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L’articolo della Carta trattato questa settimana racchiude valori fondanti per l’Unione europea. Afferma infatti che l’Unione “rispetta la diversità culturale, religiosa e linguistica”. È lo spunto a partire dal quale immaginare una dimensione di convivenza pacifica, di comprensione della complessità. Come si può del resto garantire ai cittadini uguaglianza di opportunità se non si assicura la possibilità di inclusione e partecipazione? Senza il rispetto della propria condizione specifica, viene a mancare un presupposto basilare per una società aperta, inclusiva e democratica.
Commentare questo articolo ci porta a comprendere meglio il fatto che l’Unione europea riconosce nella complessità un valore positivo e nella diversità un’opportunità di crescita, attraverso il dialogo. Nella sua versione inglese, questo articolo è espresso all’indicativo futuro invece che presente; come già si è avuto modo di riscontrare, ricorrere a questa modalità lascia intendere, in un testo giuridico, il fatto che si stia parlando di un obiettivo programmatico ancora da realizzare. Risulta quindi chiaro che l’articolo in questione, anche se formulato in maniera molto chiara ed essenziale, per poter essere applicato ha la necessità di essere tradotto in norme che specifichino come tale forma di rispetto possa essere garantita. Inoltre, il fenomeno della discriminazione su base culturale, religiosa e linguistica rappresenta ancora una minaccia all’affermazione dei valori europei e richiede ad oggi un forte impegno sia sociale - nella famiglia -, sia istituzionale - nelle scuole, nelle università, negli istituti religiosi - sia nelle decisioni politiche, sia con l’intervento della magistratura, affinché i principi dell’articolo 22 possano essere compiutamente affermati. Non c’è che da augurarsi, comunque, che un valore così importante possa essere trasmesso attraverso le istituzioni primarie di socializzazione piuttosto essere ricordato ogni volta che la cronaca diffonde la notizia di una nuova violazione.
Webinar CeSPI migrazioni: Webinar “VERSO UNA POLITICA EUROPEA DELLE MIGRAZIONI?” Ore 16.00 - con Piero Fassino, Ministra Luciana Lamorgese, Mons. Gian Carlo Perego, Petra Mezzetti, Roberto Castaldi, Brando Benifei, in diretta su: https://www.facebook.com/EURACTIVitalia
Evento “Consortium Blockchain & European Public Funds”, organizzato dal Direttore esecutivo dei Partner europei per l’ambiente (EPE), Raymond Van Ermen, ore 17-19.00
In occasione della Presidenza tedesca del Consiglio dell'UE, l’Ambasciatore della Repubblica Federale di Germania in Italia, Viktor Elbling, incontra virtualmente una serie di personalità di spicco per discutere di temi attinenti al semestre tedesco del Consiglio UE. Per la serie "L'Ambasciatore incontra..." Luca Visentini, Segretario Generale della Confederazione europea dei sindacati. Ore 18.00, in diretta sulla pagina Facebook https://www.facebook.com/AmbasciataGermaniaRoma/live/
Siamo ormai nel pieno delle attività che porteranno alla definizione del prossimo quadro pluriennale e della nuova programmazione europea per il settennato 2021-2027, come si è avuto modo di leggere nell’editoriale di questa settimana; settimana in cui si terrà il Consiglio europeo del 15 e 16 ottobre, un momento cruciale per comprendere a che punto è la definizione degli accordi e che Vi invitiamo ad inserire nell’agenda delle priorità. Ma Vi suggeriamo anche di concentrare l’attenzione sul Consiglio Affari esteri di lunedì 12 e sul Consiglio Affari generali di martedì 13 per proseguire nel ragionamento disponendo di tutti gli elementi necessari.
“- Un ruolo di iniziativa e di avanguardia per l’Unione Europea nella conversione ecologica dell’economia e della società, nella tutela dei diritti di tutti i cittadini del Mondo, attraverso l’Istituzione di un reddito universale esteso ovviamente anche ai cittadini migranti.
- Il completamento dell’Unione Federale dell’Europa con la creazione di un governo democratico europeo responsabile innanzi al Parlamento europeo, capace di parlare con una sola voce, al fine di consentire all’Unione Europea di svolgere tale ruolo con efficacia”.
Richiamiamo poi le iniziative alle quali il Movimento europeo prende parte attiva:
Lunedì 12 ottobre, si svolgerà alle ore 11 l’update meeting del progetto RescEU; possiamo comprendere meglio le finalità di questa iniziativa dando la parola a Matteo Casling, project officer per il Movimento Europeo Italia. Questa iniziativa offre “una soluzione concreta per generare una maggiore consapevolezza delle politiche europee e di come queste vadano ad influenzare le nostre vite. La recente pandemia non ha dato vita facile al progetto, ma con le giuste precauzioni, crede che si possa assicurare un ambiente sicuro, coinvolgente e produttivo per il raggiungimento degli obiettivi che ci si è prefissi”.
“Molti giovani europei”, continua Matteo, “hanno vissuto l’Europa come l’unica realtà possibile, dando per scontato anni e anni di lavoro verso il miglioramento della loro vita. Il report di Eurobarometro, "Emotions and Political Engagement Towards the EU" (2019) ha dimostrato che il 33% dei cittadini europei pensa alla UE senza provare un coinvolgimento politico e senza sentire la necessità di partecipazione anche ad eventi pubblici che potrebbero coinvolgerli in prima persona. Da questi concetti chiave, nasce il progetto “REscEU - what would life be without EU”. Il progetto è gestito dal Movimento Europeo Italia e punta a contrastare l’euroscetticismo e generare un maggiore coinvolgimento politico da parte dei giovani europei attraverso il gioco, in particolare, quello delle Escape Room. Una Escape Room è uno spazio dove i partecipanti devono raggiungere un obiettivo nel tempo prestabilito attraverso la risoluzione di enigmi e prove. Questo genere di gioco ha preso piede negli ultimi anni e solitamente tratta temi di avventura o horror. Il Movimento Europeo Italia, assieme ad altre 10 organizzazioni partner in Europa, sta lavorando per la creazione di 11 Escape Room in Europa a tema europeo. Le stanze permetteranno ai giovani partecipanti di vivere un’esperienza unica, un’Europa distopica, dove L’UE si è sciolta, in cui i giovani dovranno fare i conti con la perdita dei vantaggi dati dell’UE. Il loro obiettivo? Riunire l’UE e ritornare alla vita come la conoscono. Queste Escape room non devono solo essere un’esperienza divertente per i partecipanti, ma avranno lo scopo di insegnare e generare maggiore consapevolezza sugli effetti positivi dell’UE nella loro vita quotidiana e cosa significherebbe vivere senza di essi”.
Giovedì 15 ottobre, si terrà la 15ma edizione del RavelloLAB 2020; prevista la partecipazione del Presidente del Movimento europeo Italia, Pier Virgilio Dastoli, nell'ambito dell'incontro "Il contributo di Ravello Lab alla CONFERENZA SUL FUTURO DELL’EUROPA". Nella stessa data, il Presidente prenderà parte anche alla Videoconferenza "Le 40e anniversaire du Club du crocodile. Un épisode de la construction européenne à méditer pour l’avenir", promossa dall'Unione dei Federalisti Europei della regione della Francia del Sud, in collaborazione con UEF-Francia, dedicata alla storia del Club del Coccodrillo, raccontata direttamente dalla voce del Presidente Dastoli, già assistente parlamentare di Altiero Spinelli. Dalle ore 19:00, informazioni e iscrizione https://www.uef.fr/40-ans-du-club-du-crocodile-visio-conference-avec-virgilio-dastoli
Domenica 18 ottobre si terrà a Roma, alle ore 16.00, il Premio Italia Diritti Umani 2020, promosso dalla Free Lance International Press. Sarà un’occasione per ricordare il giornalista Antonio Russo, ucciso a soli quarant’anni in circostanze ancora non chiarite nei pressi della città di Tbilisi, in Georgia. Tra i relatori, il Presidente del Movimento europeo Italia, Pier Virgilio Dastoli. Per maggiori informazioni sul programma, clicca qui.