Ieri, 29 gennaio, pomeriggio si è svolto presso lo “Spazio Europa” di Roma un momento di confronto tra candidati per le prossime elezioni appartenenti a diverse forze politiche e le organizzazioni della società civile facenti parte dell’”Alleanza italiana per l’Anno europeo dei cittadini 2013” sotto lo slogan 'Alla ricerca degli innovatori europei'. L’organizzazione dell’evento, curata dal CIME, ha potuto registrare la presenza e gli interventi di 10 candidati/e in rappresentanza di 8 diverse liste.
Il questionario sottoposto anticipatamente a coloro che sarebbero intervenuti ha permesso di concentrare gli interventi su proposte concrete per il futuro dell'Italia e dell'Europa: partendo da alcuni temi: cittadinanza, in primis, ma anche diritti, integrazione e politiche europee.
L’incontro, come ha sottolineato in apertura, Pier Virgilio Dastoli, moderatore dell’incontro, riveste un ruolo strategico perché vuole contribuire anche a sensibilizzare coloro che assumeranno le responsabilità politiche nazionali sul fatto che l'Italia ha di fronte a sé anche delle scadenze importanti, quali le elezioni europee e la Presidenza di turno dell'Ue nel 2014. Fondamentale dunque che i partiti politici italiani prendano posizione sull'Europa, esprimendo chiaramente come i loro programmi elettorali verranno declinati in chiave comunitaria.
A rispondere, a tale sollecitazione sono intervenuti: Paola Binetti (UDC); Monica Frassoni e Piero Soldini (SEL), Flavio Lotti (Rivoluzione civile), Sandro Gozi e Vincenzo Vita (PD), Luca Cefisi (PSI), Chiara Colosimo (Fratelli d'Italia - Centrodestra Nazionale), Giovanni Maria Flick (Democratici di Centro), Imma Battaglia (Lista Civica Nicola Zingaretti Presidente). Nel dibattito hanno poi posto diverse questioni anche molti rappresentanti delle organizzazioni presenti in sala, tra le altre: FONDACA, l’MFE, ALLEANZA NAZIONALE, ICLS, PRIX FEMME D’EUROPE, Partito Federalista Europeo, ALDA, TECLA, 50&più.
Queste sono le principali posizioni pubbliche dei partiti italiani sull'Europa EYCA slide (1.41 MB)
Tutti gli intervenuti concordano, in partenza,sul fatto che, malgrado l’ultimo anno abbia alzato molto il livello di sensibilità e attenzione della popolazione italiana sulle scelte effettuate dalle istituzioni europee, l’argomento continua a non assumere, purtroppo, un ruolo centrale nella campagna elettorale. In generale, si concorda pure con l’esigenza di avviare rapidamente un profondo processo di revisione degli attuali Trattati che vada verso la realizzazione di una vera Europa politica dai connotati federali.
Differenti sensibilità si riscontrano invece sui temi della cittadinanza e dei diritti, malgrado in gran parte si ammetta che esiste attualmente uno “spread” preoccupante e non più tollerabile tra l’Italia e la gran parte degli altri Paesi UE, specie in tema di formazione e lavoro dei giovani, di cittadinanza legata alla residenza, di protezione dei disoccupati, di immigrazione, di efficienza della giustizia, del regime carcerario, di discriminazione e su molte questioni ambientali. Temi che dovrebbero tutti far parte delle priorità del prossimo governo italiano.
Posizioni diverse anche sulle politiche economiche e di stabilizzazione finanziaria, però si è sostanzialmente concordato sul fatto che l’Italia dovrebbe fare una battaglia per l’aumento del bilancio europeo, per avviare piani di crescita che possano essere veramente efficaci. Parallelamente molti però hanno sottolineato come il Paese dovrebbe anche, prima di tutto, imparare a spendere in maniera più efficace i finanziamenti europei, ponendo molta attenzione al fatto che la futura classe politica abbia le competenze e le attitudini per agire in una realtà di sistema di tipo “europeo” e che venga sradicato il fenomeno della corruzione.
Da varie parti poi è emersa l’intenzione di richiedere all’UE che venga affrontata in modo nuovo e con maggiore continuità e attenzione, la questione mediterranea.
Vari candidati sono poi intervenuti sulla questione dei rapporti tra politica e società civile auspicando che in Italia su questo tema vi sia presto una radicale evoluzione, non solo dal punto di vista culturale ma anche da quello delle regole, con radicali innovazioni sul fronte della trasparenza, anche attraverso una ristrutturazione profonda della pubblica amministrazione. Per quanto riguarda la partecipazione dei cittadini al processo decisionale, l’UE comunque rappresenta un modello al quale riferirsi.
L’intera manifestazione è stata documentata e aperta verso l’esterno anche attraverso un ampio utilizzo di TWITTER (@MovEuropeo_IT, @EYCA2013Italia; #innovatorieuropei ).
L’evento era stato preceduto dalla prima riunione del Comitato di Pilotaggio dell’Alleanza Italiana per l’Anno europeo dei cittadini 2013, dedicato prevalentemente alla messa a punto dei 7 gruppi di lavoro che agiranno all’interno della stessa e del loro raccordo con il livello europeo dell’Alleanza stessa.
Particolare attenzione è stata dedicata anche all’evoluzione degli strumenti di comunicazione che stanno per essere sviluppati, quali:
- il sito internet: www.ey2013-italia.eu/
- il profilo Facebook: Eyca Alleanza Italiana
- l’account TWITTER: @EYCA2013Italia