Durante la riunione del Consiglio nazionale del CIME, svoltasi presso lo “Spazio Europa” di Roma, il pomeriggio del 10 novembre, in tutti gli interventi è emersa una grande soddisfazione per la prospettiva della formazione di un nuovo governo in Italia, affidato all’ex Commissario europeo, Prof. Mario Monti.
Il Presidente, Pier Virgilio Dastoli, ha anche riferito in merito alle recenti evoluzioni sul fronte di una nuova stagione di riforme europee a cui il CIME e l’Italia dovrà cercare di contribuire proponendo un metodo adeguato, dei contenuti ambiziosi ed una agenda che permetta rapidamente di risollevarsi dalla attuale crisi (istituzione del “Laboratorio sul futuro costituzionale europeo”). Presentando poi il programma di attività del CIME per il 2012 si è quindi soffermato sul contributo che l’organizzazione potrà dare su temi quali: una nuova strategia per l’area euro-mediterranea (relazione MED-EU (241.56 kB)), la preparazione del semestre di Presidenza italiano del 2014 (Progetto “Officina 2014, l’Italia in Europa”), la creazione di una “Casa della Storia dell’unità Europea” e l’appoggio alla realizzazione di fiction dedicate ai padri dell’Europa in prospettiva delle elezioni per il Parlamento europeo del 2014.
I vicepresidenti Sen. Santini, Amb. Cangelosi e Prof. Pistone hanno evidenziato come siamo in un momento fondamentale del processo di integrazione europeo in cui iniziano a funzionare positivi meccanismi di collaborazione tra parlamenti nazionali ed istituzioni europee, l’Italia dovrà rimpossessarsi del ruolo di grande Paese di spinta verso l’Europa federale, anche qualora un nuovo avanzato equilibrio non venga, inizialmente, condiviso da tutti gli attuali 27 membri dell’UE.
Sulla base della dichiarazione recentemente approvata dalla Presidenza del CIME si è concordato di indirizzare al più presto un appello al nuovo governo Italiano che sarà nominato.
Dopo l’approvazione del bilancio preventivo del CIME per il 2012 ed alcuni altri atti di regolamentazione legati agli aspetti più finanziari dell’organizzazione, i lavori sono poi continuati con una Tavola rotonda pubblica dal titolo “A cosa serve e a cosa non serve il Trattato di Lisbona”.
Aperta dalle relazioni di Rocco Cangelosi, Enzo Cannizzaro e Paolo Ponzano, la partecipata manifestazione ha permesso di fare un'analisi particolarmente significativa di quali siano i punti di forza e di debolezza dell’attuale Trattato di Lisbona, anche al cospetto dell’attuale crisi economico-finanziaria durante la quale numerosi comportamenti di alcuni governi rischiano, inoltre, di snaturarne completamente il significato. Il dibattito sul tema è stato particolarmente ampio e vivace. Tra gli altri si ricordano gli interventi di Silvana Paruolo, Sergio Pistone, Paolo Bacchielli, Giovanni Magnifico.
Molti spunti sono emersi per approfondire ulteriormente le prime proposte e analisi che il CIME ha presentato sintetizzate in una sorta di provvisoria tabella sintetica ( Tabella (18.28 kB)) distribuita come base di discussione a tutti i partecipanti.