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STATI UNITI D'EUROPA E PRESIDENZIALISMO

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Flag of the United States of EuropeDa tempo circola l’idea che i futuri Stati Uniti d’Europa debbano avere un presidente direttamente eletto dai cittadini europei. Lo ha sostenuto oggi Nicola Zingaretti alla Festa dell’Unità di Ravenna (pur rinviandone l’applicazione al 2029) senza che su quest’aspetto costituzionalmente rilevante del governo europeo ci sia mai stata a nostra conoscenza una discussione approfondita ed una decisione consapevole degli organi del Partito democratico.

Ci permettiamo di rivolgere al segretario del PD, al suo partito e ai suoi deputati europei alcune domande contando di ottenere delle risposte precise:

1. Dopo anni di opposizione a modifiche costituzionali in senso presidenziale o semipresidenziale, il PD ha scelto questa via ritenendo che l’elezione diretta del presidente (italiano ed europeo) rafforzi la legittimità, l’efficacia e la natura democratica dell’esecutivo o ritiene che il presidenzialismo o il semipresidenzialismo siano un valore aggiunto solo per il sistema europeo?

2. Per quanto riguarda l’Unione europea Zingaretti pensa all’elezione diretta del Presidente del Consiglio europeo, del Presidente della Commissione o di un unico presidente per le due istituzioni, l’una intergovernativa e l’altra comunitaria o embrionalmente federale?

3. Quali sarebbero i poteri del futuro presidente: più vicini a quelli del presidente USA o del presidente francese?

4. Quali sarebbero gli equilibri di potere fra il presidente eletto, da una parte, e i due rami dell’autorità legislativa (Consiglio e Parlamento) dall’altra e che fine farebbe il potere del PE di eleggere il Presidente della Commissione e di votare la fiducia all’intero Esecutivo europeo?

5. Poiché un sistema presidenziale o semipresidenziale europeo farebbe inevitabilmente parte di una più vasta riforma costituzionale in senso federale dell’Unione europea, quali sono per Zingaretti (e più in generale per il PD) gli elementi essenziali di questa riforma: funzioni di governo, funzioni legislative e di bilancio, ripartizione delle competenze fra i livelli nazionali ed europeo, potere dell’Unione nelle relazioni internazionali, rapporto fra cittadinanza federale e cittadinanze nazionali, metodo per il passaggio dall’Unione alla federazione nel caso in cui alcuni paesi membri fossero contrari

6. Last but not least: quale metodo e quale agenda dovrebbero essere adottati per realizzare gli Stati Uniti d’Europa: un negoziato (e un trattato) intergovernativo? La convenzione prevista dall’art. 48 del Trattato di Lisbona che è comunque obbligata a consegnare le sue conclusioni ad una conferenza intergovernativa? Il metodo costituente scelto da Altiero Spinelli e dalla maggioranza del PE nella prima legislatura europea?

Attendiamo con molto interesse le risposte di Nicola Zingaretti e più in generale del PD e della sua delegazione nel Parlamento europeo.

Movimento europeo in Italia.

 

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