoi richiesti più volte dal Parlamento europeo e dalla Commissione europea e che è stata ora sollecitata da diverse petizioni e da un appello di CGIL, CISL e UIL.
Il Movimento Europeo prende atto con soddisfazione della disponibilità manifestata dai governi italiano, francese e spagnolo.
Ora David Sassoli, Ursula von der Leyen e Josep Borrell chiedano un Consiglio Europeo straordinario a cui partecipino i rappresentanti dello UNHCR, affinché sia presa l’immediata decisione politica di creare questi corridoi affidandone la realizzazione alle delegazioni dell’Unione europea, alla agenzia Frontex, al Corpo Europeo di Solidarietà in collaborazione non solo con gli Stati membri ma anche con le organizzazioni non governative il cui ruolo sul terreno è essenziale.
Movimento Europeo in Italia
17 agosto 2021