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IL CIME INCONTRA I GIOVANI IN CALABRIA E A ROMA

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Nel corso del 26 novembre a Cosenza e del 30 novembre a Roma, rispettivamente il presidente del CIME, Pier Virgilio Dastoli, e il segretario generale, Stefano Milia, hanno avuto occasione di rivolgersi ad una platea composta prevalentemente da giovani, per dibattere con loro delle posizioni e proposte del CIME in merito al futuro dell’Unione europea.

Dastoli è intervenuto nell’incontro con gli studenti delle scuole superiori nella Città dei Ragazzi di Cosenza, organizzata nell’ambito della giornata inaugurale della manifestazione del Comune “Scuola in vista”. Introdotto dal Professor Franco Mollo del Liceo Scientifico “Scorza” di Cosenza e consigliere del CIME. Egli ha dialogato con gli studenti in un vivo dibattito sulle prospettive della crisi in Europa ed il contributo dell’UE alla risoluzione dei problemi attuali, nonché sulle tematiche relative alla cittadinanza europea.


Tale evento e poi stato seguito nel pomeriggio da una riunione presso la Fondazione “Antonio Guarasci” di Cosenza per promuovere l’Assemblea costitutiva del Centro di coordinamento a livello regionale del Consiglio Italiano del Movimento Europeo. L’iniziativa pomeridiana si è svolta contestualmente alla presentazione della XLIII Cattedra della “Fondazione A. Guarasci” - ente già membro del Consiglio Italiano del Movimento Europeo – nell’ambito della quale sono previsti una serie d’incontri informativi e formativi rivolti a studenti, docenti, professionisti e cittadini interessati, e incentrati quest’anno sul tema della Cittadinanza europea, in vista delle celebrazioni del 2013 quale “Anno europeo dei Cittadini”.


Dopo aver brevemente introdotto il nuovo ciclo didattico, il Presidente della Fondazione – il Professor Giuseppe Trebisacce – ha ceduto la parola a Pier Virgilio Dastoli, il quale ha spiegato quelli che sono gli obiettivi principali del CIME ed ha tra l’altro parlato della necessità di fornire alla società civile organizzata degli strumenti appropriati di democrazia partecipativa. Diversi gli argomenti affrontati nel corso del dibattito seguito sul tema “Il rigore fiscale non basta: serve un’Europa, federale, solidale e democratica”, con un pubblico presente composto da studenti e docenti degli Istituti superiori cittadini, membri della Fondazione “Guarasci”, cittadini e rappresentanti di diverse Associazioni di categoria. Oltre che dell’esigenza di una maggior presa di coscienza di quelli che sono i diritti di ognuno in quanto “cittadino europeo”, si è parlato tra l’altro dell’opportunità di divulgare tra i giovani le molteplici possibilità di studio, formazione e lavoro offerte dall’Unione Europea attraverso programmi specifici, nonché dei motivi della recente assegnazione del Premio Nobel per la Pace all’UE e del bisogno di apportare anche a partire dal livello locale un contributo concreto al processo di unificazione europea.

Il segretario generale, Stefano Milia, è invece stato invitato ad intervenire a nome del CIME al convegno “Europa oggi e domani” promosso da varie organizzazioni studentesche e da TIA - Formazione Internazionale, presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi ROMA TRE. In una lunga mattinata moderata dalla Presidente di TIA, Ines Caloisi, si sono alternati giovani, esperti e rappresentanti delle istituzioni. Tra gli altri, i parlamentari europei Roberto Gualtieri, Marco Scurria nonché il senatore Roberto di Giovan Paolo e anche il vicepresidente del CIME, on. Sandro Gozi.
Alle svariate perplessità e spesso anche vere dichiarazioni di profonda delusione manifestate dai giovani sull’inefficacia che l’Europa sta dimostrando nel risolvere la crisi economico finanziaria e i problemi che più direttamente li riguardano, quali la disoccupazione e la qualità della formazione e della ricerca, tutti gli intervenuti hanno concordato sul fatto che sono prevalentemente le carenze dal punto di vista politico che stanno influendo negativamente. Alla fine le diverse analisi hanno trovato un punto comune nel affermare che la prova che l’UE sta attraversando al momento, sarà decisiva per stabilire se sarà possibile fare un salto di qualità sulla strada dell’integrazione politica o se tutto quello che è stato fatto ad oggi si disgregherà, con rischi enormi per il benessere e la convivenza pacifica di tutti cittadini del continente. L’incontro si è rilevato anche come una importante occasione per far conoscere al mondo accademico gli ultimi progetti del CIME avviati prevalentemente sul tema della democrazia partecipativa.

 

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