Diversi giornali segnalano che dal 25 agosto scatta la sorveglianza sui grandi operatori digitali prevista nel Regolamento europeo DSA (Digital Services Act). DSA impone novità significative per i Big Tech, definendo una lista di obblighi da seguire per operare in Europa senza incorrere in sanzioni. Di conseguenza, diciannove piattaforme e motori di ricerca con più di 45 milioni di utenti attivi al mese (piattaforme online: Alibaba AliExpress, Amazon Store, Apple, AppStore, Booking.com, Facebook, Google Play, Google Maps, Google Shopping, Instagram, LinkedIn, Pinterest, Snapchat, TikTok, Twitter (X), Wikipedia, YouTube e Zalando; motori di ricerca: Bing e Google Search) dovranno dimostrare l'allineamento ad alcuni principi e prassi:
- MODERAZIONE DEI CONTENUTI - le piattaforme dovranno contrastare efficacemente contenuti illegali, bot e fake news. Sono previsti sistemi di 'notifica e risposta' per la rimozione diretta dei contenuti illegali o nocivi ed è prevista la responsabilità legale nei confronti degli utenti da parte degli operatori.
- TRASPARENZA - le condizioni di utilizzo dei servizi dovranno essere semplici e concise in tutte le lingue dei Ventisette paesi europei. Anche l'uso degli algoritmi dovrà essere più trasparente e le piattaforme dovranno etichettare chiaramente gli annunci pubblicitari.
- NO ALLA PROFILAZIONE - Gli utenti dovranno avere la possibilità di rinunciare alla profilazione e sarà vietata la pubblicità basata su dati sensibili come l'origine razziale o etnica, l'orientamento sessuale o le opinioni politiche.
- TUTELA DEI MINORI - I sistemi dovranno garantire un elevato livello di privacy, sicurezza e incolumità dei minori, introducendo strumenti come la verifica dell'età e il controllo parentale. Vietato qualsiasi tipo di pubblicità mirata nei confronti dei bambini.
- MITIGAZIONE DEL RISCHIO - Le piattaforme sono chiamate a presentare piani annuali di valutazione del rischio per affrontare qualsiasi minaccia che possono rappresentare per la società , compresa la salute pubblica, e quella fisica e mentale anche dei minori.
- STRESS TEST E AUDIT - Oltre alla supervisione Ue, le piattaforme saranno sottoposte a controlli indipendenti regolari.
- SANZIONI - Chi non osserva le prescrizioni si espone a sanzioni che possono arrivare al 6% del giro d'affari annuo e, in caso di recidiva, al divieto di operare in Europa.
Google o Microsoft hanno annunciato misure per adeguarsi. TikTok ha reso pubbliche le misure adottate. Amazon ha depositato un ricorso al tribunale del Lussemburgo contestando di dover essere inclusa nell'elenco, al pari di Zalando. Meta (Facebook e Instagram) ha comunicato che gli utenti potranno tornare a vedere i contenuti in ordine cronologico e non secondo l'ordine proposto dall'algoritmo.
24 agosto 2023
Pier Virgilio Dastoli
- Movimento Europeo
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