Un anno fa inizió il barbaro atto di aggressione da parte della Federazione russa in Ucraina.
Rinnoviamo la nostra condanna nei confronti di coloro che considerano l'uso della forza come strumento di politica estera ed interna, mettendo a rischio la sicurezza internazionale e la convivenza pacifica fra i popoli.
Condanniamo qualsiasi forma di nazionalismo, fonte di conflitti e violenza.
Rinnoviamo il nostro invito al dialogo, garante di un futuro di pace per il Continente, punto di partenza per la costruzione di una pace stabile e rispettosa della volontà democratica dei popoli coinvolti e reiteriamo la nostra proposta di una nuova Conferenza di Helsinki.
In quest'ottica, invitiamo le istituzioni europee ad ottemperare allo scopo per cui sono state ideate, rivestendo un ruolo da protagoniste nel processo di pace nel Continente e nel mondo.