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IL CONSIGLIO ITALIANO DEL MOVIMENTO EUROPEO ESPRIME SODDISFAZIONE PER I CONTENUTI DELLA MOZIONE UNITARIA APPROVATA OGGI DA SENATO E CAMERA DEI DEPUTATI

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Il CIME esprime soddisfazione per il contenuto della mozione unitaria (PDL-PD-Terzo Polo, Gruppo Misto ed altri) nonché quella BONINO e altri, che sono state oggi approvate dalle due Camere del Parlamento italiano, alla presenza anche del Presidente del Consiglio e che verte sulla politica europea dell’Italia in un momento molto delicato per la tenuta ed il rafforzamento del processo di integrazione dell’Unione europea.
In particolare, si mette in evidenza che sono state accolte due delle principali sollecitazioni contenute nella risoluzione approvata lo scorso 13 gennaio, dal Consiglio di Presidenza CIME.


La prima è l’esplicito richiamo sul fatto che - oltre all’azione per un’urgente stabilizzazione di tipo economico e finanziario - venga riaffermata la necessità di una prospettiva che vada verso una complessiva riforma dei trattati per completare la costruzione di un'Unione federale dotata di piena legittimazione democratica.

La seconda, poi, riguarda l’impegno rivolto al governo di promuovere una dichiarazione a latere del trattato da sottoscrivere con altri Paesi disponibili, per riaprire, in tempi e modi opportuni, il processo costituente verso un'unione politica dei popoli europei.

In merito all’odierno dibattito il Presidente del CIME, Pier Virgilio Dastoli ha rilasciato la seguente dichiarazione:

"Lo hanno chiamato accordo salva-euro e poi l'hanno trasformato in un trattato internazionale al di fuori delle regole comunitarie. Ma avrebbero dovuto chiamarlo accordo salva-Merkel perché la cancelliera tedesca ha spiegato ai suoi partner che quel che il trattato impone in più rispetto alle regole di bilancio già adottate dall'Unione è il prezzo che deve pagare agli euroscettici liberali della sua traballante coalizione. Lo hanno chiamato accordo salva-euro ma i mercati e le opinioni pubbliche lo hanno già condannato prima di sapere se esso sarà ratificato. Lo hanno chiamato accordo salva-euro ma tutti sanno che l'euro si salverà solo se sarà riaperta la via dell'integrazione che il CIME vuole su base federale. Per queste ragioni il CIME saluta il voto con cui il Parlamento italiano, approvando la mozione unitaria Pd-Pdl-Terzo Polo e la mozione proposta dai senatori e dai deputati del partito radicale, impegna il governo Monti a negoziare al di là del trattato internazionale favorendo la prospettiva dell'Unione politica. Spetta ora al governo italiano, sulla base del voto del Parlamento e senza frapporre inutili indugi, trovare gli alleati in Europa e creare una nuova rete di willing countries pronti a sottoscrivere una dichiarazione sul futuro immediato dell'Unione come fecero nel 2000 Giuliano Amato e Gerard Schroeder insieme agli altri governi dei paesi fondatori aprendo il dibattito sulla costituzione europea".

Il Vicepresidente del CIME, on. Sandro Gozi, che ha avuto un ruolo particolarmente attivo anche nella preparazione del testo stesso della mozione unitaria, ha aggiunto che “ il nostro più forte auspicio è che il lavoro per salvare l'euro proceda di pari passo con la lotta contro le crescenti ineguaglianze sociali e con l'impegno a tornare a far crescere i nostri paesi, per ridare ai giovani del nostro continente una speranza di un futuro migliore. Un futuro che non potrà non essere all'interno dell'Europa politica che tutti insieme dobbiamo costruire per dare un senso definitivo ai sacrifici di questi giorni".

 

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