Venerdì, 17 febbraio, a Roma il CIME ha messo in atto varie iniziative intorno al tema delle problematiche legate al nuovo Trattato internazionale (“Fiscal Compact”) e sull’esigenza di dare, piuttosto, rapidamente il via anche ad un percorso che affronti concretamente i temi della riforma globale dell’UE in senso federale. Esse hanno preceduto la riunione del suo Consiglio Nazionale.
Presso la Sala delle Bandiere dell’Ufficio di informazione per l’Italia del Parlamento Europeo, la mattina, ha avuto luogo un incontro con la stampa, promosso dal CIME insieme all’AGI (Agenzia giornalistica italiana).
Hanno partecipato all'incontro la vicepresidente del Senato, Emma Bonino, il vicepresidente vicario del PE, Gianni Pittella, e gli on.li Sandro Gozi (Camera dei Deputati – PD, vicepresidente CIME), Roberto Di Giovan Paolo (Senato della Repubblica – PD, co-presidente dell'Intergruppo Federalista), Niccolò Rinaldi (Parlamento Europeo – Gruppo ALDE – IDV) oltre al vicepresidente del CIME, Amb. Rocco Cangelosi e al Presidente Pier Virgilio Dastoli. L'incontro è stato moderato da Titti Giammetta della redazione esteri dell'AGI.
La Sen. Bonino, ha annunciato un impegno nelle prossime settimane, in favore di un rilancio politico dell’UE, e perché fin dal prossimo vertice europeo del 1 marzo, si venga a delineare un percorso chiaro di riforme verso gli Stati Uniti d’Europa, che anche l’organizzazione degli industriali francesi in un recente documento appoggia ormai pienamente e senza ambiguità.
L’on. Pittella ribadisce che è diventato ormai intollerabile lo stato di sospensione della democrazia europea causato dalla crisi e che essa va urgentemente ripristinata per far procedere parallelamente il superamento dell’emergenza con il completamento dell’evoluzione federale dell’Unione, insieme a tutta una serie di misure utili ad innestare lo sviluppo (ad es. Euro project bond e bilancio rafforzato dell’UE).
I parlamentari nazionali ed europei, Di Giovan Paolo, Gozi e Rinaldi, hanno ribadito le posizioni già contenute in varie risoluzioni parlamentari che vedono con molta diffidenza l’approvazione di un Trattato internazionale sul rigore finanziario, non accompagnato da misure nuove sul fronte della democrazia e del welfare europeo.
Malgrado l’annullamento improvviso del previsto vertice tra il Presidente del Consiglio, Mario Monti, e la Cancelliera tedesca, Angela Merkel, sono state, inoltre, rilanciate da vari dei presenti le argomentazioni contenute nella Lettera aperta pubblicata dal Corriere della Sera, lunedì 13 febbraio, che sostiene un aggiornamento e completamento dei Trattati europei attraverso una forte iniziativa politica italo-tedesca allo scopo di ridurre efficacemente i crescenti costi della non-Europa.
L’Amb. Rocco Cangelosi e Pier Virgilio Dastoli, a nome del CIME, hanno sottolineato l’urgenza di iniziative politiche mirate anche alla riconciliazione dei cittadini con il processo di integrazione europea, definendo ormai la situazione critica, quanto mai in precedenza, sia sul fronte della mancanza di fiducia verso le istituzioni comuni, sia sul fronte dei rapporti tra alcuni degli Stati membri. Richiamano in tal senso alle sue precise responsabilità anche il Parlamento europeo che al più presto dovrebbe richiedere la convocazione di una Convenzione costituente dove tutte le componenti parlamentari siano anche in grado di fare fronte comune in risposta a qualsiasi eventuale esitazione dei governi.
La registrazione integrale dell’incontro è disponibile su: http://www.radioradicale.it/scheda/345987/incontro-dei-rappresentanti-della-stampa-e-dei-media-con-i-parlamentari-europei-ed-italiani
Nel pomeriggio, ha invece avuto luogo un dibattito pubblico dal titolo “Il rigore finanziario non basta serve un'Europa federale, solidale e democratica”, introdotto dalle relazioni dell’on. Roberto Gualtieri e del Prof. Paolo Guerrieri e moderato dal vicepresidente del CIME, Amb. Rocco Cangelosi.
L’on. Gualtieri, ha proposto un esame molto approfondito del nuovo Trattato internazionale denominato “Fiscal compact”, mettendo chiaramente in evidenza che sia essenzialmente un testo legato a motivi politici interni della Germania e che nei vari passaggi del negoziato si è almeno riuscito a stemperare di gran parte di quegli elementi che avrebbero fatto fare all’UE un drammatico passo indietro verso un intergovernativismo ancora più accentuato. Definendo allo stato attuale il documento, un esercizio piuttosto inutile, ne sono state delineate le caratteristiche principali ma pure evidenziate le riserve sul fatto che alcune delle misure previste, poi di fatto possano risultare veramente applicabili.
Il Prof. Guerrieri, sulla base di una dettagliata analisi delle principali cause della crisi economica attuale, ha ribadito che il nuovo Trattato non servirà a risolvere la situazione e che si necessiterà invece di dure misure più coordinate europee per almeno ancora un decennio. Ha, comunque, evidenziato come la debolezza principale derivi da una mancanza di volontà politica, perché anche un nuovo sistema di regole non potrà mai risultare efficace quanto potrebbe invece esserlo un vera messa in comune di alcune politiche o come potrebbe essere l’affidamento chiaro del ruolo di prestatore di ultima istanza alla BCE. Gran parte dei problemi attuali potrebbero essere più rapidamente risolti se si decidesse di sostituire l’attuale debole sistema di governance europea con soluzioni che comportino effettive cessioni di sovranità dagli Stati membri verso le istituzioni comuni dell’UE.
Sono, inoltre, intervenuti tra gli altri durante il dibattito; l’on. Sandro Gozi, il Prof. Sergio Pistone, Dott. Raffaele Vanni, il Prof. Francesco Gui, il Prof. Giovanni Magnifico. Ha concluso il Presidente del CIME, Pier Virgilio Dastoli.
Dalle 17.45 circa in poi si sono svolti i lavori del Consiglio Nazionale del CIME (preceduti già da una riunione straordinaria del Consiglio di Presidenza tra le ore 14.15-15.00). Tra le molte decisioni prese, vi è la richiesta rivolta all’attuale Segretario Generale, Dott. Stefano Milia, di continuare a esercitare temporaneamente il suo ruolo con l’affiancamento del Dott. Ugo Ferruta quale Segretario generale aggiunto, la creazione di un Forum Economico e Sociale all’interno del CIME, presieduto dal Dott. Claudio Leone e la scelta di avviare una procedura di aggiornamento e revisione degli Statuti del CIME. Sono, inoltre, stati cooptati dal CIME, in qualità di membri onorari: il Prof. Giuliano Amato, la Sen. Emma Bonino, il Prof. Alberto Quadrio Curzio e il Prof. Paolo Guerrieri.