Il 6 dicembre si è svolto presso la sede di FEDERCULTURE a Roma, il terzo seminario tematico del progetto “Officina 2014: l’Italia in Europa” dedicato alla tematiche trattate dal Consiglio dell’UE “Istruzione, gioventù, cultura e sport”. Particolarmente partecipato l’incontro si è dimostrato particolarmente interessante ed ha mostrato che in questi settori vi sono grandi potenzialità del Sistema-Paese, da potrebbero essere validamente durante il Semestre di presidenza italiano.
La discussione, moderata inizialmente da Stefano Milia (Segretario generale CIME e poi da Pier Virgilio Dastoli (Presidente CIME), è stata introdotta da Claudio Bocci (Direttore di Federculture) e dal Ministro plenipotenziario Gabriele Altana (Coordinatore delle azioni preparatorie del semestre italiano di Presidenza UE - MAE). Quest’ultimo ha brevemente evidenziato come attualmente il Ministero Affari Esteri, pur trovandosi in una sostanziale fase di transizione politica che non permetterà ancora per vari mesi di definire alcune priorità, sta procedendo con la preparazione più tecnica e finanziaria dell’appuntamento con il Semestre di Presidenza. In particolare, accenna al programma di formazione che sarà gestito anche dall’Istituto diplomatico. Ha sottolineato poi la sua convinzione che il mettere l’accento sul ruolo della “cultura” anche come base strutturale dell’identità europea, potrebbe risultare un argomento molto forte, che specialmente Grecia e Italia nel 2014 potrebbero ben sfruttare anche per una buona riuscita dei rispettivi semestri di Presidenza UE.
Sono quindi intervenuti i rappresentanti delle Agenzie nazionali o punti nazionali di contatto responsabili di alcuni dei principali programmi di finanziamento dell’Unione nei tre settori di cui sopra; la Dott.ssa Leila Nista (MIBAC - Responsabile del NCP del programma Cultura), la Dott.ssa Serena Angioli (Direttrice area programmi Agenzia Nazionale Gioventù) e Francesca Sbordoni (Agenzia nazionale Programma LLP). Sono stati invitati a portare le proprie istanze organizzazioni della società civile ed enti attivi in
tema di gioventù, arti e cultura, nonché rappresentanti delle associazioni di categoria legate alla
scuola (32 rappresentanti accreditati) .
La dott.ssa Leila Nista, dopo aver brevemente riepilogato le principali novità attese sul nuovo programma europeo “Europa creativa”che entrerà in vigore dal 2014, ha evidenziato la necessità che l’Italia trovi per il proprio semestre nuovi argomenti di dibattito in merito di politica culturale europea che siano strategici e sviluppino delle nuove basi comuni in questo campo. Risulta quindi prioritario lavorare anche a un programma comune in campo culturale tra i tre paesi che svolgeranno il Trio della Presidenza: Italia-Lettonia-Lussemburgo, ragionando anche già ad un adeguato passaggio di consegne da parte della Grecia, che finirà il suo mandato il 30 giugno 2014, e che ha indubbiamente con noi molte convergenze di interessi in tale settore.
Quanto agli programmi Life-long learning (apprendimento permanente) e quello Gioventù in azione, che si prevedono essere incorporati in un nuovo programma unico dal 2014 in poi ,la dott.ssa Francesca Sbordoni e la dott.ssa Angioli hanno sottolineato i rilevanti risultati positivi conseguiti negli anni dalle varie azioni di formazione e coinvolgimento, ma anche i rischi legati ad una ristrutturazione delle attività non opportunamente bilanciata. In particolare la rappresentante dell’Agenzia Nazionale dei Giovani, ha osservato l’importanza del supporto ai programmi di formazione per gli operatori che lavorano con i giovani, e anche la responsabilizzazione e coinvolgimento dei giovani nella partecipazione sulle politiche a loro destinate, cosi come il tema della cittadinanza. Durante la futura Presidenza ha espresso l’auspicio che si possa sviluppare qualche iniziativa specifica che affronti il tema, del coinvolgimento della gioventù in politica.
Dopo queste prime introduzioni, si è passato ad un primo confronto con i portatori di interesse presenti.
Sul tema dei giovani è stato fatto notare che tradizionalmente nel paese che detiene la Presidenza organizza un uno Youth event e che quindi appare anche opportuno iniziare a ragionare su quale tema possa caratterizzare quello italiano e su quale tema, tra i temi quadro già identificati in relazione alle politiche giovanili europee, possa essere concentrato lo sforzo italiano.
Sul tema della cultura sono emerse un numero molto elevato di sollecitazioni, in particolare si è proposto di portare all’attenzione europea temi quali: la natura redistributiva degli investimenti culturali, sia in termini di maggiore coesione sociale sia in termini di conoscenza, le grandi possibilità che l’arte e la cultura offrono dal punto di vista della crescita, specialmente quando collegati a settori quale quello dell’ICT, l’importanza strategica della digitalizzazione culturale e di una innovativa didattica della cultura nel quadro dei nuovi percorsi di istruzione e conoscenza, l’interesse che potrebbe avere lo sviluppo di un metodo comune europeo di valutazione delle produzioni creative, degli strumenti innovativi di sostegno per la nascita di imprese creative, la promozione di gemellaggi europei su temi culturali e della mobilità degli artisti, la dimensione culturale mediterranea e il suo influsso in tutta l’Europa.
Sono successivamente intervenuti sullo stato del negoziato di alcuni dei principali dossier attualmente portati avanti dalle istituzioni europee, la on. Silvia Costa (Parlamentare europea), e il Dott. Marcello Limina (Direttore generale Ufficio internazionale del MIUR),
La on. Silvia Costa ha evidenziato l’ancora sussistente deficit di governance europea in tali settori che comportano spesso grandi problemi di coordinamento tra diversi attori che invece potrebbero molto efficacemente fare sinergia in questi settori. Considera poi il 2014 un anno topico dal punto di vista dell’utilizzo efficace dei fondi europei nelle suddette politiche purtroppo ancora basate su fragili basi legali ma che sarebbero fondamentali per migliorare la competitività europea a livello globale. Sul tema dell’agenda digitale denuncia la mancanza dell’attenzione verso il tema del “patrimonio” e invita la Presidenza italiana nel suo Semestre ad approfondire il tema delle potenzialità insite in un approccio più trasversale tra educazione, cultura e ricerca.
Il Dott. Limina ha elencato al cune delle priorità che intende suggerire al Governo italiano in termini di educazione. Tra queste: un migliore utilizzo dei fondi strutturali per le scuole, il miglioramento della qualità dell’istruzione, il fattore della creatività legato all’imprenditoria e alla conoscenza, l’attenzione alla cittadinanza attiva dei giovani. Tra gli elementi prioritari che dovrebbero essere sviluppati, propone invece: la mobilità come fattore formativo, l’informatizzazione e digitalizzazione dei contenuti per l’apprendimento, la lotta contro la dispersione scolastica, la formazione degli insegnanti, una migliore valutazione dei sistemi scolastici, il miglioramento della formazione scientifica, l’implementazione dei sistemi di riconoscimento delle competenze acquisite anche in ambiti non formali (EQF).
Le reazioni delle organizzazioni presenti alle ultime relazioni, propongono poi con forza i temi: della valorizzazione insufficiente del docente, della necessaria innovazione dei programmi e degli strumenti didattici, della scarsa cultura “europea” degli insegnanti e del loro invece fondamentale potenziale ruolo di mediatori, della necessità di destinare maggiori risorse e attenzione alla fascia di età tra i 0 e i 3 anni.