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CIME E EBD PROMUOVONO UN APPELLO ITALO-TEDESCO PER UN FORTE RILANCIO DELLA DIMENSIONE DEMOCRATICA DELL’UE

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Il Consiglio Italiano del Movimento Europeo e il suo omologo tedesco, Europaisch Bewegung Deutschland, hanno supportato l’uscita pubblica sulla stampa di un appello preparato in vista del prossimo incontro del 13 marzo a Roma tra la Cancelliera tedesca, Angela Merkel e il Presidente del Consiglio Italiano, Mario Monti, ma rivolto in modo particolare ai Parlamenti italiano e tedesco che sono chiamati a ratificare il nuovo Trattato sulla stabilità, sul coordinamento e sulla governance nell'unione economica e monetaria.


L’appello è stato reso pubblico sabato 10 marzo in contemporanea sui quotidiani “Corriere della Sera” e “Welt”.
Nessuna ratifica del „Patto fiscale“ senza un preciso segnale riguardo alla volontà di procedere verso un’Unione politica europea, questo è il messaggio contenuto in un appello collettivo di 30 personalità italiane e tedesche, tra le firme di rappresentanti del mondo della politica, della cultura e dell’economia vi sono anche quelle dei due Presidenti dei Movimenti Europei Italiano (CIME) e tedesco (EBD), Pier Virgilio Dastoli e Dieter Spöri , oltre che quella del Presidente del Movimento Europeo Internazionale Jo Leinen.
Il Presidente del CIME sottolinea che: “l’appello rispecchia pienamente la linea condivisa anche dai Movimenti europei Italiano e tedesco, cioè, che sia venuto il momento di riaprire il cantiere della riforma dell'Unione europea indicando un progetto, un metodo e un'agenda.
Per quanto riguarda il progetto si ritiene che sia indispensabile un'unione politica più forte, con un governo federale. Per quanto riguarda il metodo si ritiene che bisogna ridare la parola alla dimensione democratica e quindi al Parlamento europeo e ai parlamenti nazionali . Per quanto riguarda l'agenda si ritiene che il Parlamento europeo debba promuovere un progetto di riforma del Trattato di Lisbona prima delle elezioni europee del 2014 e che una nuova Convenzione costituente debba essere convocata entro la fine del 2014.
Si spera fortemente che questa iniziativa possa essere di stimolo affinché il Parlamento tedesco e il Parlamento italiano assumano insieme una forte iniziativa politica”.
Il Presidente dell’EBD aggiunge che: “i rischi della crisi finanziaria per l’Europa sono enormi, ma i pericoli rappresentati da una caduta della fiducia verso l’Unione sarebbero ancora maggiori. Quindi, serve accanto ad una convincente strategia economico-finanziaria anche una rinnovata e sostenibile struttura politica dell’UE”.
I firmatari dell’appello chiedono, tra l’altro, che i Capi di Stato di Governo, già durante il loro vertice in giugno adottino una dichiarazione di interdipendenza dell'Unione europea, aprendo così la strada ad un ampio dibattito sul futuro dell'Europa in vista della riforma del Trattato di Lisbona.

Si riporta integralmente il testo dell’Appello ricordando che esso è aperto ad ulteriori firme. Le adesioni potranno essere comunicate al seguente indirizzo e-mail: presidente(at)movimentoeuropeo.it

 

Appello Italo-Tedesco

Un nuovo passo in direzione della governance economica europea è stato compiuto con la firma del cd “fiscal compact” con un rafforzamento di ciò che era stato fatto negli scorsi mesi dalle istituzioni europee con il Six Pack ed il Patto Euro Plus.

La decisione finale è ora nelle mani dei parlamenti nazionali non solo per la ratifica del nuovo trattato ma anche per rispettare il dovere della cooperazione leale nel raggiungimento dell'obiettivo della stabilità finanziaria nel quadro ed in conformità al primato del diritto dell'Unione.

Ma tutto ciò non è certamente sufficiente.

Politiche per la crescita sostenibile dovranno essere adottate per accompagnare l'austerità e la disciplina di bilancio.

In questo quadro, dovranno essere rimosse le restrizioni e gli ostacoli per la libera circolazione e la concorrenza, rinunciando alla tentazione di forme di autodifesa protezionista.

La lista di queste restrizioni e di questi ostacoli è molto ben conosciuta e per la loro grande maggioranza la Commissione ha presentato da tempo proposte legislative specifiche che giacciono davanti al Consiglio ed al Parlamento europeo.

Al fine di superare la crisi di fiducia e per offrire ai cittadini dell'Unione una nuova prospettiva europea creando uno spazio pubblico di democrazia e di solidarietà fondato sul principio federale dell'interdipendenza, noi proponiamo:

- che i parlamenti tedesco ed italiano adottino una corsia preferenziale per ratificare nello stesso giorno e prima del Consiglio europeo del 28-29 giugno il cd “fiscal compact”, accompagnando la legge di ratifica con l'approvazione di una comune dichiarazione politica per un nuovo passo in avanti verso una forte Unione politica con un governo federale, ispirandosi ad Alcide De Gasperi, Altiero Spinelli, Konrad Adenauer e Walter Hallstein e proponendo un metodo ed un'agenda per realizzarla.

- che un'avanguardia di governi dei paesi membri dell'Unione europea sottoponga al prossimo Consiglio europeo una Dichiarazione di interdipendenza dell'Unione europea aprendo la strada ad un ampio dibattito sul futuro dell'Europa in vista della riforma del Trattato di Lisbona.

Quattro anni dopo la sua firma, le debolezze del Trattato di Lisbona – chiaramente inadeguato per far fronte all'inaspettata crisi internazionale – sono evidenti così come lo sono i costi della non-Europa.

L'ampio dibattito deve in primo luogo chiarire la capacità di agire dell'Unione in settori come lo sviluppo sostenibile, la politica energetica, l'immigrazione, la dimensione sociale con particolare riferimento alla disoccupazione giovanile ed alla lotta alla povertà, la politica industriale, la cooperazione giudiziaria in campo penale, la politica estera e di sicurezza.

In secondo luogo, l'eventuale trasferimento di competenze dagli Stati membri all'Unione dovrebbe essere sostenuto dal trasferimento contemporaneo di risorse finanziarie e di spese ad un bilancio federale.

In terzo ed ultimo luogo, si dovranno fare scelte di natura costituzionale per garantire un processo di decisione politica, economica e fiscale allo stesso livello rafforzando la democrazia europea e l'efficacia del sistema istituzionale dell'Unione.

Noi proponiamo:

- che i capi di Stato e di governo dell'Unione europea partecipino alla seduta plenaria del Parlamento europeo del 10 settembre 2012 celebrando il sessantesimo anniversario della prima Assemblea europea e chiedendo al Parlamento europeo di elaborare un rapporto sulla riforma del Trattato di Lisbona approvandolo in tempo utile prima delle elezioni europee del 2014.

- che, sulla base di questo rapporto e dei risultati dei dibattiti nei paesi membri, una Convenzione costituente sia convocata dopo le elezioni europee ma prima della fine del 2014.

- che la componente parlamentare della Convenzione costituente sia formata seguendo la stessa distribuzione dei seggi nel Parlamento europeo e che la decisione finale all'interno di questa componente sia presa a maggioranza qualificata.

- che una clausola di integrazione differenziata sia iscritta nel nuovo trattato dando tempo sufficiente ai paesi recalcitranti o di unirsi ai paesi decisi ad andare avanti o di recedere dall'Unione usando il diritto previsto dall'articolo 50 del Trattato di Lisbona.


Fra poco più di due anni, mezzo miliardo di cittadine e di cittadini europei andranno a votare per rinnovare il Parlamento europeo. Restituiamo loro il sogno di una società europea solidale, giusta e democratica.

Promotori:
Giuliano Amato, Ulrich Beck, Emma Bonino, Elmar Brok, Rocco Cangelosi, Daniel Cohn-Bendit, Stefan Collignon, Pier Virgilio Dastoli, Henrik Enderlein, Monica Frassoni, Franco Frattini, Sandro Gozi, Ulrike Guerot, Thomas Jansen, Elisabeth Kieven, Karl Lamers, Jo Leinen, Giacomo Marramao, Luisa Passerini, Ingolf Pernice, Sergio Pistone, Hans-Gert Poettering, Romano Prodi, Alberto Quadrio Curzio, Guido Rossi, Giacomo Santini, Wilhelm Heinrich Schönfelder, Barbara Spinelli, Dieter Spöri, Rainer Wieland.

 

Ulteriori firme sono visibili nella pagina dedicata all'Appello per una Convenzione Costituente Europea

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