La mattina di giovedì 21 luglio u.s., presso la sala del Senato Accademico dell’Università di Roma “La Sapienza”, con la partecipazione del Rettore, si è tenuto un incontro dedicato a ricordare i “70 anni del Manifesto di Ventotene” promosso dall’ex Segretario del Comitato nazionale “Altiero Spinelli”, Prof. Francesco Gui, che ha curato anche la raccolta delle traduzioni, in 23 lingue ufficiali dell’Unione europea, di tale opera, grazie anche ad un contributo della Regione Lazio.

Nell’occasione sono intervenuti, tra gli altri, l’ex rettore della Sapienza, Prof. Renato Guarini, il prorettore, Prof. Antonello Biagini, Pier Virgilio Dastoli, presidente del CIME, oltre a S.E. Wojciech Ponikiewski, l'ambasciatore della Repubblica polacca, che detiene attualmente la presidenza dell'Unione europea, il console Roberto Pace, addetto culturale dell'ambasciata di Malta, il giornalista Deliolanis, dell'ufficio stampa dell'ambasciata di Cipro, Gianfranco Zicarelli, consigliere culturale del Cervantes e anche altri rappresentanti delle istituzioni culturali dei paesi Ue a Roma.
Si è infatti voluta riservare una specifica attenzione proprio all’importanza delle traduzioni del “Manifesto per un'Europa libera e unita”, nelle 23 lingue ufficiali dell'Unione, patrimonio ora alla portata di tutti i cittadini europei e che presto saranno disponibili anche su internet all’indirizzo: http://www.eurostudium.uniroma1.it/

Tale incontro, ha costituito, inoltre, l'occasione per discutere sull’attualità del pensiero di Altiero Spinelli e delle varie iniziative che verranno realizzate nei prossimi mesi per celebrare i settant'anni del Manifesto di Ventotene.

Tra queste, il CIME è coinvolto direttamente nell’organizzazione dell’incontro programmato per il 3 settembre proprio sull’isola di Ventotene, secondo il seguente programma di massima Programma Ventotene 3 settembre 2011 (63.77 kB).

Ci si è poi anche soffermati sull’intenzione, esistente ai più alti livelli istituzionali del Paese, di inserire tale fatto storico tra quelli che meglio possano simboleggiare il contributo italiano al processo di unificazione europeo, destinandogli quindi uno spazio apposito e ancora in fase di definizione, nel calendario degli eventi per le celebrazioni in corso dei 150 anni dell’unità d’Italia.