La vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali americane costringe ancora una volta noi europei ad una riflessione sull'autonomia strategica dell'Unione.
Se l'amministrazione Trump dovesse confermare quanto proposto in campagna elettorale, sarebbero due i principali settori su cui noi europei dovremmo agire di conseguenza.
In primo luogo il settore commerciale, dove è stata proposta l'introduzione di pesanti dazi commerciali alle importazioni ed in secondo luogo la politica estera e di difesa.
Lo spostamento dell'attenzione dell'amministrazione americana sul fronte del Pacifico sarebbe avvenuta in ogni caso, ma con Trump c'è un effettivo rischio di rafforzamento di posture isolazionistiche ed un minore impegno politico e militare nell'ambito della NATO.
Dinnanzi a tale scenario l'Unione europea si troverebbe sempre più sola nell'affrontare le minacce esterne, ed interne ai propri confini. Mai come questa volta la classe politica europea ha l'occasione di rafforzare il ruolo che l'Unione europea svolge nel contesto globale ed acquisendo maggiore autonomia e peso sul piano della politica estera e della difesa comune, anche e soprattutto in direzione del continente africano ed asiatico.