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21-27 March 2022

Monday 21 March

Tuesday 22 March

Wednesday 23 March

Thursday 24 March

Friday 25 March

 

 

 

 

 

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VI SEGNALIAMO

  • 23 marzo 2022, ore 15:00-18:30, Roma. “Nobody Ignores the Charter of Europe”, evento promosso dal Movimento europeo Italia nell’ambito del progetto “N.I.C.E (Nobody Ignores the Charter of Europe)”, di cui è partner. N.I.C.E. è un progetto formativo comunitario, promosso e finanziato dall’agenzia europea Europe for Citizens national 2019 e che vede coinvolti tre partner internazionali in altrettanti Stati membri dell’Unione europea. Oltre al Movimento Europeo in Italia, promotore del progetto, partecipano l’ente no-profit lituano Unique projects, ideatore del progetto, e l’ente no-profit lettone Social innovation center. Tra gli obiettivi principali del progetto vi è quello di promuovere la conoscenza della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea all’interno della società civile organizzando in ciascun paese un evento formativo che avvicini i cittadini e gli studenti a tale importante documento. Lingue di lavoro: italiano e inglese. Partecipazione libera, previa registrazione obbligatoria tramite il seguente modulo online. Sarà richiesto di esibire la certificazione verde Covid-19. Durante la manifestazione è obbligatorio l’uso della mascherina FFP2. PROGRAMMA.
  • 25 marzo 2022, dalle ore 9:30, Roma. Presso l’Aula Magna del Rettorato della Sapienza Università di Roma (Piazzale Aldo Moro, 5) si terrà la “Conferenza sul Futuro dell’Europa. Stati generali della gioventù”, organizzata dalla Sapienza Università di Roma in collaborazione con il Movimento europeo Italia. Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria entro il 23 marzo alle ore 23:00. Per la partecipazione in presenza sarà richiesto di esibire la certificazione verde Covid-19. Durante la manifestazione è obbligatorio l’uso della mascherina FFP2. E’ prevista anche la partecipazione a distanza: diretta streaming: https://youtu.be/plELBasG1yo. PROGRAMMA.
  • 24-25 marzo 2022, Firenze. Si svolgerà a Firenze l’Assemblea Nazionale di ALI 2022 sotto il titolo "Toccare l'Italia che cambia". Un appuntamento importante dove i Sindaci si confronteranno e discuteranno di città e di territori, di progetti in campo e di strategie per la ripartenza. Ma sarà anche l’occasione per confrontarsi su ciò che serve al nostro Paese, dalle riforme economiche e sociali a quelle fiscali ed istituzionali. ULTERIORI INFORMAZIONI. PROGRAMMA.
  • 25 marzo 2022, Roma. In occasione del 65mo anniversario dalla firma dei Trattati di Roma, Volt promuove, venerdì 25 marzo, un doppio appuntamento a Roma in celebrazione di questo importante anniversario. Il 25 marzo 1957, i rappresentanti dei sei paesi fondatori dell’Unione firmavano quelli che vengono chiamati ancora oggi i Trattati di Roma, considerati l'atto di nascita della famiglia europea. Oggi, nel mezzo della transizione ecologica, sociologica e digitale, per non parlare dei tragici eventi di questi giorni, siamo chiamati ad affrontare con urgenza nuove sfide sullo sviluppo della politica comunitaria. Il primo appuntamento è dalle ore 15.00 alle ore 17.00 presso Piazza S. Marco (P.za Venezia): per una Manifestazione comune. Tutti sono benvenuti, sopratutto se con bandiere dell’Unione europea. Per partecipare, iscriversi qui.
    Dopo la manifestazione, dalle 17.00 alle 19.30, si svolgerà una Conferenza presso la Sala della Protomoteca del Campidoglio. Il programma della conferenza sarà articolato sui tema dell'attuale conflitto, sulla transizione energetica, sulla sostenibilità economica e sull'inclusione sociale in relazione alla costruzione del futuro dell'Europa, con discorsi di figure politiche, associazioni e organizzazioni comunitarie. Presente, fra gli altri, anche il Presidente del Movimento europeo Italia, Pier Virgilio Dastoli. L’evento è gratuito. I posti sono limitati. Per partecipare, iscriversi qui. Sono richieste mascherine e super green pass. LONCANDINA.
  • 25-26 marzo 2022, QUARTA SESSIONE PLENARIA DELLA CONFERENZA SUL FUTURO DELL'EUROPA. Riunione ibrida – Emiciclo del Parlamento europeo a Strasburgo. ORDINE DEL GIORNO.
  • 24-27 marzo 2022, Riccione. L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI) svolgerà il suo 17° Congresso nazionale con il seguente slogan: “VA’ DOVE TI PORTA LA COSTITUZIONE – unità, antifascismo, rinascita”. L’incontro si svolgerà presso il Palacongressi di Riccione. ULTERIORI INFORMAZIONI. PROGRAMMA.

 

 

 

 

 

 

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Le principali decisioni dell’ultimo Consiglio ecofin del 15 marzo u.s.

La guerra tra Ucraina e Russia preoccupa il mondo, non solo per i danni in termini di vite umane ma anche per le conseguenze che potrebbero scatenarsi in caso di mancato accordo tra le due parti in guerra, e cioè il rischio di una terza guerra mondiale, esplicitamente indicata dal presidente Zeliensky come ultima conseguenza dell’aggressione se non si arriva ad un tavolo di reali negoziati.

Intanto la guerra continua ed è una guerra ‘ripugnante che sta originando un massacro insensato e non giustificabile, questo è disumano e…sacrilego…(una situazione) a cui non ci si deve e non ci si può assolutamente abituare ‘(Papa Francesco, domenica 20 marzo).

Questo conflitto, crudele e inaccettabile, a cui l’occidente partecipa solo attraverso aiuti umanitari e militari all’Ucraina e sanzioni economiche finanziarie alla Russia per evitare un’escalation mondiale, non sembra malgrado sforzi diplomatici di diversi leaders europei e internazionali essere in grado di condurre le parti ad un accordo di  pace, ma anzi continua a mietere vittime, rischiando di trascinare il mondo verso una situazione estremamente pericolosa e che comunque comporterà forti perdite e disagi economico sociali per molto tempo.

La situazione è ovviamente all’attenzione delle istituzioni europee e quindi anche del Consiglio Ecofin, che si è tenuto lo scorso 15 marzo. Nel corso dell’incontro, i ministri dell’economia e delle finanze hanno infatti valutato le conseguenze per l’Europa delle sanzioni decise per la Russia. La situazione in Europa rimane senza dubbio critica, malgrado non si voglia esplicitamente parlare di economia di guerra.

La crescita europea dopo la crisi dovuta al Covid, anche se valutata positivamente dalla Commissione europea nell’ultima previsione economica invernale pubblicata lo scorso febbraio, non è ancora stabilizzata.

Le contro-sanzioni russe all’Occidente non hanno prodotto effetti diretti sull’economia, hanno però contribuito agli aumenti dei prezzi di materie prime che potrebbero causare a loro volta un calo fino al 2% del PIL europeo. Inoltre, il perdurare del conflitto e delle sue conseguenze, provocherebbe un rischio stagflazione, vale a dire un aumento generalizzato dei prezzi, con una contestuale diminuzione della crescita economica.

Il fenomeno, già vissuto negli anni 70 per la crisi petrolifera, imporrebbe azioni di ‘austerity’, cioè di sacrifici per consumatori e imprese, che scatenerebbero ulteriori aumenti dei prezzi e quindi ulteriori effetti negativi sull’economia.

Anche da un punto di vista economico e sociale, dunque, se la guerra continua, quei benefici economici, che già si sono potuti realizzare grazie alle risorse del NGEU, potrebbero attenuarsi, in particolare per quei paesi, come l’Italia, con una forte dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento delle materie prime (soprattutto energetiche ed alimentari) e con un forte debito pubblico. Appare dunque urgente accelerare le due transizioni (digitale ed ambientale) non solo per rispettare gli obiettivi che l’Unione europea si è prefissata, ma anche per rafforzare l’economia europea attraverso investimenti produttivi.

In questo contesto, gli Stati dovranno pertanto immediatamente intervenire a sostegno dell’economia, mentre a livello europeo dovrebbero essere adottate decisioni adeguate a supporto delle politiche nazionali.

Andiamo ora a vedere brevemente i principali dossiers affrontati al Consiglio Ecofin.

Tra i principali temi in agenda, il Consiglio ha deliberato sul meccanismo di adeguamento del carbonio alla frontiera (CBAM), che è considerato un elemento chiave per il raggiungimento degli obiettivi del pacchetto ‘ready for 55%’, favorendo un’accelerazione della decarbonizzazione. Obiettivo infatti del CBAM è evitare la rilocalizzazione delle emissioni di CO2 soprattutto per quei prodotti ad alta intensità energetica, quali cemento, alluminio, fertilizzanti, energia elettrica, ferro ed acciaio, sollecitando interventi per politiche di fissazione del prezzo della CO2 e decidendo una centralizzazione del sistema di gestione del registro dei dichiaranti (importatori dei prodotti).

Questo meccanismo opera in sinergia con il Sistema di scambio di quote di emissioni dell’UE (ETS).  Per quest’ultimo, i prossimi passi prevedono l’eliminazione graduale di quote gratuite assegnate a determinati settori previsti dal sistema ETS; la limitazione di possibili ‘carbon linkage’  attraverso le esportazioni di prodotti con alte emissioni; la questione delle risorse proprie basata su entrate ricavate dalla vendita di certificati verdi; una maggior cooperazione internazionale con i paesi terzi.

Altro tema molto importante su cui i ministri si sono confrontati, in vista di una rapida implementazione della stessa, è stata la direttiva sulla Corporate taxation, presentata nel dicembre 2021. In base a questa direttiva, che è in linea con la riforma del sistema di tassazione internazionale dell’OCSE, anche a livello UE le multinazionali con fatturato oltre i 750 milioni di euro saranno soggette ovunque nel mondo producano il loro reddito e profitto, ad una tassazione minima del 15%per evitare delocalizzazioni della produzione di beni o servizi in paesi con situazioni fiscali più favorevoli.

La Commissione ha poi presentato la ‘Fiscal guidance 2023’, le linee guida da seguire per la preparazione dei programmi di stabilità e crescita. La situazione economica finanziaria dell’Unione europea è stata valutata positivamente nelle previsioni d’inverno dalla Commissione europea. Ci si trova però difronte ad una nuova e crescente instabilità economica, dovuta essenzialmente a tre fattori: la necessità di ulteriori risorse aggiuntive a sostegno della guerra Ucraina-Russia, risorse necessarie per la difesa dei valori e principi fondamentali europei e/o comunque occidentali, grazie anche al rinforzo e ad un maggior coordinamento del sistema di difesa comune europea; la ripresa della diffusione del virus; l’aumento dei prezzi dei prodotti energetici ed alimentari. Questi fattori richiedono maggior flessibilità di politica fiscale, con possibilità di intervenire se necessario. Nel documento, infatti, è prevista la possibilità di interventi specifici per ogni Stato membro, soprattutto a sostegno del debito pubblico. In particolare, i paesi con un forte debito pubblico sono invitati a ridurlo a seconda dei casi e se lo consentono le condizioni del paese, secondo una strategia credibile di medio lungo termine che preveda investimenti produttivi e le relative riforme. Anche per i paesi con basso debito, dovranno essere previsti investimenti che sostengano una crescita sostenibile.

Questa impostazione verrà ripresa dalla Commissione nel pacchetto di primavera previsto per il prossimo maggio nell’ambito delle procedure del semestre europeo.

Si tratta dunque di una minima, anche se positiva, apertura a favore di un minor rigore nella valutazione delle politiche di bilancio degli Stati membri, misura la cui portata, in termini di adeguatezza rispetto agli attuali e futuri bisogni economici e finanziari dell’Unione, appare molto limitata e dipenderà anche dagli esiti del prossimo Consiglio Europeo e di quello Nato, i quali indicheranno con quali strumenti l’occidente intende rispondere ad una situazione di una guerra purtroppo sempre più critica.

 

Anna Maria Villa

 

 

 

 

 


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