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Facendo seguito al Congresso dello scorso 6 aprile in occasione del quale il Movimento europeo ha rinnovato i suoi organi dirigenti e come annunciato nell’Assemblea del 14 luglio, il Consiglio di Presidenza del 5 settembre ha formalizzato la nomina come nuovo Segretario generale del magistrato Giuseppe Bronzini (in sostituzione di Paolo Ponzano che ha terminato il suo mandato di tre anni e a cui va tutto il nostro caloroso ringraziamento per il lavoro svolto) e di Giulio Saputo (Coordinatore dell'Assemblea del Consiglio Nazionale dei Giovani) come Segretario generale aggiunto.
Confermato Stefano Milia come secondo Segretario generale aggiunto.
Al nuovo « gruppo di mischia » federalista va il nostro benvenuto ed i migliori auguri di buon lavoro !
L’Europa sovrana non si costruisce fra Stati sovrani
L’Unione europea (Ue) riprende le sue attività dopo l’apparente pausa estiva avendo in agenda gli stessi problemi lasciati a fine luglio, aggravati dalla continuazione dell’aggressione della Russia all’Ucraina, dai suoi effetti sull’economia europea e dalle più negative previsioni per il prossimo autunno.
I discorsi quasi contemporanei (che pubblichiamo integralmente in questa newsletter) di Olaf Scholz all’Università di Praga e di Emmanuel Macron agli ambasciatori francesi non hanno chiarito la strategia di Francia e Germania e hanno al contrario mostrato che, al di là delle parole, i due cilindri del motore franco-tedesco non si muovono in modo concorde sulle priorità dell’azione europea all’interno e all’esterno dell’Ue.
Quel che è emerso dal discorso di Olaf Scholz è la momentanea rinuncia all’idea di un’Europa a cerchi concentrici, un rafforzamento della visione verso Est della Germania, un ancoraggio prioritario alla dimensione atlantica e un irrigidimento verso ipotesi più ambiziose di politica finanziaria europea.
Quel che è emerso dal discorso di Emmanuel Macron è l’accentuazione della autonomia strategica francese, una rinnovata prudenza sulle prospettive dell’allargamento ai Balcani e all’Europa orientale, un silenzio assordante sulla riforma dell’Ue e una nebbia persistente sul progetto di una “comunità politica europea” nonostante l’avvicinarsi del primo Vertice allargato ai paesi vicini all’Ue.
Significativamente, i due cilindri si muovono invece in modo concorde quando si tratta di mettere l’accento sul metodo della “cooperazione” fra Stati sovrani piuttosto che sul metodo di una sovranità condivisa o di un’Europa sovrana nella politica estera, nell’autonomia energetica, nella transizione digitale, nella politica industriale o ancor di più nella politica commerciale che è una competenza esclusiva dell’Unione europea.
I discorsi di Olaf Scholz e di Emmanuel Macron non hanno dunque schiarito l’orizzonte sul futuro del progetto europeo a tre mesi dalla conclusione della Conferenza che ha coinvolto con metodo innovativo cittadine e cittadini scelti per sorteggio e rappresentanti della società civile insieme alle istituzioni nazionali ed europee.
Come sanno le nostre lettrici e i nostri lettori, il Movimento europeo ritiene da tempo che la riforma dell’Unione deve condurre ad un nuovo Trattato di tipo costituzionale che sostituisca integralmente quello firmato a Lisbona quindici anni fa, che per ottenere questo risultato è necessario aprire un processo costituente in occasione delle elezioni europee nel maggio 2024 parallelamente ai negoziati per l’allargamento dell’Ue e che l’impegno delle istituzioni europee e nazionali deve essere rivolto nei prossimi due anni a sviluppare politiche comuni per rispondere alle numerose emergenze.
Per queste ragioni noi riteniamo che il Parlamento europeo debba superare la logica di una parziale revisione del trattato - che passerebbe inevitabilmente dalle forche caudine di una Conferenza intergovernativa - e scegliere la via dell’elaborazione di un nuovo progetto di Trattato (redatto in articoli di valore costituzionale con il contributo di giuristi come avvenne con il “progetto Spinelli” nel 1984) che sia al centro del dibattito nei partiti politici europei e che venga discusso da una riunione interparlamentare secondo il modello delle “assise” nel 1990 - eventualmente durante il semestre spagnolo di presidenza del Consiglio nell’autunno 2023 - al fine di preparare il terreno per il lavoro costituente del Parlamento europeo che sarà eletto nel maggio 2024.
La nostra newsletter settimanale Noi e il futuro dell'Europa è stata concepita per contribuire ad una corretta informazione sull’Unione europea e partecipare al dibattito sulla riforma dell’Unione, così come abbiamo fatto durante la Conferenza sul futuro dell’Europa e come continueremo a fare in vista delle elezioni europee del maggio 2024.
Il Movimento europeo Italia, come ha fatto dopo le elezioni in Italia del 2018 e la formazione a giugno 2018 del governo Conte-I, seguirà con particolare attenzione la politica europea dell'Italia dopo le elezioni del 25 settembre anche attraverso i suoi social Facebook, Instagram, Twitter e infografiche oltre che sulla newsletter.
Ecco l’indice della nostra newsletter di oggi:
- Editoriale, che esprime l’opinione del Movimento europeo su un tema di attualità
- Attiriamo la vostra attenzione
- Testi in evidenza
- Agenda della settimana a cura del Movimento Europeo Internazionale
- L'ABC dell'Europa di Ventotene
- Next Generation EU a cura di Euractiv
- Europa dei diritti
Siamo come sempre a vostra disposizione per migliorare il nostro servizio di comunicazione e di informazione e per aggiungere vostri eventi di interesse europeo nella speranza di poter contare su un vostro volontario contributo finanziario.
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Il Movimento europeo Italia, come ha fatto dopo le elezioni in Italia del 2018 e la formazione a giugno 2018 del governo Conte-I, seguirà con particolare attenzione la politica europea dell'Italia dopo le elezioni del 25 settembre anche attraverso i suoi social Facebook, Instagram, Twitter e infografiche oltre che sulla newsletter.
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- Editoriale, che esprime l’opinione del Movimento europeo su un tema di attualità
- Attiriamo la vostra attenzione
- Testi in evidenza
- Agenda della settimana a cura del Movimento Europeo Internazionale
- L'ABC dell'Europa di Ventotene
- Next Generation EU a cura di Euractiv
- Europa dei diritti
Siamo come sempre a vostra disposizione per migliorare il nostro servizio di comunicazione e di informazione e per aggiungere vostri eventi di interesse europeo nella speranza di poter contare su un vostro volontario contributo finanziario.
L'EDITORIALE
L’Europa sovrana non si costruisce fra Stati sovrani
L’Unione europea (Ue) riprende le sue attività dopo l’apparente pausa estiva avendo in agenda gli stessi problemi lasciati a fine luglio, aggravati dalla continuazione dell’aggressione della Russia all’Ucraina, dai suoi effetti sull’economia europea e dalle più negative previsioni per il prossimo autunno.
I discorsi quasi contemporanei (che pubblichiamo integralmente in questa newsletter) di Olaf Scholz all’Università di Praga e di Emmanuel Macron agli ambasciatori francesi non hanno chiarito la strategia di Francia e Germania e hanno al contrario mostrato che, al di là delle parole, i due cilindri del motore franco-tedesco non si muovono in modo concorde sulle priorità dell’azione europea all’interno e all’esterno dell’Ue.
Quel che è emerso dal discorso di Olaf Scholz è la momentanea rinuncia all’idea di un’Europa a cerchi concentrici, un rafforzamento della visione verso Est della Germania, un ancoraggio prioritario alla dimensione atlantica e un irrigidimento verso ipotesi più ambiziose di politica finanziaria europea.
Quel che è emerso dal discorso di Emmanuel Macron è l’accentuazione della autonomia strategica francese, una rinnovata prudenza sulle prospettive dell’allargamento ai Balcani e all’Europa orientale, un silenzio assordante sulla riforma dell’Ue e una nebbia persistente sul progetto di una “comunità politica europea” nonostante l’avvicinarsi del primo Vertice allargato ai paesi vicini all’Ue.
Significativamente, i due cilindri si muovono invece in modo concorde quando si tratta di mettere l’accento sul metodo della “cooperazione” fra Stati sovrani piuttosto che sul metodo di una sovranità condivisa o di un’Europa sovrana nella politica estera, nell’autonomia energetica, nella transizione digitale, nella politica industriale o ancor di più nella politica commerciale che è una competenza esclusiva dell’Unione europea.
I discorsi di Olaf Scholz e di Emmanuel Macron non hanno dunque schiarito l’orizzonte sul futuro del progetto europeo a tre mesi dalla conclusione della Conferenza che ha coinvolto con metodo innovativo cittadine e cittadini scelti per sorteggio e rappresentanti della società civile insieme alle istituzioni nazionali ed europee.
Come sanno le nostre lettrici e i nostri lettori, il Movimento europeo ritiene da tempo che la riforma dell’Unione deve condurre ad un nuovo Trattato di tipo costituzionale che sostituisca integralmente quello firmato a Lisbona quindici anni fa, che per ottenere questo risultato è necessario aprire un processo costituente in occasione delle elezioni europee nel maggio 2024 parallelamente ai negoziati per l’allargamento dell’Ue e che l’impegno delle istituzioni europee e nazionali deve essere rivolto nei prossimi due anni a sviluppare politiche comuni per rispondere alle numerose emergenze.
Per queste ragioni noi riteniamo che il Parlamento europeo debba superare la logica di una parziale revisione del trattato - che passerebbe inevitabilmente dalle forche caudine di una Conferenza intergovernativa - e scegliere la via dell’elaborazione di un nuovo progetto di Trattato (redatto in articoli di valore costituzionale con il contributo di giuristi come avvenne con il “progetto Spinelli” nel 1984) che sia al centro del dibattito nei partiti politici europei e che venga discusso da una riunione interparlamentare secondo il modello delle “assise” nel 1990 - eventualmente durante il semestre spagnolo di presidenza del Consiglio nell’autunno 2023 - al fine di preparare il terreno per il lavoro costituente del Parlamento europeo che sarà eletto nel maggio 2024.
Roma, 5 settembre 2022
ATTIRIAMO LA VOSTRA ATTENZIONE
Facendo seguito al Congresso dello scorso 6 aprile in occasione del quale il Movimento europeo ha rinnovato i suoi organi dirigenti e come annunciato nell’Assemblea del 14 luglio, il Consiglio di Presidenza del 5 settembre ha formalizzato la nomina come nuovo Segretario generale del magistrato Giuseppe Bronzini (in sostituzione di Paolo Ponzano che ha terminato il suo mandato di tre anni e a cui va tutto il nostro caloroso ringraziamento per il lavoro svolto) e di Giulio Saputo(Coordinatore dell'Assemblea del Consiglio Nazionale dei Giovani) come Segretario generale aggiunto.
Confermato Stefano Milia come secondo Segretario generale aggiunto.
Al nuovo « gruppo di mischia » federalista va il nostro benvenuto ed i migliori auguri di buon lavoro !
Il Movimento europeo in Italia si associa commosso al dolore della famiglia, del sindacato e degli amici per l’improvvisa scomparsa di Carmelo Cedrone, avvenuta il 2 settembre a Roma, ricordando la sua preziosa attività nel Consiglio di Presidenza del Movimento, di cui era entrato a far parte nel 2010, e in Assemblea come rappresentante dell’Unione Italiana del Lavoro.
Laureato in Economia e Commercio all’Università “La Sapienza”, Roma (110 e lode), già docente universitario, Carmelo Cedrone ha cominciato ad insegnare giovanissimo negli istituti tecnici e professionali e come “assistente” all’Università; attratto e reso consapevole dai problemi dell’istruzione, vi dedica una lunga parte della sua attività di sindacalista, a livello nazionale, come segretario nazionale del sindacato Scuola ed Università della UIL; in tale veste pone all’attenzione del paese, con molto anticipo, il tema della “Qualità dell’Istruzione”. Dopo un’esperienza al CEDEFOP di Berlino, passa ad interessarsi dei problemi europei, divenendo responsabile del Dipartimento Europeo della UIL e, successivamente, dei problemi europei ed Internazionali, come dirigente del relativo dipartimento; è stato membro degli organismi della CES (Confederazione Europea dei Sindacati), della Confederazione Internazionale dei Sindacati Liberi (CISL) e del TUAC (il coordinamento sindacale dell’OCSE). In tale veste ha partecipato agli incontri del G8, all’Assemblea annuale dell’OIL a Ginevra, a gruppi e Comitati di studio della CES e della Commissione Europea. Ha seguito, principalmente, le politiche economiche, la Formazione, la Coesione economica e sociale, le politiche regionali, le politiche sociali, le politiche contrattuali, ecc… ed in particolare, il Dialogo Sociale europeo (Imprenditori, Sindacati, Commissione) per conto dei Sindacati italiani (CGILCISLUIL) e della CES. Entrato nel CESE (Comitato Economico e Sociale Europeo) nel 2006 (fino al 2016), si è occupato di diverse materie legate alla sua esperienza sindacale ed in qualità di economista; in particolare, la politica estera della UE, la politica economica, la politica sociale e di coesione, scrivendo diversi pareri su tali politiche europee; nello stesso anno rientra all’Università (facoltà di Scienze Politiche della Sapienza-Roma) in qualità di docente di “Politica Economica Europea ”. Recentemente i suoi sforzi sono stati rivolti alle questioni legate ai limiti istituzionali, economici, politici e sociali dell’UEM (Unione Economica e Monetaria) formulando, attraverso due pareri, le proposte per realizzare l’Euro Unione. Europeista convinto, ha fondato il primo Inter-gruppo Federalista del CESE, oggi “Gruppo per l’Euro Unione” ed il Gruppo per l’Eurozona in Italia, attività che traspare in tutta la sua attività e nei ”pareri” elaborati al CESE. Per le stese ragioni, dal 2010, è tornato ad impegnarsi nel Movimento europeo, in qualità di membro dell’Ufficio di Presidenza.
Il Movimento europeo ha ricordato Carmelo Cedrone lunedì 5 settembre all'inizio del suo Consiglio di Presidenza. In collaborazione con Eurispes, di cui dirigeva il “Laboratorio Europa”, e alla sezione "Altiero Spinelli" di Roma del Movimento Federalista Europeo, a cui era iscritto, il Movimento promuoverà un incontro a lui dedicato sul futuro dell'Europa politica.
IN EVIDENZA
ARTICOLI E TESTI DELLA SETTIMANA
Lettera aperta sulle ipotesi di presidenzialismo in Italia e nel futuro dell’Europa (25/8/2022) - [Sul prossimo numero verrà pubblicata la lista completa dei firmatari. La lettera è aperta ad ulteriori adesioni che sarà possibile comunicare all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.]
L'ABC DELL'EUROPA DI VENTOTENE PICCOLO DIZIONARIO ILLUSTRATO
Libertà - L'ABC dell'Europa di Ventotene
Continua la pubblicazione a puntate del dizionario illustrato "L'ABC dell'Europa di Ventotene" a cura di Nicola Vallinoto e illustrazioni di Giulia Del Vecchio (Ultima Spiaggia, Genova-Ventotene 2022, seconda edizione, licenza Creative Commons).
Libertà, di Tommaso Visone
In un bel cartone Disney del 1990, Bianca e Bernie nella terra dei Canguri, si vede l’iguana Frank impazzire di felicità nel momento in cui può finalmente uscire dalla gabbia dentro cui era stata chiusa. “Sono liiiberooo!” grida Frank e dalla sua gioia si percepisce quanto per tutti noi la libertà sia un bene fondamentale, una di quelle cose senza cui non si può vivere. Ma che cos’è la libertà? E perché è così importante?
Una parola per dire tante cose
Come spesso capita quando si parla di parole dall’uso frequente nella nostra società, con il termine libertà possiamo dire tante cose diverse tra loro. Vediamone alcune.