Il Consiglio Italiano del Movimento europeo - CIME ha ospitato ieri 12 marzo, presso la sua sede un brainstorming sul tema della dimensione politica ed istituzionale dell’UEM in vista di un rapporto di iniziativa del CESE sul tema. L’incontro, voluto dal Presidente Pier Virgilio Dastoli e dal Vice Presidente della Commissione economica del CESE (Comitato economico e sociale europeo), Carmelo Cedrone, ha visto la partecipazione di diversi soggetti in rappresentanza del mondo economico e sociale,universitario, politico, giovanile*italiano.
Anche questa consultazione informale ha nuovamente dimostrato la validità dello sforzo sostenuto dal CIME ormai da vari anni di creare sempre più occasioni di partecipazione degli stakeholder al processo di definizione delle scelte politiche in ambito UE. Infatti tutti gli intervenuti hanno con estremo interesse contribuito alla discussione al fine di immaginare e disegnare concretamente nuovi scenari per lo sviluppo dell’UEM.
Negli ultimi anni l’attività del CESE e in particolare del suo Vice Presidente, Dott. Cedrone, si è spesso concentrata sulla crisi dell’UEM e dell’euro. “Oggi più che mai”- ricordava lo stesso Cedrone – “occorre rilanciare il dibattito politico e istituzionale sul tema dell’Unione economica e monetaria per evitare di rimanere intrappolati in meccanismi che necessitano in modo evidente di un ammodernamento”.
Gli spunti su cui discutere non sono certi mancati: ai partecipanti, infatti, Dastoli ha presentato ii più recenti lavori della Commissione Affari costituzionali del Parlamento europeo in materia di revisione della Governance economica. Di particolare interesse è stato proprio la bozza di documento dell’eurodeputata Sylvie Goulard, che al momento dovrebbe (il condizionale è d’obbligo trattandosi di una bozza non ancora approvata) respingere l’ipotesi di creazione di un Parlamento dell’Eurozona. Un’ipotesi quest’ultima sulla quale i partecipanti si sono confrontati con particolare attenzione, trattandosi infatti di un’idea più volte palesata in diversi ambienti europei. Come precisa lo stesso Cedrone, quella del Parlamento dell’Eurozona, verosimilmente composto da rappresentanti dei Parlamenti nazionali, sarebbe un’istituzione aggiuntiva rispetto all’esistente Parlamento europeo, e si tratterebbe di una realtà demandata a proporre pareri quantomeno sulle tematiche strettamente concernenti i Paesi della stessa Eurozona.
Va dunque tenuto alla larga il rischio che quest’ipotesi possa trasformarsi in un’ulteriore vaga e inefficace congettura , ostica al desiderio di chiarezza e vicinanza rispetto alle istituzioni europee che sempre più i cittadini europei richiedono, come ha sottolineato il giornalista e direttore responsabile di EuActiv Italia, Giampiero Gramaglia.
Tra le altre proposte di riflessione sull’UEM avanzate dal Cese nel corso della riunione, ci sono stati alcuni dei temi da sempre al centro del dibattito europeo, quali il possibile successo del quantitative easing della BCE, le competenze del Parlamento e della Commissione europea in materia di bilancio, il rafforzamento della legittimità democratica, la possibilità di una Presidenza permanente all’interno dell’Eurogruppo, l’efficacia di una revisione della politica economica e monetaria nell’ipotesi di una possibile uscita della Gran Bretagna dalla zona euro, il ruolo della BCE nel rilancio dell’Unione politica (alla luce del recente gruppo di lavoro istituito all’interno della stessa BCE con il compito di discutere proprio su questa materia).
Appare evidente che il dibattito sul futuro dell’Unione europea, sia esso nelle sue declinazioni economiche o politiche, sia oggi nuovamente stato riaperto. L’UE è un organismo vivo e mutevole che, come suggeriva lo stesso Cedrone, dovrebbe forse essere spogliato della “sacralità” della quale è stato, per comodità o per opportunismo investito, e riportato ad una dimensione umana, terrena e per questo modificabile.
*Partecipanti: Gioventù Federalista Europea - GFE, Euractiv, Federazione Banche, Assicurazioni e Finanza -FeBAF, Università La Sapienza, Movimento Europeo - ME, Presidenza del Consiglio dei Ministri.