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Roma, "Speed-Debate di Europa Porta Europa" (Rete di associazioni giovanili)
28 maggio
Roma, “Processo all’Europa” (Movimento europeo in collaborazione con il Liceo Classico Augusto di Roma)
Genova, incontro “L’Europa che vogliamo” e presentazione del volume di Emma Bonino e Pier Virgilio Dastoli "A che ci serve l'Europa" (+Europa Genova)
29 maggio
Roma, “Un confronto fra candidati alle elezioni europee a partire dalle proposte del Libro verde” (Movimento europeo in Italia, Istituto Luigi Sturzo e sezione "Altiero Spinelli" di Roma del Movimento Federalista Europeo)
Roma, presentazione del volume "Rigenerazione. Giustizia ambientale ed energia nell'Europa del futuro" Castelvecchi Editore
30 maggio
Milano, incontro “Europa in evoluzione. Il futuro delle elezioni europee, la prossimità amministrativa e il ruolo delle città” (ACLI Lombardia e Coordinamento Milanese pace in comune)
Milano, incontro "IN MEMORIA DI EUGENIO COLORNI. Federalismo, antifascismo e democrazia europea. Incontro di riflessione alla vigilia delle elezioni europee" (Casa della Cultura di Milano e Movimento europeo Italia)
31 maggio
Milano, incontro “Scriviamo insieme il futuro dell'Europa. Un progetto, un metodo, un'agenda costituente” (Movimento europeo Italia, in collaborazione con l'Università degli Studi Milano-Bicocca, le associazioni ESN Milano-Bicocca University Angels, l'Associazione Comunicatori italiani e lo Europe Direct Brescia)
Il Movimento europeo in Italia ha sottoposto alla firma delle candidate e dei candidate il testo di una dichiarazione relativa alle “Dieci priorità della decima legislatura europea” che derivano dal lavoro collettivo dei suoi membri contenuto nel Libro verde “Scriviamo insieme il futuro dell’Europa: un progetto, un metodo e un’agenda costituente per la decima legislatura europea 2024-2029” edito da Editoriale Scientifica in vista delle elezioni europee con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Il Libro verde sarà trasformato entro il prossimo autunno in un Libro Bianco con proposte precise da presentare al nuovo Parlamento europeo, alla nuova Commissione, al CESE e al CdR oltre che al MEI e alle reti europee della società civile.
Pubblichiamo la lista delle candidate e dei candidati che, ad oggi, hanno sottoscritto le nostre priorità come impegno per la prossima legislatura.
Il Movimento europeo Italia invita le elettrici e gli elettori a sostenerli nella campagna elettorale.
Un incontro con le elette e gli eletti che hanno condiviso le nostre priorità sarà organizzato il 9 luglio a Bruxelles nel giorno anniversario della costituzione del Club del Coccodrillo che avviò un processo costituente nel1980 al fine di rendere strutturata e permanente la nostra collaborazione con i parlamentari italiani nella futura Assemblea.
Un’Unione europea a geometria politica variabile fra innovatori e immobilisti?
Fra undici giorni i primi elettori europei saranno gli olandesi a cui seguiranno fino al 9 giugno gli altri ventisei paesi europei.
Nel 2019 quasi il 60% degli olandesi disertò le urne ma una maggioranza relativa della minoranza degli elettori premiò Frans Timmermans come candidato di punta (Spitzenkandidat) dei socialisti europei e annientò invece l’estremismo razzista di Geert Wilders che non ottenne neppure un seggio nel Parlamento europeo.
Dopo quattro anni quasi il doppio degli olandesi ha deciso invece di votare per la “seconda” Camera premiando la campagna razzista di Geert Wilders, fondata su un mix di paure (degli immigrati, del costo delle politiche ambientali, della distruzione della ricca agricoltura intensiva, dell’eliminazione dei paradisi fiscali, dello smantellamento delle multinazionali), che sarà così il maggiore azionista del nuovo governo relegando all’opposizione Frans Timmermans e la sua cosiddetta “ideologia ambientalista”.
Vedremo se la stessa maggioranza di olandesi si recherà alle urne il 6 giugno per rinnovare i parlamentari europei, se il voto europeo premierà la campagna razzista di Geert Wilders e quanti eletti del PVV entreranno nel gruppo ID accanto al Rassemblement national di Marine Le Pen e alla Lega di Matteo Salvini.
Il successo di Geert Wilders nelle elezioni legislative del 22 novembre 2023 ha rafforzato le speranze, o meglio le illusioni, di tutte le destre e le estreme destre europee – nonostante le sconfitte in patria di Vox in Spagna e del PiS in Polonia – di imporre nell’Unione europea un’alleanza che qualcuno chiama già “maggioranza Giorgia” sul modello dei governi in Italia, Svezia, Finlandia, Repubblica Ceca ed ora nei Paesi Bassi con uno sguardo benevolo all’Ungheria di Viktor Orban per sostituire la “maggioranza Ursula” del 2019 fra popolari, socialisti e liberali con il sostegno esterno dei Verdi.
La stessa Ursulavon der Leyen ha del resto manifestato la sua propensione a liberarsi dalla casacca europeista indossata nel 2019 a condizione che quella nuova sia tessuta con i colori giallo e blu della bandiera ucraina - insieme alla bandiera della rosa dei venti bianca su campo blu della NATO - considerata come l’unica, vera linea di discriminazione per future alleanze europee e accettando così il giudizio demolitorio di Giorgia Meloni secondo cui la nona legislatura europea “è stata contrassegnata da priorità e strategie sbagliate” e che “con le loro ricette folli, il loro centralismo ideologico, la loro assenza di visione le sinistre sono state i principali artefici dei fallimenti di questa Unione europea, un gigante burocratico che pretende di regolamentare ogni aspetto della nostra vita”.
Come avviene ora nei Paesi Bassi e come è avvenuto in Finlandia e in Svezia, una parte dei partiti liberali potrebbe decidere in Europa di abbandonare la linea di discriminazione europeista dividendone il destino politico da quello dei liberali francesi, belgi, tedeschi e lussemburghesi così come una parte dei popolari potrebbe decidere di allearsi non solo con i nazionalisti dell’ECR ma anche con i sovranisti “identitari” ora che il gruppo ID si è sdoganato dal peso ingombrante dell’AFD, che Giorgia Meloni e Marine Le Pen hanno scoperto di avere “valori comuni”, che Marine Le Pen ha offerto a Giorgia Meloni di “unirsi in un unico gruppo” e che primi segnali di apertura alla destra sono venuti dal leader conservatore spagnolo Alberto Feijòo.
Nel suo discorso del 23 maggio come candidata di punta (Spitzenkandidatin) del PPE - o meglio di una maggioranza del PPE - Ursula von der Leyen ha cercato di gettare sui tavoli dei gruppi politici europei l’idea di uno spacchettamento trasversale delle alleanze non “fra i gruppi” ma “all’interno dei gruppi”, confermando la sua simpatia politica per l’”europeista” Giorgia Meloni e sapendo che la composizione politica nel Consiglio europeo renderà inevitabile la scelta di un(a) Presidente della Commissione europea proveniente dal PPE e che la mancanza di coesione all’interno dei gruppi politici potrebbe condurre il Parlamento europeo a optare per una maggioranza assoluta a geometria variabile.
La scelta tattica di Ursula von der Leyen potrebbe tuttavia fallire prima nel Consiglio europeo dove i Capi di Stato e di governo non condividono il metodo dei candidati di punta (Spitzenkandidaten) e tre leader di peso come Emmanuel Macron, Olaf Scholz e Pedro Sanchez mal accetterebbero una Commissione europea condizionata dai voti della destra nazionalista se non sovranista e poi nel Parlamento europeo dove il consenso verso il suo rinnovo sta lentamente evaporando senza considerare che gli ancora ipotetici alleati di estrema destra della destra conservatrice, come Marine Le Pen in accordo con Matteo Salvini, considerano UvdL come un “prodotto tossico”.
Le incertezze sul destino europeo di Ursula von der Leyen hanno spinto del resto le “cancellerie” europee ad avviare una riflessione per ora sotto traccia su possibili alternative nella famiglia del PPE come il Taoiseach irlandese Leo Eric Varadkar fino al 9 aprile 2024 o il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis o sull’ipotesi di Mario Draghi considerata tuttavia meno improbabile per entrare nel Palazzo Europa del Consiglio europeo piuttosto che nel Palazzo Berlaymont della Commissione europea.
L’idea di uno spacchettamento trasversale dei gruppi politici con un’alleanza che passi all’interno dei gruppi – tutti divisi su temi essenziali come la conversione ecologica, le politiche migratorie, la pace o la guerra, le politiche fiscali e di bilancio, l’allargamento o l’approfondimento per non parlare della riforma dell’Unione europea in una prospettiva federale e costituente – e non fra i gruppi dovrebbe essere seriamente presa in considerazione dagli innovatori europeisti per contrastare gli immobilisti e nazionalisti fin dall’inizio della nuova legislatura europea a partire dalla procedura di nomina e di fiducia della Commissione europea e dell’Alto Rappresentante degli affari esteri, pretendendo dal Consiglio europeo l’avvio di una vera concertazione sulla Agenda Strategica 2024-2024, su un vero equilibrio fra le istituzioni, sul rispetto della Carta dei diritti, sulla trasparenza del sistema istituzionale e sulla successione delle presidenze del Consiglio che garantisca la cooperazione leale.
La nostra newsletter settimanale Noi e il futuro dell'Europa è stata concepita per contribuire ad una corretta informazione sull’Unione europea e partecipare al dibattito sulla riforma dell’Unione, così come abbiamo fatto durante la Conferenza sul futuro dell’Europa e come continueremo a fare in vista delle elezioni europee dal 6 al 9 giugno 2024.
Ecco l’indice della nostra newsletter di oggi:
- Editoriale, che esprime l’opinione del Movimento europeo su un tema di attualità
- Dieci priorità della decima legislatura europea
- La settimana del Movimento europeo
- Eventi principali, sull’Europa in Italia e Testi in evidenza
- Bando di concorso “IMMAGINI PER IL FUTURO DELL'EUROPA"
- Il Libro verde del Movimento europeo
- Attiriamo la vostra attenzione
Siamo come sempre a vostra disposizione per migliorare il nostro servizio di comunicazione e di informazione e per aggiungere vostri eventi di interesse europeo nella speranza di poter contare su un vostro volontario contributo finanziario.
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Ecco l’indice della nostra newsletter di oggi:
- Editoriale, che esprime l’opinione del Movimento europeo su un tema di attualità
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- La settimana del Movimento europeo
- Eventi principali, sull’Europa in Italia e Testi in evidenza
- Bando di concorso “IMMAGINI PER IL FUTURO DELL'EUROPA"
- Il Libro verde del Movimento europeo
- Attiriamo la vostra attenzione
Siamo come sempre a vostra disposizione per migliorare il nostro servizio di comunicazione e di informazione e per aggiungere vostri eventi di interesse europeo nella speranza di poter contare su un vostro volontario contributo finanziario.
L'EDITORIALE
Un’Unione europea a geometria politica variabile fra innovatori e immobilisti?
Fra undici giorni i primi elettori europei saranno gli olandesi a cui seguiranno fino al 9 giugno gli altri ventisei paesi europei.
Nel 2019 quasi il 60% degli olandesi disertò le urne ma una maggioranza relativa della minoranza degli elettori premiò Frans Timmermans come candidato di punta (Spitzenkandidat) dei socialisti europei e annientò invece l’estremismo razzista di Geert Wilders che non ottenne neppure un seggio nel Parlamento europeo.
Dopo quattro anni quasi il doppio degli olandesi ha deciso invece di votare per la “seconda” Camera premiando la campagna razzista di Geert Wilders, fondata su un mix di paure (degli immigrati, del costo delle politiche ambientali, della distruzione della ricca agricoltura intensiva, dell’eliminazione dei paradisi fiscali, dello smantellamento delle multinazionali), che sarà così il maggiore azionista del nuovo governo relegando all’opposizione Frans Timmermans e la sua cosiddetta “ideologia ambientalista”.
Vedremo se la stessa maggioranza di olandesi si recherà alle urne il 6 giugno per rinnovare i parlamentari europei, se il voto europeo premierà la campagna razzista di Geert Wilders e quanti eletti del PVV entreranno nel gruppo ID accanto al Rassemblement national di Marine Le Pen e alla Lega di Matteo Salvini.
Il successo di Geert Wilders nelle elezioni legislative del 22 novembre 2023 ha rafforzato le speranze, o meglio le illusioni, di tutte le destre e le estreme destre europee – nonostante le sconfitte in patria di Vox in Spagna e del PiS in Polonia – di imporre nell’Unione europea un’alleanza che qualcuno chiama già “maggioranza Giorgia” sul modello dei governi in Italia, Svezia, Finlandia, Repubblica Ceca ed ora nei Paesi Bassi con uno sguardo benevolo all’Ungheria di Viktor Orban per sostituire la “maggioranza Ursula” del 2019 fra popolari, socialisti e liberali con il sostegno esterno dei Verdi.
La stessa Ursulavon der Leyen ha del resto manifestato la sua propensione a liberarsi dalla casacca europeista indossata nel 2019 a condizione che quella nuova sia tessuta con i colori giallo e blu della bandiera ucraina - insieme alla bandiera della rosa dei venti bianca su campo blu della NATO - considerata come l’unica, vera linea di discriminazione per future alleanze europee e accettando così il giudizio demolitorio di Giorgia Meloni secondo cui la nona legislatura europea “è stata contrassegnata da priorità e strategie sbagliate” e che “con le loro ricette folli, il loro centralismo ideologico, la loro assenza di visione le sinistre sono state i principali artefici dei fallimenti di questa Unione europea, un gigante burocratico che pretende di regolamentare ogni aspetto della nostra vita”.
Come avviene ora nei Paesi Bassi e come è avvenuto in Finlandia e in Svezia, una parte dei partiti liberali potrebbe decidere in Europa di abbandonare la linea di discriminazione europeista dividendone il destino politico da quello dei liberali francesi, belgi, tedeschi e lussemburghesi così come una parte dei popolari potrebbe decidere di allearsi non solo con i nazionalisti dell’ECR ma anche con i sovranisti “identitari” ora che il gruppo ID si è sdoganato dal peso ingombrante dell’AFD, che Giorgia Meloni e Marine Le Pen hanno scoperto di avere “valori comuni”, che Marine Le Pen ha offerto a Giorgia Meloni di “unirsi in un unico gruppo” e che primi segnali di apertura alla destra sono venuti dal leader conservatore spagnolo Alberto Feijòo.
Nel suo discorso del 23 maggio come candidata di punta (Spitzenkandidatin) del PPE - o meglio di una maggioranza del PPE - Ursula von der Leyen ha cercato di gettare sui tavoli dei gruppi politici europei l’idea di uno spacchettamento trasversale delle alleanze non “fra i gruppi” ma “all’interno dei gruppi”, confermando la sua simpatia politica per l’”europeista” Giorgia Meloni e sapendo che la composizione politica nel Consiglio europeo renderà inevitabile la scelta di un(a) Presidente della Commissione europea proveniente dal PPE e che la mancanza di coesione all’interno dei gruppi politici potrebbe condurre il Parlamento europeo a optare per una maggioranza assoluta a geometria variabile.
La scelta tattica di Ursula von der Leyen potrebbe tuttavia fallire prima nel Consiglio europeo dove i Capi di Stato e di governo non condividono il metodo dei candidati di punta (Spitzenkandidaten) e tre leader di peso come Emmanuel Macron, Olaf Scholz e Pedro Sanchez mal accetterebbero una Commissione europea condizionata dai voti della destra nazionalista se non sovranista e poi nel Parlamento europeo dove il consenso verso il suo rinnovo sta lentamente evaporando senza considerare che gli ancora ipotetici alleati di estrema destra della destra conservatrice, come Marine Le Pen in accordo con Matteo Salvini, considerano UvdL come un “prodotto tossico”.
Le incertezze sul destino europeo di Ursula von der Leyen hanno spinto del resto le “cancellerie” europee ad avviare una riflessione per ora sotto traccia su possibili alternative nella famiglia del PPE come il Taoiseach irlandese Leo Eric Varadkar fino al 9 aprile 2024 o il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis o sull’ipotesi di Mario Draghi considerata tuttavia meno improbabile per entrare nel Palazzo Europa del Consiglio europeo piuttosto che nel Palazzo Berlaymont della Commissione europea.
L’idea di uno spacchettamento trasversale dei gruppi politici con un’alleanza che passi all’interno dei gruppi – tutti divisi su temi essenziali come la conversione ecologica, le politiche migratorie, la pace o la guerra, le politiche fiscali e di bilancio, l’allargamento o l’approfondimento per non parlare della riforma dell’Unione europea in una prospettiva federale e costituente – e non fra i gruppi dovrebbe essere seriamente presa in considerazione dagli innovatori europeisti per contrastare gli immobilisti e nazionalisti fin dall’inizio della nuova legislatura europea a partire dalla procedura di nomina e di fiducia della Commissione europea e dell’Alto Rappresentante degli affari esteri, pretendendo dal Consiglio europeo l’avvio di una vera concertazione sulla Agenda Strategica 2024-2024, su un vero equilibrio fra le istituzioni, sul rispetto della Carta dei diritti, sulla trasparenza del sistema istituzionale e sulla successione delle presidenze del Consiglio che garantisca la cooperazione leale.
Roma, 27 maggio 2024
DIECI PRIORITÀ DELLA DECIMA LEGISLATURA EUROPEA
Il Movimento europeo in Italia ha sottoposto alla firma delle candidate e dei candidate il testo di una dichiarazione relativa alle “Dieci priorità della decima legislatura europea” che derivano dal lavoro collettivo dei suoi membri contenuto nel Libro verde “Scriviamo insieme il futuro dell’Europa: un progetto, un metodo e un’agenda costituente per la decima legislatura europea 2024-2029” edito da Editoriale Scientifica in vista delle elezioni europee con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Il Libro verde sarà trasformato entro il prossimo autunno in un Libro Bianco con proposte precise da presentare al nuovo Parlamento europeo, alla nuova Commissione, al CESE e al CdR oltre che al MEI e alle reti europee della società civile.
Pubblichiamo la lista delle candidate e dei candidati che, ad oggi, hanno sottoscritto le nostre priorità come impegno per la prossima legislatura.
Il Movimento europeo Italia invita le elettrici e gli elettori a sostenerli nella campagna elettorale.
Un incontro con le elette e gli eletti che hanno condiviso le nostre priorità sarà organizzato il 9 luglio a Bruxelles nel giorno anniversario della costituzione del Club del Coccodrillo che avviò un processo costituente nel1980 al fine di rendere strutturata e permanente la nostra collaborazione con i parlamentari italiani nella futura Assemblea.
Roma, "Speed-Debate di Europa Porta Europa" (Rete di associazioni giovanili)
28 maggio
Roma, “Processo all’Europa” (Movimento europeo in collaborazione con il Liceo Classico Augusto di Roma)
Genova, incontro “L’Europa che vogliamo” e presentazione del volume di Emma Bonino e Pier Virgilio Dastoli "A che ci serve l'Europa" (+Europa Genova)
29 maggio
Roma, “Un confronto fra candidati alle elezioni europee a partire dalle proposte del Libro verde” (Movimento europeo in Italia, Istituto Luigi Sturzo e sezione "Altiero Spinelli" di Roma del Movimento Federalista Europeo)
Roma, presentazione del volume "Rigenerazione. Giustizia ambientale ed energia nell'Europa del futuro" Castelvecchi Editore
30 maggio
Milano, incontro “Europa in evoluzione. Il futuro delle elezioni europee, la prossimità amministrativa e il ruolo delle città” (ACLI Lombardia e Coordinamento Milanese pace in comune)
Milano, incontro "IN MEMORIA DI EUGENIO COLORNI. Federalismo, antifascismo e democrazia europea. Incontro di riflessione alla vigilia delle elezioni europee" (Casa della Cultura di Milano e Movimento europeo Italia)
31 maggio
Milano, incontro “Scriviamo insieme il futuro dell'Europa. Un progetto, un metodo, un'agenda costituente” (Movimento europeo Italia, in collaborazione con l'Università degli Studi Milano-Bicocca, le associazioni ESN Milano-Bicocca University Angels, l'Associazione Comunicatori italiani e lo Europe Direct Brescia)
1° giugno
Roma, “Le ACLI incontrano Papa Francesco”
IN EVIDENZA
VI SEGNALIAMO
27 maggio, ore 18:30, online. In vista delle elezioni europee dell'8/9 giugno come Movimento europeo, all'interno della rete "Europa Porta Europa", abbiamo costruito un percorso comune negli scorsi mesi, assieme a 15 altre organizzazioni giovanili, al fine di costruire consapevolezza verso l'importanza del voto europeo e le principali sfide che l'UE dovrà affrontare nel suo futuro. L'evento conclusivo di un percorso nato a Lampedusa, e che ha già toccato Roma, Torino, Bruxelles e Jesi, consisterà in uno speed-debate online in cui si avrà la possibilità di incontrare e confrontarsi con giovani esponenti delle principali liste candidate alle prossime elezioni europee dell'8/9 giugno per affrontare il voto in maniera più consapevole.
28 maggio, ore 10:00-13:00, Roma. Presso la sede dell’ANMIG si svolgerà il "Processo all'Europa", promosso dal Movimento europeo Italia in collaborazione con il Liceo Classico Augusto di Roma, nell'ambito del percorso per le competenze trasversali e l’orientamento (ex alternanza scuola lavoro). L’iniziativa utilizza un format di comunicazione sperimentale ed innovativo, ideato dal Movimento europeo Italia che è stato già sperimentato e portato avanti con molto successo in diverse città italiane a partire dal 2016. Il Processo ruoterà intorno al tema “PESC: L'UNIONE COME GARANTE DELLA PACE E DEL RISPETTO DEI DIRITTI FONDAMENTALI”. Gli studenti interverranno con funzione di pubblico ministero, collegio di difesa e giuria. Sono previste testimonianze di esperti e rappresentanti di istituzioni ed organizzazioni. L’iniziativa rientra nel quadro del progetto del Movimento europeo Internazionale “Togheter for Europe”. PROGRAMMA.
28 maggio, ore 17:30-19:00, Genova. Incontro “L’Europa che vogliamo” promosso da +Europa Genova presso il Librificio del Borgo. Nel corso dell’evento sarà presentato il volume "A che ci serve l'Europa" di Emma Bonino e Pier Virgilio Dastoli (edito da Marsilio NODI). LOCANDINA.
29 maggio, ore 10:30, Roma. Insieme all’Istituto Luigi Sturzo e alla sezione "Altiero Spinelli" di Roma del Movimento Federalista Europeo, il Movimento europeo Italia organizza un incontro con i candidati e le candidate nella Circoscrizione elettorale Centro Italia di diversi partiti, a partire dal Libro verde per raccogliere le loro reazioni ed aprire un dibattito con i rappresentanti delle organizzazioni sul futuro delle politiche europee, a partire dal Libro verde “Scriviamo insieme il futuro dell’Europa: un progetto, un metodo e un’agenda costituente per la decima legislatura europea 2024-2029” edito da Editoriale Scientifica. LOCANDINA.
29 maggio, ore 18:00, Roma. Presso lo Stadio di Domiziano la presentazione del libro "Rigenerazione. Giustizia ambientale ed energia nell'Europa del futuro" (Castelvecchi Editore) di Livio De Santoli, con Flavio Cattaneo (AD Enel), Pier Virgilio Dastoli (Presidente Movimento Europeo Italiano), Mariangela Zoli (Univ. Tor Vergata) e Giuseppe Conte (Presidente M5S). Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Per prenotare vedere LOCANDINA.
30 maggio, ore 17:00, Milano. Incontro “Europa in evoluzione. Il futuro delle elezioni europee, la prossimità amministrativa e il ruolo delle città” promosso da ACLI Lombardia e Coordinamento Milanese pace in comune. Intervengono: Martino Troncatti, Presidente ACLI Lombardia APS, Pier Virgilio Dastoli,Presidente del Movimento Europeo Italia, Matteo Scotto, Direttore del dipartimento ricerca e progetti di Villa Vigoni e Fellow Bocconi Lab for European Studies dell’Università Bocconi, Anita Pirovano, Psicologa - Docente a contratto - Università degli Studi di Milano – Bicocca e Presidente del Municipio 9 di Milano, Debora Comito, Assessore Città di Cernusco sul Naviglio e Coordinamento «PACE IN COMUNE». Coordina i lavori Simone Zambelli. PROGRAMMA.
30 maggio, ore 21:00, Milano. La Casa della Cultura di Milano e il Movimento europeo Italia promuovono l'incontro dal titolo "IN MEMORIA DI EUGENIO COLORNI. Federalismo, antifascismo e democrazia europea. Incontro di riflessione alla vigilia delle elezioni europee" nell'80esimo anniversario della sua uccisione a Roma. L'evento sarà ospitato presso la sede della Casa della Cultura. Discuteranno con Geri Cerchiai, dell'Istituto per la storia del pensiero filosofico e scientifico moderno: Antonella Braga, Fondazione Rossi Salvemini, Silvana Boccanfuso, biografa di Ursula Hirschmann, Ferruccio Capelli, Direttore Casa della Cultura, Pier Virgilio Dastoli, Presidente Movimento Europeo e già assistente di Altiero Spinelli, Piero Graglia, Università di Milano e biografo di Altiero Spinelli, Giorgio Grimaldi, Direttore Centro di studi storici e filosofici Università Link Campus University – Roma e Filippo Maria Giordano, Docente SUISS Università degli Studi di Torino. Sarà presente Renata Colorni. LOCANDINA con relativo LINK DI ISCRIZIONE all’interno.
31 maggio, ore 9:00, Milano. Il Movimento europeo in Italia, in collaborazione con l'Università degli Studi Milano-Bicocca, le associazioni ESN Milano-Bicocca University Angels, l’Associazione Comunicatori italiani e lo Europe Direct Brescia organizza l’evento “SCRIVIAMO INSIEME IL FUTURO DELL’EUROPA”. Un progetto, un metodo, un'agenda costituente” presso l’Aula U7.01 dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca. La giornata si configura come un'importante occasione di riflessione e dialogo in vista delle prossime elezioni europee. Quest’ultime rappresentano un momento cruciale in un contesto storico caratterizzato da sfide globali rilevanti, alle quali l'Unione europea è chiamata a rispondere con prontezza ed efficacia. Il prossimo Parlamento europeo si troverà ad affrontare questioni di primaria importanza che riguardano sia i singoli Stati membri sia ogni cittadino UE. Per questa ragione si sottolinea l'urgente necessità di un'attenzione diligente da parte di tutti i cittadini che possono contribuire attivamente ai prossimi passi dell’integrazione europea. L’evento intende fornire spunti di riflessione sull’importanza della partecipazione al voto quale pilastro della democrazia ed entrare nel merito delle tematiche, al di là dei diversi orientamenti, offrendo l’opportunità di un confronto qualificato sulle priorità al centro del dibattito europeo. PROGRAMMA con relativo LINK DI ISCRIZIONE all’interno.
1° giugno, Roma. Papa Francesco riceverà in udienza speciale il popolo delle Acli nell’Aula Paolo VI della Città del Vaticano. L’incontro segna l’inizio dei festeggiamenti per l’80° anniversario delle Acli, un traguardo significativo per l’Associazione che, dalla sua fondazione, si impegna per promuovere i valori del lavoro, della solidarietà e della giustizia sociale. PER MAGGIORI INFORMAZIONI.
Il Movimento Europeo in Italia, con il supporto del Movimento Europeo Internazionale e della Commissione europea, nell’ambito del progetto “Together for Europe (Insieme per l’Europa)”, indice il bando di concorso “Images for the Future of Europe (Immagini per il futuro dell’Europa)”.
Il concorso è rivolto alle studentesse ed agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado ed agli studenti universitari presenti sul territorio nazionale. Le candidature possono essere individuali o di gruppo. L’unico requisito di accesso è rappresentato dall’età che, al momento della scadenza del bando, non deve essere superiore ai 25 anni.
L’iniziativa si inserisce nel più ampio quadro di attività che il Movimento Europeo in Italia sta realizzando per sensibilizzare, in maniera apartitica e terza, i più giovani al tema della partecipazione democratica, in vista delle elezioni europee dell’8 e 9 giugno 2024.
Obiettivo principale del concorso, che mette in campo anche modalità legate all’utilizzo dell’intelligenza artificiale (AI), è quello di invitare le giovani studentesse ed i giovani studenti alla riflessione sulla loro personale visione dell’Europa del futuro, realizzando dei brevi elaborati accompagnati da PROMT per la generazione di immagini AI, che raccolgano una o più proposte che vorrebbero condividere con le istituzioni europee. Tali testi dovrebbero esprimere dei punti di vista sulle priorità dei giovani che vorrebbero venissero fatti propri dalla politica europea, nonché riflettere l’espressione dei bisogni delle nuove generazioni dinanzi ad un’Europa in continuo e rapido cambiamento.
Per accedere al bando di concorso ed alla guida sintetica collegata:
Il “LIBRO VERDE - Scriviamo insieme il futuro dell’Europa. Un progetto, un metodo e un’agenda costituente per la decima legislatura 2024-2029” è finalizzato ad aprire una discussione pubblica per tradursi poi in un “Libro bianco” con proposte ancora puntuali rivolte al nuovo Parlamento europeo ed iniziative di cittadine e di cittadini indirizzate alla nuova Commissione europea nel quadro delle azioni e delle priorità del Movimento Europeo Internazionale.
Esso si iscrive nel quadro del dibattito sul futuro dell’integrazione europea sottoposta alle drammatiche sfide che hanno sconvolto il Continente e i Paesi vicini nel secondo decennio del secolo prendendo come punto di partenza le raccomandazioni della Conferenza sul futuro dell’Europa e le reazioni dalle diverse istituzioni europee insieme alle indicazioni emerse dal dibattito italiano e dalle organizzazioni rappresentative della società civile dopo la fine della Conferenza.
Esso rientra, inoltre, nel quadro di attività di due progetti più ampi mirati a rafforzare il ruolo del Movimento Europeo come catalizzatore della società civile organizzata in Italia per quanto riguarda le loro aspettative rispetto all’UE.
Il primo di tali progetti “Beni pubblici europei per una prosperità condivisa: opportunità e sfide del sistema Italia nella decima legislatura europea” è realizzato con il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ai sensi dell’art. 23 bis del D.P.R. 18/1967.
La seconda iniziativa è la piattaforma di attività “Insieme per l’Europa” promosse dal Movimento Europeo Internazionale con il cofinanziamento dell’Unione europea.
Il Movimento Europeo intende condividere il Libro verde con altre reti della società civile, confrontarsi con ricerche e proposte come quelle del Forum Diseguaglianze Diversità (FDD) nel libro “Quale Europa: capire, discutere, scegliere” e diffonderlo attraverso i nostri centri di coordinamento territoriale e sottoporlo poi alle candidate e ai candidati alle elezioni europee.
Il Libro verde esiste in un formato pocket a stampa ed in un formato e-book e si conclude con una sintesi delle nostre priorità “per un’Europa unita e democratica in un mondo paralizzato da un disordine globale” e con il “Manifesto per le Elezioni Europee 2024 del Movimento Europeo Internazionale”. Un volume secondo (disponibile solo in forma elettronica) riporta diversi testi rilevanti per il dibattito sulle riforme europee tra cui, in particolare, i contributi pervenuti da parte delle organizzazioni facenti parte del Movimento Europeo – Italia
Ci serve davvero l’Europa? Non staremo perdendo tempo ed energie dietro a un’idea? Quella di oggi è la terra dei diritti immaginata a Ventotene? Mentre l’Unione è sotto attacco da più parti, accusata di essere una matrigna distante dai problemi reali dei cittadini, Emma Bonino e Pier Virgilio Dastoli, protagonisti indiscussi del progetto europeista, scelgono di intraprendere un viaggio nella memoria personale e collettiva che ci riguarda tutti da vicino. Ripercorrono lotte e progressi, sconfitte e conquiste, recuperano le tracce delle esistenze e delle aspirazioni di tante donne e tanti uomini che si sono battuti per costruire e difendere questo ideale, e invitano a prendere coscienza di quanto ancora resta da fare, senza però commettere l’errore di dimenticare, o peggio di gettare via, l’enorme lavoro svolto finora.
Il risultato è un dialogo serrato e coinvolgente, stimolato dalle ricostruzioni del documentarista Luca Cambi, in cui si dà conto delle innumerevoli tappe di questo processo, si ravviva il dibattito sulle nuove sfide che ci attendono, e si offre il ritratto appassionato e avvincente di Altiero Spinelli, vero padre fondatore capace di intuire e ispirare con lungimiranza, in un continente lacerato dalla guerra, quei principi di fratellanza, pace e libertà a cui ancora oggi dobbiamo tendere.