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TRASPARENZA E LOTTA ALLA CORRUZIONE IN EUROPA UNA NUOVA INIZIATIVA DI MONITORAGGIO E VALUTAZIONE

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“Se la corruzione fosse un’industria sarebbe la terza più grande al mondo. Il costo della corruzione in Italia è di 60 miliardi, per questo la lotta alla corruzione può essere un elemento chiave per la crescita economica.”
È con queste parole che si sono aperti lunedì 16 marzo i lavori del convegno “Trasparenza e anticorruzione nel semestre italiano”, tenutosi presso la sede dell’ANAC – Autorità Nazionale Anticorruzione e alla realizzazione del quale ha contribuito anche il CIME.


L’incontro è stato l’occasione per presentare il report di Transparency International Italia, in collaborazione con Trasparency EU Office, sulla Scorecard della Presidenza Italiana del Consiglio dell’Unione Europea.
La Scorecard aveva il compito di monitorare la trasparenza nelle attività strettamente collegate alla Presidenza italiana; in particolare, come spiegato dalla coordinatrice del progetto Chiara Putaturo, si sono analizzati tre pilastri, ovvero quelli relativi alla trasparenza nella preparazione e nella gestione delle attività, e all’impegno portato avanti nel semestre sui temi dell’anticorruzione.
Per realizzare questo studio, Transparency International si è avvalsa del supporto dell’ANAC e del Consiglio Italiano del Movimento Europeo, rappresentato durante l’incontro dal Presidente, Pier Virgilio Dastoli, e dal Vicepresidente, Rocco Cangelosi.

I dati presentati hanno rivelato lo sforzo dello Stato italiano nel rispettare quanto più possibile gli standard raccomandati da Trasparency International, nonostante il budget “ridotto” di 56 milioni destinato all’intero periodo di Presidenza. Particolarmente efficace è stato ritenuto il sito web della Presidenza, interattivo, accattivante, di facile accesso per i cittadini e costantemente aggiornato con l’agenda ed i contenuti principali delle riunioni.
Analogamente, è stata molto apprezzata l’attività di coinvolgimento dei cittadini, degli stakeholder e degli studenti nella preparazione dei lavori della Presidenza.
Il riferimento è stato anche ai numerosi incontri con gli stakeholder organizzati dal Movimento europeo ITALIA nel quadro del suo progetto “OFFICINA2014; l’Italia in Europa” e al concorso per le scuole “La mia Europa è” promosso dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca in accordo con la Presidenza del Consiglio e il Dipartimento delle Politiche europee.

Unico punteggio negativo della scorecard di Transparency è stato attribuito all’Italia per la trasparenza in materia di budget e spese legate alla Presidenza stessa. “I dati sono stati resi pubblici” – ha subito chiarito la Dott.ssa Putaturo – “ma non nei tempi giusti e, soprattutto, non garantendo la facilità nel reperimento delle informazioni che avremmo auspicato”.
Qualche imprecisione a parte dunque, il giudizio di Transparency International sull’operato italiano è complessivamente molto buono, così come sottolineato anche dai Rappresentanti del Ministero degli Affari Esteri presenti , i min. plenipotenziari Alberto Cutillo e Gabriele Altana, presenti anche loro all’incontro.

La seconda parte dei lavori della giornata è stata, invece, dedicata ad un altro tema molto caro a al Movimento Europeo che da anni l’ha portato al centro di molte sue attività e allo stesso tempo strettamente collegato alle tematiche della trasparenza e dell’anticorruzione oggi discusse: il progetto di una Procura europea. Tema, peraltro, fortemente rilanciato nel corso del semestre di Presidenza italiana, che oggi continua ad essere al centro di numerosi dibattiti e revisioni nelle sedi istituzionali europee. L’idea della costituzione di una Procura europea (EPPO), peraltro prevista dai trattati (ART. 86 TFUE), è stata proposta dalla Commissione europea nel luglio del 2013. Respinta dai Parlamenti nazionali, è stata però lasciata inalterata dalla Commissione e oggi, anche grazie al ruolo di apripista svolto dalla Presidenza greca in questa materia, è riuscita ad ottenere dichiarazioni congiunte di supporto da parte di diversi stati. L’idea che la Procura europea possa essere perseguita tramite il meccanismo delle cooperazioni rafforzate, è stata anche oggi al centro del dibattito, nel quale si è cercato di evidenziarne positività e negatività. Quel che è certo è che anche in questo settore, come evidenziato dai dati del Transparency il ruolo della Presidenza italiana è stato di enorme supporto.
In un’Europa a 28 Stati, in cui spesso il ruolo della Presidenza di turno del Consiglio dell’Ue è stato messo in dubbio, l’esperienza italiana sembra volerci ricordare che questa valutazione non sempre trova riscontro nella pratica.

 

Di seguito, una rassegna stampa degli articoli apparsi relativi l’incontro:


Il Velino
Wired
Help Consumatori
Il Sole 24 Ore
IMGPress
Ministero Giustizia
Momento sera
Eunews
Quotidiano di Sicilia
Cinque Colonne Magazine
East Online
Tribuna Politica Web
Magazine Dao Campus
Ministero Esteri

 

 

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