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Newsletter 15 Novembre/2021 - PILLOLE D'EUROPA

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1)  Vladimir Putin protesta per le violazioni dei diritti umani. La liberazione di Alexsej Naval’nyj è vicina?!

 

2)  Bisognerebbe far rileggere a Enrico Letta il Trattato di Lisbona e il Migration Compact presentato dalla Commissione Europea che, anche se inadeguato, è una proposta di regolamento per modificare il Regolamento di Dublino.
Come molti altri regolamenti il Consiglio può adottarlo à maggioranza nel quadro della procedura ordinaria con il Parlamento europeo e non all’unanimità e dunque non serve uscire dai trattati e eliminare per questo il voto all’unanimità.
Quel che bisogna invece modificare è il potere dei governi di gestire i flussi migratori trasferendo questa competenza (insieme al controllo delle frontiere esterne) all’Unione europea.
È una delle questioni relativa alla ripartizione delle competenze che dovrebbe essere affrontata dal Parlamento europeo quando riaprirà il cantiere della riforma dell’Unione per scrivere un nuovo trattato di tipo costituzionale da ratificare a maggioranza.

 

3)  L’apertura di Manfred Weber ai “muri” polacchi non riguarda solo il dramma di duemila donne, bambini e uomini che muoiono di freddo e fame e che sono usati come strumento di ricatto da Minsk e da Varsavia ma fa parte del cinismo del capo gruppo del PPE per precostituire una maggioranza di centro destra alla vigilia delle elezioni nel Parlamento Europeo di metà legislatura a cominciare da quella del Presidente.
La posizione di Manfred Weber mette in discussione il ruolo della Commissione europea e della sua presidente Von der Leyen, che sulla questione dei muri ha preso una posizione diametralmente opposta a quella di Charles Michel, creando una frattura nella maggioranza “Ursula” che si era creata all’inizio della legislatura.
Alla posizione di Weber e degli altri gruppi di destra e estrema destra (ID e ECR) deve contrapporsi una nuova maggioranza favorevole all’Europa dei diritti umani e della solidarietà.

 

4)  Il blocco di Visegrad comincia a perdere pezzi. A Praga, la città di Vaclav Havel che chiedeva una breve costituzione europea, sono stati avviati i negoziati per la formazione di un governo pro-europeo.
Speriamo che sia un buon segnale in vista delle elezioni legislative che avranno luogo in aprile 2022 a Budapest.

 
 
 
 

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