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26 aprile

  • Roma, incontro online presentazione Avviso per l’erogazione dei contributi di ricerca e analisi nel campo della politica estera, anno 2023 (MAECI).
  • Roma, Assemblea del Movimento europeo Italia

 

28 aprile

  •  Meeting online Club of Venice

 

 

 

 

 

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Il Forum civico europeo (European Civic Forum) organizza e ospita l'Accademia civica europea 2023 dal 19 al 20 settembre. Candidati per partecipare alla European Civic Academy entro il 30 aprile!

EUROPEAN CIVIC ACADEMY 2023 - Call for applications

→ Are you an activist in associations, movements or grassroots groups whose daily actions positively impact the political and public life and/or bring transformative change in your community? 

→ Are you invested in the question of how to ensure civic empowerment leads to real change in the political arena?  

→ Are you interested in gaining a European perspective ahead of the European elections next year? 

Apply to take part in the European Civic Academy 2023 by 30 April! 

The upcoming European elections are taking place in 2024 and can provide a crucial moment for Europe’s political life to collectively decide what shared European future we want. As the social, political and environmental challenges of our times require a global and European approach to local and national actions, this question is relevant for all those activists invested in making possible effective access to rights, social, racial and environmental justice. 

On 19-20 September, ECA 2023 will take place in Brussels, bringing together practitioners and activists from very diverse organisations and movements with academics to deepen their understanding on the challenges and opportunities ahead of the elections. They will have the opportunity to learn from each other’s experiences and gain a holistic understanding of the topic to inspire a renewal of our collective social and political action. 30 activists residents in the European Union will be selected to receive full coverage of the costs to participate.

If you have questions, do not hesitate to write to Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

FURTHER INFORMATION

 

 

 

 

 

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INFOSFERA E AUTONOMIA STRATEGICA DELL’UNIONE EUROPEA

UNA INIZIATIVA DEL MOVIMENTO EUROPEO SULLA BLOCKCHAIN

Con una accelerazione che conferma la capacità dell’Unione europea di reagire alle emergenze, il Consiglio ed il Parlamento europeo hanno raggiunto il 20 aprile un accordo sulla proposta della Commissione europea di uno European Microchips Act che entrerà in vigore nel 2024 e cioè di un piano europeo per rispondere alla dipendenza dell’industria europea nella produzione di componenti elettronici sui cui si impone attualmente l’egemonia della Cina e di Taiwan in un mercato mondiale che vale 450 miliardi di euro.

Lo stato di crisi nell’approvvigionamento dei microchip è apparso in tutta la sua evidenza durate la pandemia che ha colpito la produzione cinese e taiwanese anche a causa delle tensioni fra Pechino e Taipei senza contare gli effetti della guerra in Ucraina mettendo in gravi e crescenti difficoltà il settore manifatturiero nell’Unione europea che è la parte industriale più importante della nostra economia sapendo che la cosiddetta infosfera e cioè l’intelligenza artificiale permea tutta la nostra società dagli usi casalinghi, alla produzione industriale, dalla logistica alla difesa, dal marketing ai supercomputer per finire – last but not least - con la ricerca e con la salute.

In questo quadro si colloca il rapporto fra l’intelligenza artificiale e la tutela dei diritti per garantire la qualità, la trasparenza e la interoperabilità dei dati di cui la tecnologia della blockchain appare essenziale per favorire maggiore certezza nella raccolta dei dati rielaborati dai sistemi di intelligenza artificiale implementando la fiducia nei risultati prodotti dagli algoritmi.

È questo l’obiettivo della iniziativa avviata dal Movimento europeo insieme allo European Partners for Environment e allo EU Blockchain Observatory and Forum, il contributo del Centro Studi sul Federalismo e il patrocinio della Facoltà di Ingegneria della Sapienza Università di Roma e di Compubblica con una prima tappa il prossimo 17 maggio al Campus Einaudi dell’Università degli Studi di Torino che è partner del progetto, una tappa nell’ambito del quinto Festival sullo sviluppo sostenibile organizzato da ASviS dall’8 al 24 maggio in tutta Italia (LINK A DOCUMENTO, AGENDA E LINK PER ISCIVERSI).

Per reagire all’emergenza la Commissione europea ha proposto un anno fa ed il Consiglio insieme al Parlamento europeo al termine del tradizionale tri-dialogo hanno accettato di investire con lo European Microchips Act 49 miliardi di euro di cui 3.3 miliardi di euro dal bilancio europeo e 6.2 miliardi di fondi pubblici con l’obiettivo di passare dal 9% della quota europea nel mercato mondiale al 20% entro il 2030 e sapendo che gli Stati Uniti hanno deciso di investire 52,7 miliardi di dollari con il loro Chips and Science Act che comprende una parte sostanziosa di sgravi fiscali per la ricerca.

I tre pilastri dello European Microchips Act sono il Chips for Europe initiative che prevede la costruzione di laboratori e fabbriche per incrementare la produzione di microchips, la garanzia di forniture necessarie usando investimenti pubblici e privati e la collaborazione fra Stati membri.

All’investimento nella produzione di microchips si aggiunge la dimensione della ricerca avanzata per accelerare il livello delle conoscenze europee bloccate al livello della sperimentazione al fine di dare la priorità alla industrializzazione delle tecnologie europee.

Beneficeranno delle risorse europee gli impianti europei per la produzione di microchips ma anche i loro fornitori nel quadro dello sviluppo della cooperazione fra l’Unione europea e gli Stati membri che comprenderà la costante verifica dello stato di approvvigionamento dei semiconduttori, del livello della domanda e dell’offerta anche per pianificare eventuali e nuove crisi.

Questa iniziativa della Commissione europea si accompagna alla maggiore flessibilità nell’applicazione delle norme relative agli aiuti di Stato che interessa non solo la Francia e la Germania ma anche l’Italia che è partner della Francia nella StMicroelectronics all’avanguardia nella costruzione di nuovi impianti di microchips.

Vale la pena di sottolineare tre aspetti nell’accordo raggiunto a Strasburgo dopo il tri-dialogo fra il Consiglio e il Parlamento europeo con il ruolo attivo della Commissione europea e del commissario Thierry Breton: a. l’atto europeo si fonda sul partenariato pubblico/privato che è un metodo essenziale per garantire la competitività dell’infosfera europea; b. viene avviata una parte della politica industriale europea in un settore sensibile della nostra autonomia strategica; c. in una situazione di crisi si rafforza la “dimensione europea” delle nostre relazioni con Taiwan come è stato sottolineato da Le Monde dopo le improvvide dichiarazioni di Emmanuel Macron secondo cui “l’Unione europea dovrebbe evitare di farsi trascinare nelle controversie fra Pechino e Taipei”.

Al di là dello European Microchips Act, tutto quello che ruota intorno al mondo che si adatta all’intelligenza artificiale, che ci conduce dall’internet delle cose (Internet of things o IOT) all’internet della interconnessione (Internet of everything) e che supera la dimensione territoriale, solleva la questione costituzionale dell’etica e del diritto in cui l’Unione europea è oggi all’avanguardia.

Essa lo è fin dalla Risoluzione del Parlamento europeo del 16 febbraio 2017 con delle raccomandazioni alla Commissione europea concernenti norme di diritto civile nella robotica e le comunicazioni della Commissione europea nell’aprile e nel dicembre 2018 alle quali ha fatto seguito il rapporto del gruppo di esperti ad alto livello nell’aprile 2019 sugli “Orientamenti etici per una intelligenza artificiale affidabile” che individuano sette requisiti: intervento e sorveglianza umani, robustezza tecnica e sicurezza, riservatezza e governance dei dati, trasparenza, diversità, non discriminazione ed equità, benessere sociale e ambientale, accountability.

Come è stato scritto da Alessandro Paino nell’introduzione al rapporto pubblicato da ASTRID su “Intelligenza artificiale e diritto: una rivoluzione?”:

L’approccio dell’Unione europea “tende a distinguersi da quello americano caratterizzato dal ruolo determinante dei grandi players del mercato digitale (BIG TECH) e da quello cinese, caratterizzato dalla straordinaria capacità di profilazione di un sistema autocratico (BIG STATE), contrapponendo ad essi una cultura da BIG DEMOCRACY, fondata sulla capacità regolatoria propria dell’Unione europea, caratterizzata dalla progressiva trasformazione dei principi etici condivisi in strumenti normativi, idonei a garantire un livello significativo di equilibrio tra il rispetto dei diritti fondamentali e le esigenze della ricerca scientifica e tecnologica”.

Roma, 23 aprile 2023

coccodrillo

 

 

 

 
 
 

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La nostra newsletter settimanale Noi e il futuro dell'Europa è stata concepita per contribuire ad una corretta informazione sull’Unione europea e partecipare al dibattito sulla riforma dell’Unione, così come abbiamo fatto durante la Conferenza sul futuro dell’Europa e come continueremo a fare in vista delle elezioni europee del maggio 2024.

Il Movimento europeo Italia seguirà con particolare attenzione la politica europea dell'Italia dopo le elezioni del 25 settembre 2022 anche attraverso i suoi social Facebook, Instagram, Twitter e infografiche oltre che sulla newsletter.

Ecco l’indice della nostra newsletter di oggi:

Editoriale, che esprime l’opinione del Movimento europeo su un tema di attualità

- Attiriamo la vostra attenzione

- La settimana del Movimento europeo

- Eventi principali, sull’Europa in Italia e Testi in evidenza

Siamo come sempre a vostra disposizione per migliorare il nostro servizio di comunicazione e di informazione e per aggiungere vostri eventi di interesse europeo nella speranza di poter contare su un vostro volontario contributo finanziario.

 

 

 

 

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CARE LETTRICI E CARI LETTORI

La nostra newsletter settimanale Noi e il futuro dell'Europa è stata concepita per contribuire ad una corretta informazione sull’Unione europea e partecipare al dibattito sulla riforma dell’Unione, così come abbiamo fatto durante la Conferenza sul futuro dell’Europa e come continueremo a fare in vista delle elezioni europee del maggio 2024.

Il Movimento europeo Italia seguirà con particolare attenzione la politica europea dell'Italia dopo le elezioni del 25 settembre 2022 anche attraverso i suoi social Facebook, Instagram, Twitter e infografiche oltre che sulla newsletter.

Ecco l’indice della nostra newsletter di oggi:

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Siamo come sempre a vostra disposizione per migliorare il nostro servizio di comunicazione e di informazione e per aggiungere vostri eventi di interesse europeo nella speranza di poter contare su un vostro volontario contributo finanziario.

 

 


 L'EDITORIALE

INFOSFERA E AUTONOMIA STRATEGICA DELL’UNIONE EUROPEA

UNA INIZIATIVA DEL MOVIMENTO EUROPEO SULLA BLOCKCHAIN

Con una accelerazione che conferma la capacità dell’Unione europea di reagire alle emergenze, il Consiglio ed il Parlamento europeo hanno raggiunto il 20 aprile un accordo sulla proposta della Commissione europea di uno European Microchips Act che entrerà in vigore nel 2024 e cioè di un piano europeo per rispondere alla dipendenza dell’industria europea nella produzione di componenti elettronici sui cui si impone attualmente l’egemonia della Cina e di Taiwan in un mercato mondiale che vale 450 miliardi di euro.

Lo stato di crisi nell’approvvigionamento dei microchip è apparso in tutta la sua evidenza durate la pandemia che ha colpito la produzione cinese e taiwanese anche a causa delle tensioni fra Pechino e Taipei senza contare gli effetti della guerra in Ucraina mettendo in gravi e crescenti difficoltà il settore manifatturiero nell’Unione europea che è la parte industriale più importante della nostra economia sapendo che la cosiddetta infosfera e cioè l’intelligenza artificiale permea tutta la nostra società dagli usi casalinghi, alla produzione industriale, dalla logistica alla difesa, dal marketing ai supercomputer per finire – last but not least - con la ricerca e con la salute.

In questo quadro si colloca il rapporto fra l’intelligenza artificiale e la tutela dei diritti per garantire la qualità, la trasparenza e la interoperabilità dei dati di cui la tecnologia della blockchain appare essenziale per favorire maggiore certezza nella raccolta dei dati rielaborati dai sistemi di intelligenza artificiale implementando la fiducia nei risultati prodotti dagli algoritmi.

È questo l’obiettivo della iniziativa avviata dal Movimento europeo insieme allo European Partners for Environment e allo EU Blockchain Observatory and Forum, il contributo del Centro Studi sul Federalismo e il patrocinio della Facoltà di Ingegneria della Sapienza Università di Roma e di Compubblica con una prima tappa il prossimo 17 maggio al Campus Einaudi dell’Università degli Studi di Torino che è partner del progetto, una tappa nell’ambito del quinto Festival sullo sviluppo sostenibile organizzato da ASviS dall’8 al 24 maggio in tutta Italia (LINK A DOCUMENTO, AGENDA E LINK PER ISCIVERSI).

Per reagire all’emergenza la Commissione europea ha proposto un anno fa ed il Consiglio insieme al Parlamento europeo al termine del tradizionale tri-dialogo hanno accettato di investire con lo European Microchips Act 49 miliardi di euro di cui 3.3 miliardi di euro dal bilancio europeo e 6.2 miliardi di fondi pubblici con l’obiettivo di passare dal 9% della quota europea nel mercato mondiale al 20% entro il 2030 e sapendo che gli Stati Uniti hanno deciso di investire 52,7 miliardi di dollari con il loro Chips and Science Act che comprende una parte sostanziosa di sgravi fiscali per la ricerca.

I tre pilastri dello European Microchips Act sono il Chips for Europe initiative che prevede la costruzione di laboratori e fabbriche per incrementare la produzione di microchips, la garanzia di forniture necessarie usando investimenti pubblici e privati e la collaborazione fra Stati membri.

All’investimento nella produzione di microchips si aggiunge la dimensione della ricerca avanzata per accelerare il livello delle conoscenze europee bloccate al livello della sperimentazione al fine di dare la priorità alla industrializzazione delle tecnologie europee.

Beneficeranno delle risorse europee gli impianti europei per la produzione di microchips ma anche i loro fornitori nel quadro dello sviluppo della cooperazione fra l’Unione europea e gli Stati membri che comprenderà la costante verifica dello stato di approvvigionamento dei semiconduttori, del livello della domanda e dell’offerta anche per pianificare eventuali e nuove crisi.

Questa iniziativa della Commissione europea si accompagna alla maggiore flessibilità nell’applicazione delle norme relative agli aiuti di Stato che interessa non solo la Francia e la Germania ma anche l’Italia che è partner della Francia nella StMicroelectronics all’avanguardia nella costruzione di nuovi impianti di microchips.

Vale la pena di sottolineare tre aspetti nell’accordo raggiunto a Strasburgo dopo il tri-dialogo fra il Consiglio e il Parlamento europeo con il ruolo attivo della Commissione europea e del commissario Thierry Breton: a. l’atto europeo si fonda sul partenariato pubblico/privato che è un metodo essenziale per garantire la competitività dell’infosfera europea; b. viene avviata una parte della politica industriale europea in un settore sensibile della nostra autonomia strategica; c. in una situazione di crisi si rafforza la “dimensione europea” delle nostre relazioni con Taiwan come è stato sottolineato da Le Monde dopo le improvvide dichiarazioni di Emmanuel Macron secondo cui “l’Unione europea dovrebbe evitare di farsi trascinare nelle controversie fra Pechino e Taipei”.

Al di là dello European Microchips Act, tutto quello che ruota intorno al mondo che si adatta all’intelligenza artificiale, che ci conduce dall’internet delle cose (Internet of things o IOT) all’internet della interconnessione (Internet of everything) e che supera la dimensione territoriale, solleva la questione costituzionale dell’etica e del diritto in cui l’Unione europea è oggi all’avanguardia.

Essa lo è fin dalla Risoluzione del Parlamento europeo del 16 febbraio 2017 con delle raccomandazioni alla Commissione europea concernenti norme di diritto civile nella robotica e le comunicazioni della Commissione europea nell’aprile e nel dicembre 2018 alle quali ha fatto seguito il rapporto del gruppo di esperti ad alto livello nell’aprile 2019 sugli “Orientamenti etici per una intelligenza artificiale affidabile” che individuano sette requisiti: intervento e sorveglianza umani, robustezza tecnica e sicurezza, riservatezza e governance dei dati, trasparenza, diversità, non discriminazione ed equità, benessere sociale e ambientale, accountability.

Come è stato scritto da Alessandro Paino nell’introduzione al rapporto pubblicato da ASTRID su “Intelligenza artificiale e diritto: una rivoluzione?”:

L’approccio dell’Unione europea “tende a distinguersi da quello americano caratterizzato dal ruolo determinante dei grandi players del mercato digitale (BIG TECH) e da quello cinese, caratterizzato dalla straordinaria capacità di profilazione di un sistema autocratico (BIG STATE), contrapponendo ad essi una cultura da BIG DEMOCRACY, fondata sulla capacità regolatoria propria dell’Unione europea, caratterizzata dalla progressiva trasformazione dei principi etici condivisi in strumenti normativi, idonei a garantire un livello significativo di equilibrio tra il rispetto dei diritti fondamentali e le esigenze della ricerca scientifica e tecnologica”.

Roma, 23 aprile 2023

coccodrillo

 

 

 

 

 ATTIRIAMO LA VOSTRA ATTENZIONE

Il Forum civico europeo (European Civic Forum) organizza e ospita l'Accademia civica europea 2023 dal 19 al 20 settembre. Candidati per partecipare alla European Civic Academy entro il 30 aprile!

EUROPEAN CIVIC ACADEMY 2023 - Call for applications

→ Are you an activist in associations, movements or grassroots groups whose daily actions positively impact the political and public life and/or bring transformative change in your community? 

→ Are you invested in the question of how to ensure civic empowerment leads to real change in the political arena?  

→ Are you interested in gaining a European perspective ahead of the European elections next year? 

Apply to take part in the European Civic Academy 2023 by 30 April! 

The upcoming European elections are taking place in 2024 and can provide a crucial moment for Europe’s political life to collectively decide what shared European future we want. As the social, political and environmental challenges of our times require a global and European approach to local and national actions, this question is relevant for all those activists invested in making possible effective access to rights, social, racial and environmental justice. 

On 19-20 September, ECA 2023 will take place in Brussels, bringing together practitioners and activists from very diverse organisations and movements with academics to deepen their understanding on the challenges and opportunities ahead of the elections. They will have the opportunity to learn from each other’s experiences and gain a holistic understanding of the topic to inspire a renewal of our collective social and political action. 30 activists residents in the European Union will be selected to receive full coverage of the costs to participate.

If you have questions, do not hesitate to write to Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

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LA SETTIMANA DEL MOVIMENTO EUROPEO

26 aprile

  • Roma, incontro online presentazione Avviso per l’erogazione dei contributi di ricerca e analisi nel campo della politica estera, anno 2023 (MAECI).
  • Roma, Assemblea del Movimento europeo Italia

 

28 aprile

  •  Meeting online Club of Venice

 

 


IN EVIDENZA

VI SEGNALIAMO

  • 4-6 maggio, Firenze. 13ma edizione della Conferenza THE STATE OF THE UNION 2023 dal titolo "Building Europe in times of uncertainty". The State of the Union è il rinomato vertice annuale per la riflessione ad alto livello sull'agenda europea che riunisce importanti pensatori scientifici, accademici, responsabili politici e giornalisti di varie discipline per un'analisi approfondita e una discussione sulle sfide e le opportunità che l'Europa si trova ad affrontare in tempi incerti. MAGGIORI INFORMAZIONI E PROGRAMMA.
  • 17 maggio, ore 14:00-18:45, Torino. Il Movimento europeo in Italia e la rete europea dello European Partners for Environment (The EPE), promuove la ConferenzaBLOCKCHAIN & EUROPE’s GOVERNANCE TRANSFORMATION FROM GLOBAL TO LOCAL” sul tema dello Sviluppo sostenibile con particolare riferimento alla Blockchain come strumento di democrazia partecipativa, sotto l'alto patrocinio del Presidente dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. L’evento, che è realizzato anche con la collaborazione dello European Blockchain Observatory and Forum e con il sostegno dell’Università di Torino e del Centro Studi sul Federalismo, si svolgerà presso il Campus Einaudi dell’Università di Torino, nell’ambito del Festival dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, in formato ibrido. L’incontro fa parte di un progetto che si svilupperà nei prossimi mesi con iniziative presso le Nazioni Unite a New York, a Dubai in vista della COP 28 e nel 2024 in vista del Vertice sul futuro pianeta promosso dal Segretario generale delle Nazioni Unite. L’evento di Torino, inoltre, si svolgerà in preparazione di una iniziativa italiana che avrà luogo a Roma nell’autunno 2023. Attraverso il seguente form online, sarà possibile effettuare l’iscrizione in presenza - i posti in presenza presso il Campus Einaudi sono limitati – oppure a distanza. L’incontro si svolgerà in lingua inglese, ma sarà garantita la traduzione simultanea in italiano. PROGRAMMA e CONSULTATION PAPER.  

 

ARTICOLI E TESTI DELLA SETTIMANA

 

 

 

 

 

 

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