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L’ALLEANZA ITALIANA PER l’ANNO EUROPEO DEI CITTADINI ALL’UNIVERSITA’

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Per la prima volta in ambito universitario, presso l’Università “la Sapienza” di Roma, si è svolta, giovedì 4 aprile, un’iniziativa realizzata nel quadro dell’Alleanza italiana per l’Anno europeo dei cittadini 2013. Promotore l’associazione LABSUS e il Dipartimento di Scienze Politiche , il programma era incentrato sull’analisi del legame esistente tra cittadinanza e democrazia europea.


Più di 100 studenti hanno partecipato al dibattito introdotto dal direttore di Scienze Politiche, Prof. Fulco Lanchester, che ha evidenziato l’importanza di far riflettere, specie in questo momento di crescente euroscetticismo, degli aspetti positivi dell’UE ai giovani.


L’ introduzione sui principali elementi che caratterizzano oggi il concetto di cittadinanza europea è stata svolta dalla Prof.ssa Maria Cristina Marchetti, che ha evidenziato in particolare il valore che il nuovo art.11 del Trattato di Lisbona apporta al quadro giuridico europeo.


Sono poi intervenuti; Pier Virgilio Dastoli, Presidente CIME, Antonella Valmorbida, direttore ALDA e Giovanni Moro, Presidente Fondazione per la Cittadinanza Attiva FONDACA.


Tali interventi si sono concentrati su temi quali il rapporto tra democrazia rappresentativa e partecipativa, la dimensione attiva della cittadinanza, i limiti che attualmente ancora possiede uno strumento come l’iniziativa europea dei cittadini (ICE). Specialmente viene messo in evidenza come la vera valorizzazione della cittadinanza europea in tempo di crisi deve fare i conti anche con aperture a critiche e richieste profonde di riforma di alcuni elementi strutturali su cui fino ad ora è stata costruita l’Unione stessa.


L’Anno europeo dei cittadini 2013, finisce per costituire quindi un’opportunità di grande rilevanza per fare si che il dibattito sul valore dell’attivismo civico non venga stigmatizzato solamente in una serie di proposte per l’attivazione di nuovi strumenti di partecipazione, ma piuttosto ottenga un suo riconoscimento più generale quale parte integrante delle scelte politiche e della determinazione dei contenuti valoriali.


In chiusura è intervenuto Ian Ssali, rappresentante della Rete G2-seconde generazioni, che ha ben evidenziato alcune contraddizioni che attualmente sta vivendo la dimensione europea nel confronto di livello globale.

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