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Si è svolta il 31 agosto a Torre Pellice (Torino) una giornata dedicata al futuro dell’Europa e ad Altiero Spinelli che pronunziò qui il 4 settembre 1943 - ospite della Tavola Valdese e di Mario Alberto Rollier - il suo primo discorso federalista da uomo libero.
All’iniziativa ha partecipato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Grazie alla Tavola Valdese, alla città di Torre Pellice e a Valdo Spini per aver promosso e organizzato questo evento il giorno del compleanno dì Altiero Spinelli (31 agosto 1907).
Il Movimento Europeo – Italia era presente, con il Presidente Pier Virgilio Dastoli ed, insieme al Movimento Federalista Europeo, l’iniziativa ha anche rappresentato l’occasione per ricordare gli 80 anni dalla nascita del MFE (agosto 1943) e i 75 anni del Movimento Europeo Internazionale al Congresso dell’Aja (maggio 1948).
Particolarmente significativo nel pomeriggio, il Convegno “Il sogno europeista è nato qui. Una sfida da completare” presso il Teatro del Forte, promosso dalla Fondazione Centro Culturale Valdese ed il Comune di Torre Pellice insieme al Movimento Europeo ed al Movimento Federalista europeo, dove l’intervento di chiusura è stato affidato al Presidente Dastoli.
Grazie al Presidente Mattarella che ha unito idealmente l’evento di Torre Pellice alla celebrazione del 25 aprile 1945 a Cuneo per la liberazione dal nazifascismo.
Ventotene (LT), quarantaduesima edizione del Seminario nazionale di formazione federalista (Istituto di Studi Federalisti Altiero Spinelli)
4 settembre
Skopje (Macedonia del Nord), NATIONAL CONVENTION ON THE EUROPEAN UNION IN NORTH MACEDONIA (NCEU-MK)
Ventotene (LT), evento Dieci elezioni / Ten Elections” (Osservatorio Europeo sulle Memorie (EUROM-European Observatory on Memories) e Fundació Solidaritat UB)
Ventotene (LT), presentazione del Network delle Associazioni dei Padri fondatori dell’Europa (Network of European Political Houses and Foundations). Organizzato da Istituto Altiero Spinelli, Jean Monnet house, Fondazione trentina Alcide De Gasperi e Robert Schuman house e Comune di Ventotene
5 settembre
Ventotene (LT), dibattito “COSTITUENTE EUROPEA/ COSTITUZIONE DELLA TERRA Tra crisi climatica, sfide globali e nuova democrazia transnazionale” (Coalizione Citizens Take Over Europe in collaborazione con Natura Comune, Movimento Europeo, MFE, GFE, JEF Europe, World Federalist Movement e Constitutional Circus)
6 settembre
Bruxelles, Civil Society State of the Union 2023 launch (Civil Society Europe)
6-7 settembre
Ventotene (LT), “Cerimonia di deposito” della Carta di Urbino (Fondazione Rubes Triva, in collaborazione con l'Osservatorio Olympus dell'Università degli Studi di Urbino Carlo Bo)
7 settembre
Bruxelles, European Civic Academy 2023 - online introduction session (European Civic Forum)
8-10 settembre
Milano, XXIX Congresso Ordinario Associazione Mazziniana Italiana
Ricordiamo la situazione della politica di allargamento che è parte integrante della politica di vicinato tenendo conto che la Federazione Jugoslava, nata nel 1945, si è dissolta nel 1992 con il seguito sanguinoso di due guerre civili in Bosnia e in Croazia e la contestata dichiarazione di indipendenza del Kosovo nel 2008 e che il Consiglio europeo ha deciso nel 2003 che il futuro dei Balcani detti occidentali è nell’UE e ha chiesto una accelerazione delle procedure di adesione nel 2022.
L’Albania ha chiesto di aderire nel 2009 e le è stato concesso lo status di candidato nel 2014. Non sono ancora iniziati i negoziati di adesione
La Bosnia Erzegovina ha chiesto di aderire nel 2016 e le è stato concesso lo status di candidato nel 2022
Il Montenegro, che ha dichiarato la sua indipendenza dalla Serbia nel 2006, ha presentato domanda di adesione nel 2008, ha ottenuto lo status di candidato nel 2010 ed ha iniziato i negoziati di adesione nel 2022. Il Montenegro ha rinunciato unilateralmente alla moneta nazionale e ha adottato l’euro
La Macedonia che si chiama ora del Nord ha presentato domanda di adesione nel 2004, ha ottenuto lo status di candidato nel 2015 ed ha avviato i negoziati di adesione nel 2022
La Serbia ha presentato domanda di adesione nel 2009, ha ottenuto lo status di candidato nel 2012 ed ha avviato i negoziati di adesione nel 2014
Il Kosovo non ha ancora presentato domanda di adesione ma ha introdotto unilateralmente l’euro come moneta nazionale
L’Ucraina e la Moldova hanno presentato domanda di adesione nel 2022, hanno ottenuto rapidamente lo status di candidati ma non hanno iniziato i negoziati di adesione che potrebbero essere avviati nel 2024
La Georgia ha presentato domanda di adesione nel 2022 ma non le è stato ancora riconosciuto lo status di candidato
La Turchia ha presentato domanda di adesione nel 1987, le è stato riconosciuto lo status di candidato nel 1999 ma i negoziati di adesione sono stati congelati nel 2018
L’Islanda ha presentato domanda di adesione nel 2009, le è stato concesso lo status di candidato nel 2010 ma nel 2013 ha ritirato la domanda di adesione ma fa parte dell’area Schengen
La Svizzera ha presentato domanda di adesione nel 1992 ma l’ha ritirata lo stesso anno dopo il risultato negativo del referendum sullo Spazio economico europeo ma fa parte dell’area Schengen
La Norvegia è stata due volte nel 1972 e nel 1995 a un passo dalla adesione prima nella fase di allargamento con Regno Unito, Irlanda e Danimarca e poi nella fase di allargamento con la Finlandia, l’Austria e la Svezia ma per due volte i cittadini hanno respinto l’adesione per referendum ma fa parte dell’area Schengen
Nel 1987 il Marocco ha presentato domanda di adesione ma la domanda è stata respinta dal Consiglio su proposta della Commissione perché è stato considerato uno stato non europeo
Quarantasette capi di Stato e di governo partecipano ai Vertici della Comunità Politica europea che si riunirà di nuovo a Granada il 5 ottobre e quarantasei paesi fanno parte del Consiglio d’Europa.
Durante una stessa giornata di ordinaria cacofonia europea chi segue le tortuose vicende europee ha letto quattro diverse e opposte interpretazioni dello stato dei rapporti fra l’Unione europea e i nove paesi candidati all’adesione.
Charles Michel ha annunciato a se stesso, all’Unione europea e ai “futuri membri” che dobbiamo essere pronti ad una comunità di 36 Stati e oltre cinquecento milioni di abitanti per il 2030, l’anno in cui dovranno essere realizzati i diciassette obiettivi per uno sviluppo sostenibile (DISCORSO).
Come sanno tutti a Bruxelles, fra i paesi membri e nei paesi candidati non spetta al Presidente (uscente) del Consiglio europeo fissare una data per il grande allargamento ai Balcani e all’Europa orientale.
La prima ministra serba Ana Brnabic, che governa un paese con forti simpatie russe, gli ha risposto che i criteri fissati dall’Unione europea per aderire rendono l’allargamento “irrealistico”.
La portavoce della Commissione europea ha ricordato à Charles Michel, alle istituzioni europee e ai paesi candidati che si entra nell’Unione europea « per merito », quando si è pronti con le riforme interne e che c’è una data « a quo » ma che non c’è una data « ad quem” e che il processo di adesione può essere open ended.
Emmanuel Macron, che aveva lanciato l’idea di una molto larga Comunità Politica Europea ambiguamente considerata come un succedaneo delle adesioni, ha riaperto il dibattito che era in sonno l’Europa a due o più velocità ricordando che prima di allargare (enlarging) bisogna approfondire (deepening) ma che l’approfondimento non è per ora e almeno fino al 2025 all’ordine del giorno del Consiglio e del Consiglio europeo (DISCORSO).
Quale è l’orientamento italiano (governo e Parlamento) di fronte a questa evidente cacofonia europea?
La nostra newsletter settimanale Noi e il futuro dell'Europa è stata concepita per contribuire ad una corretta informazione sull’Unione europea e partecipare al dibattito sulla riforma dell’Unione, così come abbiamo fatto durante la Conferenza sul futuro dell’Europa e come continueremo a fare in vista delle elezioni europee dal 6 al 9 giugno 2024.
Il Movimento europeo Italia seguirà con particolare attenzione la politica europea dell'Italia dopo le elezioni del 25 settembre 2022 anche attraverso i suoi social Facebook, Instagram, Twitter e infografiche oltre che sulla newsletter.
Ecco l’indice della nostra newsletter di oggi:
- Editoriale, che esprime l’opinione del Movimento europeo su un tema di attualità
- La settimana del Movimento europeo
- Attiriamo la vostra attenzione
- Eventi principali, sull’Europa in Italia e Testi in evidenza
- Iniziativa dei Cittadini Europei
Siamo come sempre a vostra disposizione per migliorare il nostro servizio di comunicazione e di informazione e per aggiungere vostri eventi di interesse europeo nella speranza di poter contare su un vostro volontario contributo finanziario.
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Il Movimento europeo Italia seguirà con particolare attenzione la politica europea dell'Italia dopo le elezioni del 25 settembre 2022 anche attraverso i suoi social Facebook, Instagram, Twitter e infografiche oltre che sulla newsletter.
Ecco l’indice della nostra newsletter di oggi:
- Editoriale, che esprime l’opinione del Movimento europeo su un tema di attualità
- La settimana del Movimento europeo
- Attiriamo la vostra attenzione
- Eventi principali, sull’Europa in Italia e Testi in evidenza
- Iniziativa dei Cittadini Europei
Siamo come sempre a vostra disposizione per migliorare il nostro servizio di comunicazione e di informazione e per aggiungere vostri eventi di interesse europeo nella speranza di poter contare su un vostro volontario contributo finanziario.
L'EDITORIALE
ALLARGAMENTO E CACOFONIA EUROPEA
Ricordiamo la situazione della politica di allargamento che è parte integrante della politica di vicinato tenendo conto che la Federazione Jugoslava, nata nel 1945, si è dissolta nel 1992 con il seguito sanguinoso di due guerre civili in Bosnia e in Croazia e la contestata dichiarazione di indipendenza del Kosovo nel 2008 e che il Consiglio europeo ha deciso nel 2003 che il futuro dei Balcani detti occidentali è nell’UE e ha chiesto una accelerazione delle procedure di adesione nel 2022.
L’Albania ha chiesto di aderire nel 2009 e le è stato concesso lo status di candidato nel 2014. Non sono ancora iniziati i negoziati di adesione
La Bosnia Erzegovina ha chiesto di aderire nel 2016 e le è stato concesso lo status di candidato nel 2022
Il Montenegro, che ha dichiarato la sua indipendenza dalla Serbia nel 2006, ha presentato domanda di adesione nel 2008, ha ottenuto lo status di candidato nel 2010 ed ha iniziato i negoziati di adesione nel 2022. Il Montenegro ha rinunciato unilateralmente alla moneta nazionale e ha adottato l’euro
La Macedonia che si chiama ora del Nord ha presentato domanda di adesione nel 2004, ha ottenuto lo status di candidato nel 2015 ed ha avviato i negoziati di adesione nel 2022
La Serbia ha presentato domanda di adesione nel 2009, ha ottenuto lo status di candidato nel 2012 ed ha avviato i negoziati di adesione nel 2014
Il Kosovo non ha ancora presentato domanda di adesione ma ha introdotto unilateralmente l’euro come moneta nazionale
L’Ucraina e la Moldova hanno presentato domanda di adesione nel 2022, hanno ottenuto rapidamente lo status di candidati ma non hanno iniziato i negoziati di adesione che potrebbero essere avviati nel 2024
La Georgia ha presentato domanda di adesione nel 2022 ma non le è stato ancora riconosciuto lo status di candidato
La Turchia ha presentato domanda di adesione nel 1987, le è stato riconosciuto lo status di candidato nel 1999 ma i negoziati di adesione sono stati congelati nel 2018
L’Islanda ha presentato domanda di adesione nel 2009, le è stato concesso lo status di candidato nel 2010 ma nel 2013 ha ritirato la domanda di adesione ma fa parte dell’area Schengen
La Svizzera ha presentato domanda di adesione nel 1992 ma l’ha ritirata lo stesso anno dopo il risultato negativo del referendum sullo Spazio economico europeo ma fa parte dell’area Schengen
La Norvegia è stata due volte nel 1972 e nel 1995 a un passo dalla adesione prima nella fase di allargamento con Regno Unito, Irlanda e Danimarca e poi nella fase di allargamento con la Finlandia, l’Austria e la Svezia ma per due volte i cittadini hanno respinto l’adesione per referendum ma fa parte dell’area Schengen
Nel 1987 il Marocco ha presentato domanda di adesione ma la domanda è stata respinta dal Consiglio su proposta della Commissione perché è stato considerato uno stato non europeo
Quarantasette capi di Stato e di governo partecipano ai Vertici della Comunità Politica europea che si riunirà di nuovo a Granada il 5 ottobre e quarantasei paesi fanno parte del Consiglio d’Europa.
Durante una stessa giornata di ordinaria cacofonia europea chi segue le tortuose vicende europee ha letto quattro diverse e opposte interpretazioni dello stato dei rapporti fra l’Unione europea e i nove paesi candidati all’adesione.
Charles Michel ha annunciato a se stesso, all’Unione europea e ai “futuri membri” che dobbiamo essere pronti ad una comunità di 36 Stati e oltre cinquecento milioni di abitanti per il 2030, l’anno in cui dovranno essere realizzati i diciassette obiettivi per uno sviluppo sostenibile (DISCORSO).
Come sanno tutti a Bruxelles, fra i paesi membri e nei paesi candidati non spetta al Presidente (uscente) del Consiglio europeo fissare una data per il grande allargamento ai Balcani e all’Europa orientale.
La prima ministra serba Ana Brnabic, che governa un paese con forti simpatie russe, gli ha risposto che i criteri fissati dall’Unione europea per aderire rendono l’allargamento “irrealistico”.
La portavoce della Commissione europea ha ricordato à Charles Michel, alle istituzioni europee e ai paesi candidati che si entra nell’Unione europea « per merito », quando si è pronti con le riforme interne e che c’è una data « a quo » ma che non c’è una data « ad quem” e che il processo di adesione può essere open ended.
Emmanuel Macron, che aveva lanciato l’idea di una molto larga Comunità Politica Europea ambiguamente considerata come un succedaneo delle adesioni, ha riaperto il dibattito che era in sonno l’Europa a due o più velocità ricordando che prima di allargare (enlarging) bisogna approfondire (deepening) ma che l’approfondimento non è per ora e almeno fino al 2025 all’ordine del giorno del Consiglio e del Consiglio europeo (DISCORSO).
Quale è l’orientamento italiano (governo e Parlamento) di fronte a questa evidente cacofonia europea?
Torre Pellice, 30 agosto 2023
LA SETTIMANA DEL MOVIMENTO EUROPEO
3-8 settembre
Ventotene (LT), quarantaduesima edizione del Seminario nazionale di formazione federalista (Istituto di Studi Federalisti Altiero Spinelli)
4 settembre
Skopje (Macedonia del Nord), NATIONAL CONVENTION ON THE EUROPEAN UNION IN NORTH MACEDONIA (NCEU-MK)
Ventotene (LT), evento Dieci elezioni / Ten Elections” (Osservatorio Europeo sulle Memorie (EUROM-European Observatory on Memories) e Fundació Solidaritat UB)
Ventotene (LT), presentazione del Network delle Associazioni dei Padri fondatori dell’Europa (Network of European Political Houses and Foundations). Organizzato da Istituto Altiero Spinelli, Jean Monnet house, Fondazione trentina Alcide De Gasperi e Robert Schuman house e Comune di Ventotene
5 settembre
Ventotene (LT), dibattito “COSTITUENTE EUROPEA/ COSTITUZIONE DELLA TERRA Tra crisi climatica, sfide globali e nuova democrazia transnazionale” (Coalizione Citizens Take Over Europe in collaborazione con Natura Comune, Movimento Europeo, MFE, GFE, JEF Europe, World Federalist Movement e Constitutional Circus)
6 settembre
Bruxelles, Civil Society State of the Union 2023 launch (Civil Society Europe)
6-7 settembre
Ventotene (LT), “Cerimonia di deposito” della Carta di Urbino (Fondazione Rubes Triva, in collaborazione con l'Osservatorio Olympus dell'Università degli Studi di Urbino Carlo Bo)
7 settembre
Bruxelles, European Civic Academy 2023 - online introduction session (European Civic Forum)
8-10 settembre
Milano, XXIX Congresso Ordinario Associazione Mazziniana Italiana
ATTIRIAMO LA VOSTRA ATTENZIONE
CELEBRAZIONE DI SPINELLI A TORRE PELLICE
Si è svolta il 31 agosto a Torre Pellice (Torino) una giornata dedicata al futuro dell’Europa e ad Altiero Spinelli che pronunziò qui il 4 settembre 1943 - ospite della Tavola Valdese e di Mario Alberto Rollier - il suo primo discorso federalista da uomo libero.
All’iniziativa ha partecipato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Grazie alla Tavola Valdese, alla città di Torre Pellice e a Valdo Spini per aver promosso e organizzato questo evento il giorno del compleanno dì Altiero Spinelli (31 agosto 1907).
Il Movimento Europeo – Italia era presente, con il Presidente Pier Virgilio Dastoli ed, insieme al Movimento Federalista Europeo, l’iniziativa ha anche rappresentato l’occasione per ricordare gli 80 anni dalla nascita del MFE (agosto 1943) e i 75 anni del Movimento Europeo Internazionale al Congresso dell’Aja (maggio 1948).
Particolarmente significativo nel pomeriggio, il Convegno “Il sogno europeista è nato qui. Una sfida da completare” presso il Teatro del Forte, promosso dalla Fondazione Centro Culturale Valdese ed il Comune di Torre Pellice insieme al Movimento Europeo ed al Movimento Federalista europeo, dove l’intervento di chiusura è stato affidato al Presidente Dastoli.
Grazie al Presidente Mattarella che ha unito idealmente l’evento di Torre Pellice alla celebrazione del 25 aprile 1945 a Cuneo per la liberazione dal nazifascismo.
IN EVIDENZA
VI SEGNALIAMO
3-8 settembre, Ventotene (LT). La quarantaduesima edizione del Seminario nazionale di formazione federalista promosso dall'Istituto di Studi Federalisti "Altiero Spinelli" è in corso di svolgimento sull’isola di Ventotene. La cerimonia di inaugurazione ha avuto luogo domenica 3 settembre e proseguirà fino a venerdì 8. Nato nel 1982 su proposta di Altiero Spinelli che in quell’isola scrisse assieme ad Ernesto Rossi il “Manifesto di Ventotene”, il Seminario è diventato uno dei più importanti momenti di riflessione sul futuro dell’Europa e del mondo al quale hanno partecipato nel corso degli anni importanti personalità europee del panorama politico e culturale. Ogni anno vi prendono parte circa 150 giovani europei attraverso 60 ore di formazione e dibattito tenute da circa 30 relatori. In tale quadro, con un dibattito di apertura incentrato sulla capacità del Parlamento europeo di imprimere in questo momento storico una svolta federale al processo di integrazione dell’UE, saranno ricordati anche due importanti anniversari legati alla fondazione delle più rilevanti organizzazioni impegnate per l’unità federale europea ossia i 75 anni del Movimento Europeo e gli 80 anni del Movimento Federalista europeo. PROGRAMMI Seminario Nazionale e Internazionale di Ventotene. Il Comune di Ventotene, in collaborazione con l’Istituto Altiero Spinelli, propone inoltre, in occasione del Seminario di formazione, alcuni eventi dal 3 al 6 settembre: PROGRAMMA.
4 settembre, ore 12:00-16:00, Skopje (Macedonia del Nord). Il Movimento europeo della Macedonia del Nord promuove la 12a sessione del Gruppo di Lavoro 4: Giustizia, Libertà e Sicurezza (Capitolo 24), che opera nell'ambito della Convenzione Nazionale per l'Unione Europea nella Repubblica di Macedonia del Nord (NCEU-MK), sul tema: “La nuova architettura dell’UE in materia di migrazione e asilo e la sua riflessione sulla Macedonia del Nord e sui Balcani occidentali”. PROGRAMMA.
4 settembre, ore 22:30, Ventotene (LT). L’Osservatorio Europeo sulle Memorie (EUROM-European Observatory on Memories) e la Fundació Solidaritat UB promuovono la tavola rotonda “Dieci elezioni / Ten Elections”, un dialogo sulla storia del Parlamento Europeo e le sue elezioni: democrazia in azione oltre i confini, sin dal 1979. In questa occasione verrà nuovamente presentato e distribuito gratuitamente il volume Ventotene 80, pubblicato dalla Maison Monnet-Parlamento europeo in collaborazione con l'Istituto di Studi Federalisti Altiero Spinelli e l'EUROM. L'evento, organizzato in collaborazione con la Libreria Ultima Spiaggia, si terrà presso gli spazi esterni del Bar Da Verde in piazza Castello. PROGRAMMA IT. PROGRAMMA EN.
5 settembre, ore 22:00, Ventotene (LT). “COSTITUENTE EUROPEA/ COSTITUZIONE DELLA TERRA Tra crisi climatica, sfide globali e nuova democrazia transnazionale”. Dibattito organizzato dalla coalizione Citizens Take Over Europe in collaborazione con Natura Comune, Movimento Europeo, MFE, GFE, JEF Europe, World Federalist Movement - con una performance del Constitutional Circus. L’incontro si terrà presso gli spazi esterni del Bar Da Verde in piazza Castello. Il dibattito sarà preparatorio per il sit in del giorno dopo su crisi climatica e sulla necessità di una governance europea e globale più forte: appuntamento per il 6 Settembre ore 13:30 in Piazza Castello, davanti al Municipio. PROGRAMMA.
6-7 settembre, Ventotene (LT). La Fondazione Rubes Triva, in collaborazione con l'Osservatorio Olympus dell'Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, organizza la “Cerimonia di deposito” della Carta di Urbino presso la sala Consiliare Comunale di Ventotene, Capitale morale ed intellettuale d'Europa. Questa Carta sollecita una riflessione sulle problematiche ancora irrisolte della prevenzione, enunciando alcuni valori irrinunciabili per l’effettiva tutela della salute, della sicurezza e del benessere di chi lavora. Scarica e sottoscrivi la Carta di Urbino. PROGRAMMA COMPLETO. Segui la diretta streaming.
8-10 settembre, Milano. XXIX Congresso Ordinario dell'Associazione Mazziniana Italiana in occasione dell'80mo anniversario della sua costituzione (1943-2023) sul tema "La crisi della democrazia nel XXI secolo. I mazziniani di fronte a una sfida globale”. PROGRAMMA COMPLETO.
ATTIVITÀ DELLA CAMERA DEI DEPUTATI IN MATERIA DI UNIONE EUROPEA (SETTIMANA 4-10 SETTEMBRE 2023) Ufficio Rapporti con l’Unione europea Camera dei Deputati
SOSTIENI L'INIZIATIVA DEI CITTADINI EUROPEI
RACCOLTA FIRME PER L’ICE CONTRO LA VIOLENZA ALLE FRONTIERE
Ricordiamo la raccolta firme per sostenere l’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) denominata “Art.4 Stop tortura e trattamenti disumani alle frontiere d’Europa”, promossa da un rete di cittadini europei attivisti per i diritti fondamentali costituitesi nell’Associazione Stop Border Violence. Anche il Movimento europeo Italia ha aderito all’ICE. Ci sarà un anno di tempo per raccogliere un milione di firme in tutti gli Stati membri UE, con l’obbligo di raggiungere una quota minima in almeno sette paesi.
Con questa ICE si chiede al Parlamento europeo di adottare strumenti normativi adeguati affinché sia applicato in via effettiva quanto sancito nell’art. 4 della Carta dei Diritti fondamentali della UE, che recita testualmente “Nessuno può essere sottoposto a tortura, né a trattamenti disumani e degradanti”.
Nella prima giornata di raccolta delle firme relativa alle politiche migratorie, iniziata il 10 luglio, è stata raggiunta quota 7.000 con 5.000 firme raccolte in Italia.
Per ulteriori informazioni, adesione e partecipazione, vi invitiamo a visitare il sito dell’iniziativa www.stopborderviolence.org.