Il Consiglio Italiano del Movimento Europeo ha organizzato una tavola rotonda al Ministero dell’ ambiente, per sottoporre una serie di proposte all’attenzione del Ministro Galletti in vista della programmazione italiana del semestre di Presidenza Europea.

Il Cime per tramite del Presidente Piervirgilio Dastoli, organizzatore dell’ incontro, ha coinvolto diverse realtà, che hanno presentato idee e proposte sulla possibile programmazione del Semestre in materia ambientale.

Erano presenti: Sergio Andreys (Kyoto Club), Claudia Cappellini (CNA), Vittorio Cogliati Dezza (Legambiente), Andrea Costi (Resp.Ambiente Uil), Giuseppe Di Duca (Univerde), Stefano Lenzi (WWF Italia), Bruno Manzi (Legautonomie), Giuseppe Mermati (Consumer’s Forum). Hanno presenziato, per conto degli organizzatori, diversi esponenti del Cime: il Presidente PierVirgilio Dastoli, Giampiero Auletta, Fabio Masini, Claudia Muttin, Alessandra Briganti, Federico Castiglioni.

In apertura il ministro ha delineato le priorità del proprio mandato, innanzitutto sottolineando l’interdipendenza, che sta divenendo sempre più stretta, tra il settore energetico e quello ambientale. Riconoscere questo rapporto significa, secondo il Ministro Galletti, riconoscere anche che un rilancio dell’ occupazione e degli investimenti nel nostro Paese può trovare un’importante sponda nella ricerca e nella valorizzazione ambientale. Non è quindi più possibile considerare, ad esempio, la green economy come un’ economia a parte, protetta, ma al contrario si dovrebbe partire dall’idea che ogni sviluppo economico ed ogni investimento deve avere il presupposto di essere ambientalmente sostenibile.

Inoltre, avvicinandosi la conferenza europea sul clima di Parigi, programmata per il prossimo anno, l’ Italia potrebbe cogliere l’opportunità di questo semestre anche per rilanciare le sue posizioni su alcuni importanti temi: per esempio ribadendo la propria posizione sui rischi degli Ogm o portando in sede europea alcune best practice che vedono il nostro Paese all’ avanguardia, come l’eliminazione completa dei sacchetti di plastica dai supermercati.

Molte le idee e le proposte dei partecipanti, ascoltate attentamente dal Ministro che ha promesso un riscontro. Alcune importanti questioni sono ancora aperte, come il rapporto tra tutela ambientale e fiscalità agevolata, una risposta efficiente all’emergenza del dissesto idrogeologico che affligge il nostro Paese, o ancora il controverso problema dello smaltimento dei rifiuti. Questi temi rappresentano una sfida non solo per il Ministero ma per l’intero governo, che se ne dovrà far carico in sede europea.

Per sintetizzare con un motto la necessità di trovare regole stringenti in sede europea su questi ed altri temi ambientali si é parlato di un "environmental compact", un patto ambientale da far sottoscrivere ai nostri partners Ue che richiami il tristemente noto "fiscal compact", dandogli però una connotazione stavolta positiva ma non meno stringente.

Una priorità in questo momento sarà anche quella di risolvere le numerose procedure d’infrazione in tema ambientale che riguardano l’Italia. Questo rappresenta certamente ancora un nodo da sciogliere, ma la soluzione non può che passare attraverso il coordinamento Stato-Regioni, dato che sono quest’ultime spesso le destinatarie di questi richiami.

L’incontro è stato comunque caratterizzato da una certa convergenza tra l’ attuale azione del Ministero e le richieste ed osservazioni degli Stakeholders presenti, un esempio tra tutti è la necessità, sottolineata più volte, di una vera educazione al rispetto dell'ambiente e all'ottimizzazione dell'energia.

Il Ministro, dopo aver ringraziato il Cime per aver organizzato l’incontro, ha sottolineato che il Ministero sarà impegnato costantemente, in collaborazione con gli organizzatori del semestre, per portare le istanze esposte alla sua attenzione nelle opportune sedi.