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VI SEGNALIAMO

  • 27 settembre 2021, Roma, ore 17:30-19:30, workshop “La Procura Europea (EPPO), la tutela degli interessi finanziari dell’Unione con particolare riguardo alla lotta contro le frodi a danno del PNRR”. L’incontro si svolgerà presso la sede di Grimaldi Studio Legale, che promuove l’evento. Sarà possibile seguire il workshop anche da remoto registrandosi al seguente link. PROGRAMMA.
  • 27-28 settembre 2021, Berlino. “Spinelli Forum 2021 - Our Future in a Sovereign Europe”, organizzato dall'Istituto Italiano per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI) insieme al Consiglio Tedesco per le Relazioni Estere (DGAP) su iniziativa del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e del Ministero degli Affari Esteri tedesco. Il Forum promuove il confronto e lo scambio di idee tra 60 giovani leader di entrambi i Paesi, conferendo nuovo impulso alla cooperazione italo-tedesca su temi prioritari per il futuro dell’Europa. Previsto inizialmente per lo scorso anno, il Forum Spinelli è stato rinviato a causa della pandemia e si svolgerà quest’anno per la prima volta a Berlino in modalità ibrida. Le sessioni pubbliche dell’evento saranno trasmesse in diretta streaming sul sito dell'ISPI. PROGRAMMA COMPLETO. Il Presidente del Movimento europeo Italia, Pier Virgilio Dastoli, è intervenuto nella giornata di apertura in qualità di guest speaker.
  • 28 settembre 2021, ore 10:00, evento di apertura della quinta edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile, promosso dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile. Con l’occasione, verrà presentato il Rapporto annuale dell’ASviS “L’Italia e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile”, un documento frutto del lavoro degli oltre 800 esperti degli Aderenti dell'Alleanza. Sarà possibile seguire la diretta streaming su festivalsvilupposostenibile.it, sulla pagina Facebook dell'ASviS e sul canale YouTube ASviS. Il Festival proseguirà fino al 14 ottobre con eventi in presenza e in rete. PROGRAMMA. Calendario completo degli oltre 600 eventi e maggiori informazioni sul sito dell’ASviS.
  • 28 settembre 2021, ore 11:00-12:00, quarta edizione di “Conference Conversations” un talk show interattivo e online che affronta questioni chiave e domande relative alla Conferenza sul futuro dell'Europa nell'ambito del nostro progetto Osservatorio delle conferenze, un'iniziativa congiunta di un consorzio internazionale che comprende la Bertelsmann Stiftung, l'European Policy Centre, la King Baudouin Foundation e la Stiftung Mercator. PROGRAMMA e LINK per la REGISTRAZIONE.
  • 28-29-30 settembre 2021, Roma, “Festival delle Città 2021 – L’Italia veloce”. Dal 28 al 30 settembre presso il complesso del Pio Sodalizio dei Piceni a Roma si svolgerà il Festival delle Città, organizzato da ALI Autonomie Locali Italiane, in cui i Sindaci si confrontano con le istituzioni e la politica sul futuro dell’Italia. Al Festival delle Città si discuterà di sviluppo, economia e riforme, mobilità sostenibile, infrastrutture e innovazione tecnologica, sicurezza e legalità, salute, vaccini e Green pass, Pubblica Amministrazione e lavoro. E ancora: cultura e sport, Mezzogiorno, riforme istituzionali, famiglia e pari opportunità. PROGRAMMA COMPLETO. Ulteriori informazioni sul sito di ALI.
  • 1-2 ottobre 2021, Reggio Calabria, Convegno “Un mare di vergogna” organizzato da Magistratura democratica in collaborazione con A.S.G.I. (Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione) dedicato alle violazioni dei diritti umani fondamentali dei migranti, persone vulnerabili in movimento: dai respingimenti informali alle omissioni di soccorso. Sarà possibile seguire il Convegno in diretta streaming su piattaforma Zoom (ID webinar: 931 1837 5869) e sul sito di Radio Radicale. PROGRAMMA.

 

ARTICOLI E TESTI DELLA SETTIMANA

 

 

 

 

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CHI DELIBERA SUL FUTURO DELL’EUROPA?

Si è svolto a Strasburgo il secondo panel composto da 200 cittadini sorteggiati dalla Commissione europea nel quadro della Conferenza sul futuro dell’Europa dedicato ai temi della democrazia. Gli altri due panel si riuniranno nelle prossime settimane in parte in presenza e in parte online coinvolgendo in totale ottocento cittadino che ne designeranno ottanta destinati a partecipare alle prossime sessioni plenarie della Conferenza.

Il programma iniziale prevede tre riunioni per panel che dovrebbero concludersi a fine aprile 2022 e cioè a cavallo delle elezioni presidenziali francesi.

Con una visione grottesca dei rapporti fra democrazia partecipativa e democrazia rappresentativa il Consiglio ha preteso che non ci sia alla fine della Conferenza un momento deliberativo dell’insieme dei suoi partecipanti (parlamento europeo, parlamenti nazionali, Commissione europea, governi, società civile, cittadini, parti sociali) e lo ha ribadito ancora recentemente nella riunione del Consiglio affari generali.

Per evitare i “rischi” di un processo deliberativo, Il Consiglio si oppone alla costituzione di gruppi di lavoro all’interno della Conferenza – pur previsti dalla Dichiarazione comune del 9 marzo – perché essi vedrebbero un ruolo preponderante dei parlamentari europei e nazionali.

La ragione dell’ostilità del Consiglio a voler chiudere la Conferenza con una fase deliberativa collettiva è chiara anche se i governi non hanno voluto esprimerla in modo trasparente: le deliberazioni finali affidate al dialogo e poi alle conclusioni fra 433 partecipanti non potrebbero essere fondate sul principio del consenso perché parlamentari, cittadini e società civile saranno chiamati inevitabilmente ad esprimersi secondo il principio della maggioranza su cui si fonda ogni democrazia.

Noi riteniamo che, andando al di là del compromesso faticosamente raggiunto con la Dichiarazione comune del 9 marzo, il Parlamento europeo debba esigere l’organizzazione di questa fase finale di dialogo fra la democrazia partecipativa (molto parzialmente identificata negli ottocento cittadini che avranno preso parte ai panel e nella ancora inadeguata attività di idee ed eventi sulla piattaforma digitale) e la democrazia rappresentativa e che il dialogo si concluda con l’identificazione delle tendenze maggioritarie che si saranno espresse sui temi prioritari della Conferenza.

Soltanto in questo modo, Parlamento europeo insieme alla Commissione potrà tradurre in proposte e decisioni concrete le conclusioni delle Conferenza come è stato indicato da Ursula von der Leyen nel suo discorso sullo stato dell’Unione.

Per raggiungere questo risultato sarà probabilmente necessario prevedere una seconda e ultima fase della Conferenza nell’autunno 2022 dopo un periodo elettorale che caratterizzerà in primavera alcuni paesi dell’Unione a cominciare dalla Francia.

Ciò non dovrà impedire al Parlamento europeo, alla Commissione e al Consiglio europeo di effettuare a marzo 2022 e sotto presidenza francese una valutazione provvisoria del metodo e degli orientamenti dei cittadini europei non solo a livello transnazionale ma anche a livello nazionale e locale.

Come ha detto il Presidente Mattarella, alla fine delle Conferenza dovrà aprirsi una fase che noi riteniamo debba essere di natura costituente per giungere a un nuovo trattato che sostituisca quello di Lisbona firmato nel 2007 dove il Parlamento europeo dovrà assumere un ruolo trainante.
Se non ci saranno le condizioni per un accordo unanime sul nuovo trattato, i paesi che avranno dato il loro consenso dovranno riflettere collettivamente sulle modalità di una sua entrata in vigore a maggioranza.

 

coccodrillo

 

 

 

 

 

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La nostra newsletter settimanale Noi e il futuro dell'Europa è stata concepita per contribuire ad una corretta informazione sull’Unione europea e partecipare al dibattito sulla riforma dell’Unione a partire dalla Conferenza sul futuro dell’Europa.

Come sapete, la Conferenza è stata avviata il 9 maggio 2021 a Strasburgo e dovrebbe concludersi nella prossima primavera.

Ecco l’indice della nostra newsletter

Editoriale, che esprime l’opinione del Movimento europeo su un tema di attualità

Eventi principali, sull’Europa in Italia e Testi in evidenza

Agenda della settimana a cura del Movimento Europeo Internazionale

- La Conferenza sul futuro dell'Europa

Next Generation EU a cura di Euractiv

- Europa dei diritti

Siamo come sempre a vostra disposizione per migliorare il nostro servizio di comunicazione e di informazione e per aggiungere vostri eventi di interesse europeo nella speranza di poter contare su un vostro volontario contributo finanziario.

 

 

 

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Come sapete, la Conferenza è stata avviata il 9 maggio 2021 a Strasburgo e dovrebbe concludersi nella prossima primavera.

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 L'EDITORIALE

CHI DELIBERA SUL FUTURO DELL’EUROPA?

Si è svolto a Strasburgo il secondo panel composto da 200 cittadini sorteggiati dalla Commissione europea nel quadro della Conferenza sul futuro dell’Europa dedicato ai temi della democrazia. Gli altri due panel si riuniranno nelle prossime settimane in parte in presenza e in parte online coinvolgendo in totale ottocento cittadino che ne designeranno ottanta destinati a partecipare alle prossime sessioni plenarie della Conferenza.

Il programma iniziale prevede tre riunioni per panel che dovrebbero concludersi a fine aprile 2022 e cioè a cavallo delle elezioni presidenziali francesi.

Con una visione grottesca dei rapporti fra democrazia partecipativa e democrazia rappresentativa il Consiglio ha preteso che non ci sia alla fine della Conferenza un momento deliberativo dell’insieme dei suoi partecipanti (parlamento europeo, parlamenti nazionali, Commissione europea, governi, società civile, cittadini, parti sociali) e lo ha ribadito ancora recentemente nella riunione del Consiglio affari generali.

Per evitare i “rischi” di un processo deliberativo, Il Consiglio si oppone alla costituzione di gruppi di lavoro all’interno della Conferenza – pur previsti dalla Dichiarazione comune del 9 marzo – perché essi vedrebbero un ruolo preponderante dei parlamentari europei e nazionali.

La ragione dell’ostilità del Consiglio a voler chiudere la Conferenza con una fase deliberativa collettiva è chiara anche se i governi non hanno voluto esprimerla in modo trasparente: le deliberazioni finali affidate al dialogo e poi alle conclusioni fra 433 partecipanti non potrebbero essere fondate sul principio del consenso perché parlamentari, cittadini e società civile saranno chiamati inevitabilmente ad esprimersi secondo il principio della maggioranza su cui si fonda ogni democrazia.

Noi riteniamo che, andando al di là del compromesso faticosamente raggiunto con la Dichiarazione comune del 9 marzo, il Parlamento europeo debba esigere l’organizzazione di questa fase finale di dialogo fra la democrazia partecipativa (molto parzialmente identificata negli ottocento cittadini che avranno preso parte ai panel e nella ancora inadeguata attività di idee ed eventi sulla piattaforma digitale) e la democrazia rappresentativa e che il dialogo si concluda con l’identificazione delle tendenze maggioritarie che si saranno espresse sui temi prioritari della Conferenza.

Soltanto in questo modo, Parlamento europeo insieme alla Commissione potrà tradurre in proposte e decisioni concrete le conclusioni delle Conferenza come è stato indicato da Ursula von der Leyen nel suo discorso sullo stato dell’Unione.

Per raggiungere questo risultato sarà probabilmente necessario prevedere una seconda e ultima fase della Conferenza nell’autunno 2022 dopo un periodo elettorale che caratterizzerà in primavera alcuni paesi dell’Unione a cominciare dalla Francia.

Ciò non dovrà impedire al Parlamento europeo, alla Commissione e al Consiglio europeo di effettuare a marzo 2022 e sotto presidenza francese una valutazione provvisoria del metodo e degli orientamenti dei cittadini europei non solo a livello transnazionale ma anche a livello nazionale e locale.

Come ha detto il Presidente Mattarella, alla fine delle Conferenza dovrà aprirsi una fase che noi riteniamo debba essere di natura costituente per giungere a un nuovo trattato che sostituisca quello di Lisbona firmato nel 2007 dove il Parlamento europeo dovrà assumere un ruolo trainante.
Se non ci saranno le condizioni per un accordo unanime sul nuovo trattato, i paesi che avranno dato il loro consenso dovranno riflettere collettivamente sulle modalità di una sua entrata in vigore a maggioranza.

 

coccodrillo

 

 


IN EVIDENZA

VI SEGNALIAMO

  • 27 settembre 2021, Roma, ore 17:30-19:30, workshop “La Procura Europea (EPPO), la tutela degli interessi finanziari dell’Unione con particolare riguardo alla lotta contro le frodi a danno del PNRR”. L’incontro si svolgerà presso la sede di Grimaldi Studio Legale, che promuove l’evento. Sarà possibile seguire il workshop anche da remoto registrandosi al seguente link. PROGRAMMA.
  • 27-28 settembre 2021, Berlino. “Spinelli Forum 2021 - Our Future in a Sovereign Europe”, organizzato dall'Istituto Italiano per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI) insieme al Consiglio Tedesco per le Relazioni Estere (DGAP) su iniziativa del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e del Ministero degli Affari Esteri tedesco. Il Forum promuove il confronto e lo scambio di idee tra 60 giovani leader di entrambi i Paesi, conferendo nuovo impulso alla cooperazione italo-tedesca su temi prioritari per il futuro dell’Europa. Previsto inizialmente per lo scorso anno, il Forum Spinelli è stato rinviato a causa della pandemia e si svolgerà quest’anno per la prima volta a Berlino in modalità ibrida. Le sessioni pubbliche dell’evento saranno trasmesse in diretta streaming sul sito dell'ISPI. PROGRAMMA COMPLETO. Il Presidente del Movimento europeo Italia, Pier Virgilio Dastoli, è intervenuto nella giornata di apertura in qualità di guest speaker.
  • 28 settembre 2021, ore 10:00, evento di apertura della quinta edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile, promosso dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile. Con l’occasione, verrà presentato il Rapporto annuale dell’ASviS “L’Italia e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile”, un documento frutto del lavoro degli oltre 800 esperti degli Aderenti dell'Alleanza. Sarà possibile seguire la diretta streaming su festivalsvilupposostenibile.it, sulla pagina Facebook dell'ASviS e sul canale YouTube ASviS. Il Festival proseguirà fino al 14 ottobre con eventi in presenza e in rete. PROGRAMMA. Calendario completo degli oltre 600 eventi e maggiori informazioni sul sito dell’ASviS.
  • 28 settembre 2021, ore 11:00-12:00, quarta edizione di “Conference Conversations” un talk show interattivo e online che affronta questioni chiave e domande relative alla Conferenza sul futuro dell'Europa nell'ambito del nostro progetto Osservatorio delle conferenze, un'iniziativa congiunta di un consorzio internazionale che comprende la Bertelsmann Stiftung, l'European Policy Centre, la King Baudouin Foundation e la Stiftung Mercator. PROGRAMMA e LINK per la REGISTRAZIONE.
  • 28-29-30 settembre 2021, Roma, “Festival delle Città 2021 – L’Italia veloce”. Dal 28 al 30 settembre presso il complesso del Pio Sodalizio dei Piceni a Roma si svolgerà il Festival delle Città, organizzato da ALI Autonomie Locali Italiane, in cui i Sindaci si confrontano con le istituzioni e la politica sul futuro dell’Italia. Al Festival delle Città si discuterà di sviluppo, economia e riforme, mobilità sostenibile, infrastrutture e innovazione tecnologica, sicurezza e legalità, salute, vaccini e Green pass, Pubblica Amministrazione e lavoro. E ancora: cultura e sport, Mezzogiorno, riforme istituzionali, famiglia e pari opportunità. PROGRAMMA COMPLETO. Ulteriori informazioni sul sito di ALI.
  • 1-2 ottobre 2021, Reggio Calabria, Convegno “Un mare di vergogna” organizzato da Magistratura democratica in collaborazione con A.S.G.I. (Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione) dedicato alle violazioni dei diritti umani fondamentali dei migranti, persone vulnerabili in movimento: dai respingimenti informali alle omissioni di soccorso. Sarà possibile seguire il Convegno in diretta streaming su piattaforma Zoom (ID webinar: 931 1837 5869) e sul sito di Radio Radicale. PROGRAMMA.

 

ARTICOLI E TESTI DELLA SETTIMANA

 

 


  AGENDA EUROPEA

27 September - 3 October 2021

Monday 27 September

Tuesday 28 September

Wednesday 29 September

Thursday 30 September

Friday 1 October

 

 


LA CONFERENZA SUL FUTURO DELL'EUROPA

 

 


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  EUROPA DEI DIRITTI

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