Il tema del futuro dell’Unione Europea non potrebbe, ragionevolmente, non essere un tema dell’attuale campagna elettorale nazionale, eppure non sembra proprio essere uno degli argomenti che alle forze politiche piace dibattere pubblicamente sui principali mass media. Si cerca quindi di compensare questo stato di fatto, promuovendo apposite iniziative, specie da parte degli enti e delle organizzazioni che riconoscono strategica tale questione per il futuro dell’Italia.
Dopo l’iniziativa dell’Alleanza italiana per l’anno europeo dei Cittadini e quella promossa da parte dello IAI in collaborazione con il Centro studi sul federalismo, ora è il Movimento Federalista Europeo di Roma che promuove un incontro con i candidati alla Camera e al Senato.
L’iniziativa si terrà il 18 febbraio alle ore 18 a Roma presso il CIFE in Salita de Crescenzi 26 (zona Pantheon).
L’intento dell’incontro è chiaro sin dal suo titolo. “Per un’Italia europea, vota chi si impegna per gli Stati Uniti d’Europa” e coinvolgerà candidati di tutti gli schieramenti, a partire dalla partecipazione di Claudio Giardullo, coalizione Ingroia, Rivoluzione Civile, l’On. Federica Mogherini, responsabile per la Globalizzazione del PD, Rossella Musto, esperta di politiche comunitarie candidata per la Lista Monti, Alberto Pera per la coalizione Giannino, Fare e Luigi Tangredi per il PSI. Ciascun intervento sarà introdotto dalle proposte sull’Europa estratte dal programma elettorale di ogni forza politica.
Secondo Paolo Acunzo, vice Seg. naz. MFE e segretario MFE - Roma, “con i deludenti risultati del Consiglio europeo sul bilancio UE si è avuta la dimostrazione plastica che le sorti dell’Italia, e non solo, della sua uscita dalla crisi e in generale della ripresa della crescita e dell’occupazione in realtà, benché non fossero affrontati nella campagna elettorale in corso, venissero decisi da pochi “regnanti” riuniti in alcune grigie stanze di Bruxelles, senza che i cittadini apparentemente possano dire la propria, a meno che non prendano coscienza del potente mezzo che hanno a loro disposizione: il voto.”
Infine Acunzo ha concluso dicendo che “se è vero che le principali “policies” vengono definite in ambito comunitario, la “Politics” rimane ancorata ad una dimensione nazionale, che non è piu in grado da sola di prendere le decisioni che contano. In questo senso l’incontro vuole essere un modesto contributo nel tentativo di costruire in modo condiviso finalmente un’Italia europea”.