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Vi ricordiamo, per orientarsi nell’ambito delle istituzioni europee, questa guida del cittadino. Scaricabile su tutti i numeri della newsletter, è stata realizzata all’interno di un programma di formazione promosso dalla DG Comunicazione della Commissione Europea. Tramite questo strumento, è possibile risalire al ruolo delle istituzioni e degli organi dell’Unione e ricostruire il cammino svolto in questi settant’anni, attraverso i principali cenni storici.

Indicata sia per neofiti che per addetti ai lavori.

 

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REscEU” (www.resceuescaperoom.eu), la nuova iniziativa del Movimento Europeo in corso tra il 2020 e il 2021, sarà presentata durante la prossima riunione di coordinamento, prevista per martedì 19 maggio alle 10h30. Per poter coglierne il senso, bisogna riportarne il titolo completo: “Escape Room - What would life be without EU?!”. Essa si colloca nell’ambito dei progetti della società civile per un’Europa dei cittadini e coinvolge ben 11 partner di Italia (come capofila), Slovenia, Germania, Polonia, Repubblica Ceca, Lettonia, Grecia, Estonia, Austria, Bulgaria, Spagna. Lo scopo dell’iniziativa è quello di presentare a giovani cittadini uno scenario ipotetico in cui l’Unione europea si è dissolta, in un “gioco” interattivo e con funzioni ludo-pedagogiche in cui il compito dei partecipanti è quello di interpretare un determinato ruolo; ciascun cittadino dovrà risolvere il compito assegnatogli in un contesto in assenza dell’Unione europea. Come ovviare all’inflazione, come dirimere particolari questioni internazionali legate alla sicurezza o ai rapporti tra Stati, come impostare le relazioni con i Paesi terzi, senza l’Unione europea? Rapidamente emergeranno difficoltà a cui si potranno ottenere risposte da parte degli esperti, difficoltà che, fortunatamente e in realtà non esistono.

Questa iniziativa è stata selezionata come vincitrice di un bando europeo perché il suo obiettivo è di dimostrare quanto l’Unione europea contribuisca ad un livello di qualità della vita che sarebbe destinato a peggiorare in sua assenza. Il “gioco” termina raccogliendo impressioni e considerazioni dei partecipanti e distribuendo materiale informativo.

Ci si rivolgerà ad attori e volontari con il compito di realizzare varie scene che animeranno i diversi "escape room" allestiti nei vari paesi. Inoltre, al termine del progetto, si prevede di realizzare un videogioco da diffondere sul web.

Questa prima riunione costituisce l’evento di lancio e di primo coordinamento e si svolgerà in una webconference rivolta ai partner. A novembre 2020, si realizzerà poi un primo evento, in Italia, per la formazione dei volontari selezionati dagli stessi. Inoltre, si darà il via all’impostazione del “gioco” e alla sperimentazione, attraverso modalità che ricordano le “escape rooms”. La seconda fase si svolgerà in tutti gli Stati partecipanti, tra gennaio e maggio 2021.

Lo svolgimento della fase finale è previsto per luglio 2021 in Slovenia, durante il semestre di presidenza del Consiglio dell’Ue. Sarà questa l’occasione per i partecipanti di confrontarsi sull’esperienza svolta, di commentare i risultati del “gioco” nel proprio Stato, di discutere sul futuro dell’Europa, formulando raccomandazioni per la Commissione e per la Conferenza sul futuro dell’Europa.

Alle ore 18 del 19 maggio, è poi previsto un nuovo webinar italo – tedesco promosso dai parlamentari Alexandra Geese, Sven Giegold e Franziska Brantner: “Un pericolo per il nostro diritto europeo? - Discussione sulla decisione della Corte costituzionale federale tedesca in merito alla BCE”. L’evento prevederà interventi di rilievo, quali quello della prof.ssa Chiara Favilli, professore associato di Diritto dell'unione europea presso l'Università di Firenze, del prof. Sabino Cassese, già giudice della Corte Costituzionale, già Ministro della Pubblica Amministrazione e attualmente Professore emerito della Scuola Normale Superiore di Pisa, del prof. Christoph Möllers, titolare della cattedra di diritto pubblico e filosofia del diritto presso l'Università Humboldt di Berlino. Per questa occasione, si avrà anche la partecipazione del Presidente Dastoli, al fine di presentare la tribuna dei movimenti europei italiano e francese, pubblicata sul nostro sito e riportata anche nei documenti chiave di questa newsletter.

In merito al tema, segnaliamo anche, mercoledì 20 maggio, il seminario “La Corte Costituzionale tedesca e la politica monetaria dell’Unione europea – dialogo tra le Corti e indipendenza della Bce”, che sarà presieduto da Antonio Tizzano, magistrato, già giudice della Corte della di Giustizia europea e Vice Presidente della stessa dal 2015 al 2018. Sarà fruibile in webstreaming; maggiori informazioni sono disponibili cliccando qui.

 

 

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Il Movimento europeo in Italia si felicita per la risoluzione adottata venerdì 15 maggio sul MFF, le risorse proprie ed il piano di rilancio e per l’ampia maggioranza raggiunta. Avremo tempo nei prossimi giorni di esaminare gli elementi essenziali che sono condivisi dal nostro Movimento. Speriamo che la Commissione europea abbia il coraggio di sciogliersi dall’abbraccio letale con il Consiglio.

La linea forte del Parlamento europeo è perfettamente in linea con l’azione svolta dall’Assemblea nella prima legislatura con l’impegno essenziale di popolari, liberali, socialdemocratici e anche conservatori britannici, comunisti e radicali italiani e con l’impulso di Altiero Spinelli:

-   Prima delle elezioni dirette, nel dicembre 1978  il Parlamento impose al Consiglio e alla Commissione il primo ammontare del Fondo regionale (il predecessore del Recovery Fund),

-   Nel dicembre 1979 l’Assemblea respinse il bilancio europeo per l’esercizio 1980, bloccato dal “I want my money back“ di Margaret Thatcher,

-   Il Parlamento propose quindi una riforma profonda del sistema delle risorse proprie (aprile 1981) chiedendo coerenza con il principio “no taxation without representation“,

-   e infine la commissione affari istituzionali elaborò fra il gennaio 1982 e il settembre 1983 e  l’Assemblea approvò nel febbraio 1984 il “progetto di Trattato che istituisce l’Unione europea” ispirandosi alla iniziativa del “coccodrillo“ di cui celebreremo tutti insieme il 9 luglio il quarantesimo anniversario.

La maggioranza ampia che si è creata ieri da sinistra a destra passando per il centro ha le caratteristiche tipiche di uno schieramento costituente perché le costituzioni non si fanno o disfano a colpi di maggioranze semplici.

Di fronte al doppio lockdown del Consiglio Europeo e del Consiglio sul bilancio (e cioè sulle politiche future dell’Unione europea) e sulla riforma del sistema europeo (e cioè sul futuro delle sue politiche) noi siamo convinti che il Parlamento europeo abbia ora l’opportunità storica di svolgere quel ruolo di leadership rivendicato nelle risoluzioni del 15 gennaio e del 17 aprile, aprendo in tal modo una nuova fase costituente.

Al Tribunale costituzionale tedesco, che insiste  sulla natura sostanzialmente confederale dell’Unione europea, rispondiamo dicendo: passiamo da una comunità “sui generis” ad una comunità genuinamente federale.

Per far questo è essenziale  il sostegno delle cittadine e dei cittadini europei attraverso delle agorà transnazionali - e non solo attraverso delle consultazioni online - e di ampie maggioranze innovatrici nei parlamenti nazionali attraverso delle assise interparlamentari come quelle che ebbero luogo a Roma nel novembre 1990 alla vigilia delle Conferenze sull’Unione politica e sull’UEM promosse dal Parlamento europeo, dal Parlamento italiano e dalla Camera dei Rappresentanti belga.

Restiamo a disposizione per definire eventuali iniziative comuni, anche rivolte ai consigli nazionali del Movimento europeo negli altri paesi membri, e vi salutiamo con viva cordialità e auguri di buon lavoro.

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