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Nel giugno 1990 e cioè sei mesi dopo la caduta del Muro di Berlino ma tre anni prima dell’entrata in vigore del Trattato di Maastricht, gli allora dodici Stati membri dell’Unione europea sottoscrissero a Dublino una Convenzione internazionale per il controllo delle frontiere esterne che completava così l’accordo di Schengen del 1985 che riguardava l’abolizione dei controlli alle frontiere interne.
Da allora le procedure di gestione delle frontiere interne ed esterne sono state progressivamente “comunitarizzate” e cioè le competenze legislative sono ora condivise fra l’Unione europea e gli Stati membri, le decisioni europee sono adottate dal Consiglio e dal Parlamento europeo su proposta della Commissione e tutta la materia rientra nella capacità giurisdizionale della Corte di Giustizia dell’Unione europea.
Nonostante la “comunitarizzazione” e il fatto che il Trattato di Lisbona abbia stabilito che l’immigrazione e l’asilo sono un “problema comune” (con buona pace per Giorgia Meloni che si è intestata questa “vittoria” al Consiglio europeo del 9 febbraio) la gestione delle frontiere esterne è rimasta di fatto nelle mani degli Stati e il principio della cosiddetta “prima accoglienza” nello Stato di arrivo di chi richiede una protezione internazionale è rimasto immutato dal 1990 e tutti i tentativi di adeguare il “sistema di Dublino” alla nuova realtà geopolitica sono finora falliti.
Dall’inizio del nuovo secolo, con l’aumento della conflittualità nei paesi vicini (Siria, Afghanistan, Iraq, Pakistan, Yemen) e delle inaccettabili condizioni di vita nell’Africa sub-sahariana, i movimenti di popolazioni sono progressivamente aumentati nelle rotte mediterranee insieme alle decine di migliaia di naufraghi e sulla rotta balcanica creando fenomeni ingiustificati e ingiustificabili di intolleranza da una parte nei paesi costieri (Spagna, Francia, Italia, Grecia, Cipro e Malta) sottoposti ad una pressione di flussi migratori solo apparentemente più elevata di quella reale nei paesi del Nord dell’Europa (Germania, Svezia, Danimarca, Svezia) e d’altra parte un inaccettabile rigetto del principio di solidarietà da parte dei paesi di transito (Ungheria, Polonia, Croazia).
Nonostante la “comunitarizzazione” delle politiche migratorie, l’Unione europea è stata incapace da allora di adottare politiche adeguate per governare quei flussi di popolazioni dalle aree di conflitto e dalle regioni martoriate dell’Africa sub-sahariana, per garantire i salvataggi in mare, per aiutare quelle regioni martoriate ad uscire dal sottosviluppo, per avviare politiche di ordinata ed umana accoglienza, per introdurre politiche di inclusione – in collaborazione con i poteri locali e con le organizzazioni del volontariato – al fine di assicurare la sicurezza dei migranti insieme alla sicurezza delle popolazioni europee, per integrare i nuovi cittadini nel mondo del lavoro e nei valori delle nostre società.
Cosicché l’incapacità dell’Unione europea ha provocato paure ancestrali di cui hanno approfittato movimenti di reazione politica in quasi tutti i paesi europei rafforzando le pulsioni populiste di chi era ed è convinto che si possano arrestare i flussi migratori e che l’Europa che respinge sia un modello da costruire a vantaggio delle nostre economie e della ricchezza delle nostre culture.
La decisione del Consiglio europeo del 9 febbraio di chiedere alla Commissione europea di mobiliare immediate e ingenti risorse finanziare per chiudere le nostre frontiere esterne non è dunque sorprendente ed è l’insensata conclusione di un processo iniziato da anni e reso possibile dalla mancanza di politiche comuni e dalla assurda immutabilità del “sistema di Dublino”.
La disperazione – nel senso letterale della mancanza di speranza – dei migranti economici, irregolari e illegali insieme ai richiedenti asilo non potrà essere fermata dalle infrastrutture, dalle “soluzioni innovative e tecnologiche”, dalle torrette e dalla sorveglianza aerea, marina e terrestre che sono state sciaguratamente immaginate – su proposta della Commissione europea – nel Regolamento 2021/1148 adottato di comune accordo dal Consiglio e dal Parlamento europeo nel luglio 2021 che prevede uno stanziamento di 6.4 miliardi di Euro fino al 2027 per rafforzare i controlli alle frontiere esterne “nel rispetto – si dice con involontaria ironia – della Carta dei diritti fondamentali”.
A conclusione del Consiglio europeo del 9 febbraio, il portavoce della Commissione europea Eric Mamer ha certo reiterato l’affermazione pronunciata un anno fa da Ursula von der Leyen secondo cui la Commissione europea non finanzierà “muri e fili spinati” non escludendo tuttavia la possibilità che singoli Stati li costruiscano a loro spese.
Per reagire alla volontà unanime dei governi di gettare le basi di una “Europa fortezza”, abbiamo deciso con una rete significativa di organizzazioni della società civile di indirizzare una petizione urgente al Parlamento europeo coscienti della difficoltà di essere non solo ascoltati – giacché la commissione per le petizioni del Parlamento europeo ha l’obbligo di ascoltarci – ma di riuscire a frenare questo scempio del diritto e delle convenzioni internazionali..
Andremo avanti con la nostra iniziativa convinti che alla fine prevarranno la forza della ragione e del e del diritto.
La sottoscrizione della petizione è aperta fino al 24 febbraio (anniversario dell’invasione dell’Ucraina) e poi sarò inviata al Parlamento europeo in tempo utile prima del Consiglio affari interni e giustizia del 9 marzo.
La nostra newsletter settimanale Noi e il futuro dell'Europa è stata concepita per contribuire ad una corretta informazione sull’Unione europea e partecipare al dibattito sulla riforma dell’Unione, così come abbiamo fatto durante la Conferenza sul futuro dell’Europa e come continueremo a fare in vista delle elezioni europee del maggio 2024.
Il Movimento europeo Italia seguirà con particolare attenzione la politica europea dell'Italia dopo le elezioni del 25 settembre 2022 anche attraverso i suoi social Facebook, Instagram, Twitter e infografiche oltre che sulla newsletter.
Ecco l’indice della nostra newsletter di oggi:
- Editoriale, che esprime l’opinione del Movimento europeo su un tema di attualità
- Attiriamo la vostra attenzione
- La settimana del Movimento europeo
- Eventi principali, sull’Europa in Italia e Testi in evidenza
Siamo come sempre a vostra disposizione per migliorare il nostro servizio di comunicazione e di informazione e per aggiungere vostri eventi di interesse europeo nella speranza di poter contare su un vostro volontario contributo finanziario.
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L'EDITORIALE
DICIAMO NO ALL’EUROPA DEI MURI E DEI FILI SPINATI
Nel giugno 1990 e cioè sei mesi dopo la caduta del Muro di Berlino ma tre anni prima dell’entrata in vigore del Trattato di Maastricht, gli allora dodici Stati membri dell’Unione europea sottoscrissero a Dublino una Convenzione internazionale per il controllo delle frontiere esterne che completava così l’accordo di Schengen del 1985 che riguardava l’abolizione dei controlli alle frontiere interne.
Da allora le procedure di gestione delle frontiere interne ed esterne sono state progressivamente “comunitarizzate” e cioè le competenze legislative sono ora condivise fra l’Unione europea e gli Stati membri, le decisioni europee sono adottate dal Consiglio e dal Parlamento europeo su proposta della Commissione e tutta la materia rientra nella capacità giurisdizionale della Corte di Giustizia dell’Unione europea.
Nonostante la “comunitarizzazione” e il fatto che il Trattato di Lisbona abbia stabilito che l’immigrazione e l’asilo sono un “problema comune” (con buona pace per Giorgia Meloni che si è intestata questa “vittoria” al Consiglio europeo del 9 febbraio) la gestione delle frontiere esterne è rimasta di fatto nelle mani degli Stati e il principio della cosiddetta “prima accoglienza” nello Stato di arrivo di chi richiede una protezione internazionale è rimasto immutato dal 1990 e tutti i tentativi di adeguare il “sistema di Dublino” alla nuova realtà geopolitica sono finora falliti.
Dall’inizio del nuovo secolo, con l’aumento della conflittualità nei paesi vicini (Siria, Afghanistan, Iraq, Pakistan, Yemen) e delle inaccettabili condizioni di vita nell’Africa sub-sahariana, i movimenti di popolazioni sono progressivamente aumentati nelle rotte mediterranee insieme alle decine di migliaia di naufraghi e sulla rotta balcanica creando fenomeni ingiustificati e ingiustificabili di intolleranza da una parte nei paesi costieri (Spagna, Francia, Italia, Grecia, Cipro e Malta) sottoposti ad una pressione di flussi migratori solo apparentemente più elevata di quella reale nei paesi del Nord dell’Europa (Germania, Svezia, Danimarca, Svezia) e d’altra parte un inaccettabile rigetto del principio di solidarietà da parte dei paesi di transito (Ungheria, Polonia, Croazia).
Nonostante la “comunitarizzazione” delle politiche migratorie, l’Unione europea è stata incapace da allora di adottare politiche adeguate per governare quei flussi di popolazioni dalle aree di conflitto e dalle regioni martoriate dell’Africa sub-sahariana, per garantire i salvataggi in mare, per aiutare quelle regioni martoriate ad uscire dal sottosviluppo, per avviare politiche di ordinata ed umana accoglienza, per introdurre politiche di inclusione – in collaborazione con i poteri locali e con le organizzazioni del volontariato – al fine di assicurare la sicurezza dei migranti insieme alla sicurezza delle popolazioni europee, per integrare i nuovi cittadini nel mondo del lavoro e nei valori delle nostre società.
Cosicché l’incapacità dell’Unione europea ha provocato paure ancestrali di cui hanno approfittato movimenti di reazione politica in quasi tutti i paesi europei rafforzando le pulsioni populiste di chi era ed è convinto che si possano arrestare i flussi migratori e che l’Europa che respinge sia un modello da costruire a vantaggio delle nostre economie e della ricchezza delle nostre culture.
La decisione del Consiglio europeo del 9 febbraio di chiedere alla Commissione europea di mobiliare immediate e ingenti risorse finanziare per chiudere le nostre frontiere esterne non è dunque sorprendente ed è l’insensata conclusione di un processo iniziato da anni e reso possibile dalla mancanza di politiche comuni e dalla assurda immutabilità del “sistema di Dublino”.
La disperazione – nel senso letterale della mancanza di speranza – dei migranti economici, irregolari e illegali insieme ai richiedenti asilo non potrà essere fermata dalle infrastrutture, dalle “soluzioni innovative e tecnologiche”, dalle torrette e dalla sorveglianza aerea, marina e terrestre che sono state sciaguratamente immaginate – su proposta della Commissione europea – nel Regolamento 2021/1148 adottato di comune accordo dal Consiglio e dal Parlamento europeo nel luglio 2021 che prevede uno stanziamento di 6.4 miliardi di Euro fino al 2027 per rafforzare i controlli alle frontiere esterne “nel rispetto – si dice con involontaria ironia – della Carta dei diritti fondamentali”.
A conclusione del Consiglio europeo del 9 febbraio, il portavoce della Commissione europea Eric Mamer ha certo reiterato l’affermazione pronunciata un anno fa da Ursula von der Leyen secondo cui la Commissione europea non finanzierà “muri e fili spinati” non escludendo tuttavia la possibilità che singoli Stati li costruiscano a loro spese.
Per reagire alla volontà unanime dei governi di gettare le basi di una “Europa fortezza”, abbiamo deciso con una rete significativa di organizzazioni della società civile di indirizzare una petizione urgente al Parlamento europeo coscienti della difficoltà di essere non solo ascoltati – giacché la commissione per le petizioni del Parlamento europeo ha l’obbligo di ascoltarci – ma di riuscire a frenare questo scempio del diritto e delle convenzioni internazionali..
Andremo avanti con la nostra iniziativa convinti che alla fine prevarranno la forza della ragione e del e del diritto.
La sottoscrizione della petizione è aperta fino al 24 febbraio (anniversario dell’invasione dell’Ucraina) e poi sarò inviata al Parlamento europeo in tempo utile prima del Consiglio affari interni e giustizia del 9 marzo.
Roma, 20 febbraio 2023
ATTIRIAMO LA VOSTRA ATTENZIONE
PETIZIONE AL PARLAMENTO EUROPEO SUL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE, DEI VALORI DELL’UNIONE E DEI DIRITTI FONDAMENTALI CON CARATTERE DI URGENZA
Noi cittadine e cittadini dell’Unione europea, associazioni, persone fisiche di paesi terzi residenti nell’Unione europea
Viste le conclusioni del Consiglio europeo straordinario del 9 febbraio ed in particolare il punto 23.e
Vista la lettera della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen del 26 gennaio 2023 ai Capi di Stato e di governo, una lettera che sembrerebbe rappresentare un mutamento di approccio della Commissione europea rispetto al Migration Pact del settembre 2020 passando dalla priorità del diritto internazionale, dei principi e dei valori dell’Unione europea e della tutela dei diritti fondamentali ad un’Europa che respinge e che esclude
Viste le richieste al Consiglio europeo dei governi di Austria, Danimarca, Estonia, Grecia, Lettonia, Lituania, Malta e Slovacchia
Considerando gli articoli 20, 24 e 227 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea
Considerando gli articoli 77, 78, 79 e 80 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea
Considerando la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea ed in particolate gli articoli 1, 2, 4, 5, 15, 18, 19
Considerando la Convenzione di Ginevra sullo status dei rifugiati del 1951
Considerando la Convenzione internazionale sulla ricerca e il salvataggio marittimo del 1985
Considerando la Convenzione europea dei diritti dell’Uomo e delle libertà fondamentali del 1950
Considerando che i Capi di Stato e di governo dei Ventisette hanno deciso di concentrarsi sul rafforzamento dell’azione esterna, sulla cooperazione in materia di rimpatrio e di riammissione, sul controllo delle frontiere esterne, sulla lotta alla strumentalizzazione dei migranti a fini politici e sulla cooperazione con Europol, Frontex e Eurojust confermando il principio secondo cui il controllo dei flussi di migranti è essenzialmente un problema di sicurezza
Considerando che nulla è stato detto dal Consiglio europeo sulle ragioni dei movimenti di popolazioni, che avvengono in larga parte all’interno dei paesi di origine, fra paesi dell’Africa sub-sahariana e verso paesi in via di sviluppo, sul fatto che il cosiddetto pull factor non deriva dalla mancanza di respingimenti e di rimpatri dei migranti irregolari ma dalla fuga inarrestabile dai conflitti interni, dalle guerre fra Stati, dalla fame, dai disastri ambientali e dall’espropriazione delle terre, che i rimpatri in molti casi non sono realizzabili per l’impossibilità di sottoscrivere accordi bilaterali con paesi terzi, che molti rimpatri avranno come conseguenza la morte o la schiavitù dei migranti definiti irregolari e che l’Unione europea avrebbe dovuto adottare da tempo un piano per lo sviluppo dell’Africa
Considerando che nulla è stato detto dal Consiglio europeo sul valore aggiunto per le economie europee e per la ricchezza delle nostre culture dall’accoglienza dei migranti economici e sulla necessità di mobilitare risorse umane e finanziarie da mettere a disposizione in particolare dei poteri locali per garantire politiche di inclusione considerandole come gli unici strumenti efficaci per garantire la sicurezza di chi arriva e la sicurezza di chi accoglie
Considerando che il prossimo Consiglio dei ministri della Giustizia e degli Affari Interni che dovrà dare seguito alle conclusioni del Consiglio europeo si terrà il 9 marzo sotto presidenza svedese.
Riteniamo che il Parlamento europeo debba respingere le conclusioni del Consiglio europeo - usando tutti gli strumenti istituzionali di cui l’assemblea dispone - in particolare il paragrafo 23.e in cui si afferma:
“chiede alla Commissione europea di mobilitare immediatamente ingenti fondi e mezzi dell’Unione europea per sostenere gli Stati membri nel rafforzamento delle capacità e delle infrastrutture di protezione delle frontiere, dei mezzi di sorveglianza – compresa la sorveglianza aerea – e delle attrezzature. In tale contesto, il Consiglio europeo invita la Commissionea mettere a punto rapidamente la strategia di gestione europea integrata delle frontiere”.
Chiediamo di sapere – in quanto movimento di cittadine, cittadini e persone contribuenti – se saranno esclusi finanziamenti per la costruzione di muri e fili spinati, su quale linea di bilancio saranno prelevati questi fondi, se sarà necessario un bilancio suppletivo e rettificativo su cui l’assemblea avrà l’ultima parola, come si verificherà la pertinenza e la necessità delle spese effettuate, poiché tali ingenti fondi dovrebbero essere prelevati dal bilancio dell’Unione europea, che è finanziato dalle cittadine e dai cittadini europei nonché da tutte le persone che risiedono nell’Unione europea.
Roma, 20 febbraio 2023
SOTTOSCRIVI LA PETIZIONE - ENTRO IL 23 FEBBRAIO - INVIANDO UN’EMAIL ALL'INDIRIZZO
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Movimento Europeo Italia (39)
PIER VIRGILIO DASTOLI GIUSEPPE BRONZINI GIULIO SAPUTO DANIELA FELISINI NICOLETTA PARISI LIA QUARTAPELLE PROCOPIO ANTONIO ARGENZIANO LORENZA BONACCORSI MARCO CELLI ROCCO CANGELOSI CLAUDIO CAPPELLINI LEONARDO CESARETTI FILIPPO CIAVAGLIA MARCO CILENTO ALBERTO D’ALESSANDRO SUSANNA FLORIO MONICA FRASSONI EMILIO GABAGLIO MATTEO GORI PIER GIORGIO GROSSI LEILA EL HOUSSI STEFANO INGALLINA CLAUDIO LEONE MARINA LILLI VENTURINI ALBERTO MAJOCCHI ALBERTO MARITATI SILVANO MARSEGLIA FABIO MASINI ENZO MATTINA STEFANO MILIA ROSSELLA MURONI GUIDO ORLANDINI GABRIELE PANIZZI PAOLO PONZANO DOMENICO RIZZUTI VALERIA RONZITTI LOREDANA TEODORESCU NICOLETTA TEODOSI MARIANO VOTTA
Organizzazioni/Associazioni aderenti (65)
ACLI ACLI regionale Liguria AEDE AGORA LIBERALE AICCRE Liguria ANDE ANPI Nazionale Assemblea Permanente Diritto Di Migrare Diritto Di Restare Associazione "Humanfirst Italia" Associazione “TUTTI Europa ventitrenta” Associazione Città del Bio Associazione Costituzione Beni Comuni Associazione Dajai o.d.v. Associazione europea degli Insegnanti | AEDE Associazione Infocivica Associazione La Fonte APS, Firenze Associazione Mesa Popular o.d.v. Associazione Parallelo Palestina AUSE Base Italia Casa Cultura Ravenna Casa Europa Viareggio Centro di eccellenza Altiero Spinelli | CeAS Centro Einstein di Studi Internazionali | CESI Centro Politiche Europee CIA CILAP-EAPN Italia CISDA Coordinamento italiano sostegno donne afghane CITTADINANZATTIVA Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici Laureati Comitato Milanese Acquapubblica Coordinamento Italiano Sostegno Donne Afghane Onlus CSV Lazio Cultura contro camorra (Belgio) Donne in Nero - Roma EMERGENCY ONG Onlus Europe Now Firenze Città Aperta FNISM Fondazione Bruno Buozzi Fondazione Ducci Fondazione Lelio e Lisli Basso Fondazione Migrantes Fondazione Roma Europea Forum tunisino per la cittadinanza mediterranea Gruppo Fasana ICLS Istituto di Studi sul Federalismo e l’Unità Europea Paride Baccarini Istituto Luigi Sturzo Lib Mov Movimento Liberale Liberali Italiani +Europa Potere al Popolo e Unione Popolare Varese PRO.DO.C.S. Progetto Domani: Cultura e Solidarietà Radicali Italiani Rete Antirazzista Fiorentina Rete Comunità Solidali ETS Rete femminista "No muri, no recinti" Rete Varese senza Frontiere SINDNOVA Sinistra Italiana Stati Generali delle Donne Sustainable Cooperation for Peace & Security Un'Altra Storia Varese Unione nazionale di educazione degli adulti UIEDA Volt Italia
Primi firmatari (43)
SIMONETTA AGNELLO HORNBY Scrittrice VITTORIO AGNOLETTO Medico ALBERTO ALEMANNO UE HEC Paris MARIA ROMANA ALLEGRI Università di Roma "La Sapienza" NICOLA ANTONETTI Presidente Istituto Luigi Sturzo MARCO BARBETTA Cia FABRIZIO BATTISTELLI Presidente Istituto Ricerche Internazionali Archivio Disarmo IRIAD MARCO BENTIVOGLI Base Italia ALESSANDRO BIANCHI già Ministro EMMA BONINO già Senatrice ELIANA CANAVESIO Co-Presidente Volt Italia ROBERTO CASTALDI Cesue UMBERTO CARABELLI Dir. Rivista Giuridica Lavoro e Previdenza sociale - Futura Editrice ANDREA CATIZONE FOLENA Sustainable Cooperation for peace & security SILVIA COSTA già parlamentare europea e nazionale CHIARA FAVILLI Università di Firenze DANIELA FELISINI presidente Ause VINCENZO FISCHETTI Presidente Associazione "Humanfirst Italia" FRANCESCO FLORENZANO Unieda NICOLA FRATOIANNI Segretario Nazionale Sinistra Italiana MARIAROSARIA GUGLIELMI Presidente MEDEL GIANLUCA GUERRA Co-Presidente Volt Italia FRANCESCO IANNIELLO Cultura contro camorra (Belgio) MASSIMILIANO IERVOLINO Radicali Italiani FRANCO IPPOLITO Presidente Fondazione Lelio e Lisli Basso TRIANTAFILLOS LOUKARELIS già Direttore generale UNAR - già Presidente Comitato direttivo Antidiscriminazione, Diversità e Inclusione del Consiglio d'Europa MIMMO LUCANO già Sindaco di Riace (RC) EMILIANO MANFREDONIA Presidente ACLI GIORGIO MARASÀ Responsabile relazioni internazionali - Sinistra Italiana FILIPE MARQUES Magistrats Européens pour la Démocratie et les Libertés (MEDEL) FILIPPO MIRAGLIA ARCI DOMENICO MORO MFE Torino JOSEPH MOYERSOEN International Ass. Youth and Family Judges Magistrates (AYFJM) ELENA PACIOTTI già parlamentare europea ANTONIO PADOA SCHIOPPA Università di Milano LAURA PENNACCHI Economista, già sottosegretario al Tesoro GIAN CARLO PEREGO Presidente Fondazione Migrantes CARLA REY AICCRE CHIARA SASSO Re.Co.Sol - Rete delle Comunità Solidali GIANCARLO SCHIAVONE ASGI ARMANDO SPATARO Magistrato ANNA MARIA SIMONAZZI Fondazione Brodolini ENNIO TRIGGIANI Università di Bari
Altri firmatari (282)
SILVIA ACQUISTAPACE Presidente coop Immaginiecinema PAOLO ACUNZO Vice presidente MFE Roma SERGIO AFFRONTE Magistrato MARIAPAOLA AIMO Università di Torino ADELE AIROLDI già funzionaria UE SILVIA ALBANO Magistrato DILETTA ALESE Direzione Nazionale Gioventù federalista europea GIUSEPPE ALLEGRI Università di Roma "La Sapienza" ANDREA AMATO già membro del Comitato Economico e Sociale Europeo LUIGI ANDREINI Associazione Progetto Accoglienza Borgo San Lorenzo (FI) NINNI ANDRIOLO Giornalista ANNALISA ANGIERI Direzione nazionale Radicali Italiani MATTEO ANNIBALLI MFE Pesaro e Fano AREIL ANGELASTRO Network Security Architect STEFANO ARISTA Architetto, Comitato Nazionale Radicali Italiani MARIA ASCHETTINO Sostituto Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Napoli ANTONIO AUGENTI Università degli Studi S. Pio V PAOLA AUTORE Società Cooperativa Culture MARCO BACCIN Segretario generale Fondazione Ducci GIAN GUIDO BALANDI Università di Ferrara MARZIA BARBERA Università Brescia ROBERTA BARBERINI Magistrato VALERIA BARBUTO Comune di Milano MARCELLO BASILICO Magistrato PAOLA BASTIANONI Università degli Studi di Ferrara SOFIA BATTISTI "Diritto di Migrare - Diritto di Restare" ANGELA BELLAGAMBA Movimento “Le Veglie Contro le Morti in Mare” ANNA BELLAMACINA Assistente Sociale SALVATORE BERLINGÒ Università per Stranieri “Dante Alighieri” MATILDE BETTI Magistrato LAURA BIASI Tutor MNSA (Minori stranieri non accompagnati) MORENO BIAGIONI Comitato Fermiamo la guerra e Rete Antirazzista di Firenze INES BIEMMI Anpi Sezione Vigentina Milano EMANUELA BIGATTIN Magistrato JORGE BINAGHI Barcellona, Spagna GIACINTO BISOGNI Magistrato MARCO BOATO già Senatore OLIVIA BONARDI Università degli Studi di Milano MASSIMO BONFIGLIO Magistrato MARIA GRAZIA BONOMI Accademia Arte e Artigianato SILVIA BORELLI Università di Ferrara GRAZIA BORGNA Centro Einstein di Studi Internazionali | CESI MARCO BORRACCETTI Università di Bologna FRANCESCO BOSCHI SONIA BOVINO Milano MATTEO BRACCIALI Vicepresidente FAI - Federazione ACLI Internazionali ANTONELLA BRAGA Storica GIOVANNI BRAUZZI già Ambasciatore LUCIANA BREGGIA Magistrato FRANCESCO BUFFA Magistrato SILVIA BUZZELLI Università degli Studi di Milano Bicocca SUSANNA MARIA CAFARO Università del Salento RAIMONDO CAGIANO DE AZEVEDO Università di Roma "La Sapienza" GABRIELE CAIATI Università degli Studi di Milano GIUSEPPE CAIZZI MFE DANIELA CALLEGARI Pediatra PIERA CAMPANELLA Università degli Studi di Urbino Carlo Bo MARIA GRAZIA CAMPARI Avvocata ANGELO CAMPEDELLI architetto ALESSANDRA CANGEMI Giornalista MARIA CRISTINA CANZIANI Magistrato ALESSANDRO CAPITANIO MFE FEDERICO CAPURRO Agente contrattuale UE CARLO EMANUELE CARESIA Dirigente medico Università di Firenze ANTONIETTA CARESTIA Magistrato LOREDANA CARUSO MFE TANIA CASTELLI Convenzione per i diritti nel Mediterraneo ANTONELLA CASTELNUOVO Presidente Istituto di Psicologia Interculturale ETS RENZO AZELIO CASTELNUOVO Università degli Studi di Siena RAFFAELLA CATANI MFE (sezione Pesaro-Fano) CRISTIANA CAVAGNA Torino ALESSANDRO CAVALLI Università di Pavia DAVID CERRI Avvocato ANGELA CERRI CAPITANIO Movimento Federalista Europeo Genova ORNELLA CERVETTI LETIZIA CESARINI SFORZA CILAP MARJUS CEVELI Volt Italia ALBA CHIAVASSA Magistrato SUSAN PAOLA CHUNGA PALOMI DAVIDE CIARLONI MFE Pesaro e Fano VITTORIO CIDONE AIACE LAURA CIMA già parlamentare Commissione Esteri e Affari Comunitari, Ecofemministe MARIA COLPANI Magistrato CARMELA COMMODARO Giornalista RICCARDO CONTE Avvocato GIANNI COPETTI LAURA CORSARO Avvocato PIETRO COSTA Fondatore BACAS-Borghi Antichi Cultura Arti e Scienze - ITALIA-USA ELENA RIVA CRUGNOLA Magistrato RINA CUCCU LAURA CURCIO Magistrato PASQUALE DANTE Agora Liberale MARA D'ERCOLE CGIL MADIA D'ONGHIA Università degli Studi di Foggia CRISTIANA DE BERNARDIS MFE - Sezione Pesaro e Fano ALICE DEPETRO studentessa Università di Torino ANDREA DE PETRIS Direttore Scientifico cepItalia | Centro Politiche Europee ROSSANA DI FAZIO Società per l’enciclopedia delle donne APS ANTONELLA DI FLORIO Magistrato ESTER DI NAPOLI Università di Napoli DANIELE DOMENICUCCI Referendario Tribunale UE TULLIO DONATI Centro Documentazione Ebraica ANNA MARIA DONNARUMMA Presidente PRO.DO.C.S. ALISTAIR DRUMMOND PETRIE musicista e operatore sociale educativo GIULIO ERCOLESSI Lib Mov TERENZIO FACCHINETTI Pulse of Europe SALVATORE MASSIMO FERRANTE FRANCESCA FERRANTI ASE GABRIELLA FERRANTI Università Sassari GIANNI FERRARESE Insegnante ANTONIO FERRENTINO Presidente Associazione “Città del Bio” UGO FERRUTA Mfe CAROLINA FIGINI Traduttrice MARCO FILIPPESCHI ALI Autonomie locali italiane DAMIANO FIORATO Avvocato SOFIA FIORELLINI Tesoriera GFE MARTINA FLAMINI Magistrato CARLO FREDIANI UEF MICAELA FRULLI Università di Firenze ELENA FUMI Tutore volontario di minori stranieri non accompagnati - Pisa STEFANO FUSCHETTO BERNARDO GABRIELE Liceo Majorana NATASCIA GAIANI Pensionata MARIO GAY IRIAD | Archivio Disarmo, Roma ALFONSO MARIA GALLO Tesoriere +Europa NICOLETTA GANDUS già Magistrato EMILIO GATTI SERGIO GENINI Attivista de “Le Veglie Contro le Morti in Mare” e Assemblea Permanente Diritto di Migrare Diritto di Restare MARCO GERBAUDO Università Bocconi DAVIDE GHIO Architetto RITA GIACOMINI Assemblea Permanente Diritto di Migrare Diritto di restare MARCELLO GIANESE GIUSEPPE GIRARDI Ricercatore FRANCESCO GIUSTINO Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati PIERPAOLO GORI Magistrato DONATA GOTTARDI Università di Verona GIAMPIERO GRAMAGLIA Giornalista ELISABETTA GRANDE Università di Alessandria GABRIELLA GRASSO Milano CARLO ALBERTO GRAZIANI Università di Siena TOMMASO GRECO Università di Pisa CINTHIA GROSSI Movimento “Le Veglie Contro le Morti in Mare” MASSIMILIANO GUDERZO Università di Siena VINCENZO GUIZZI già Segretario generale Camera dei Deputati EMANUELA IENZI Dirigente Medico MICHELA IZZO Dottore di Ricerca in Economia e politica agraria dell'Unione europea ERIC JOZSEF Giornalista Europe Now JESSI KUME Possibile, Coordinatrice Accoglienza Possibile - Campagna di Lavoro nazionale del partito su Accoglienza e Migrazioni ALESSANDRO LANTERI Movimento Federalista Europeo Verona LUIGI LANDOLFI RITA LATELLA Psicologa Psicoterapeuta CARLA MARINA LENDARO Magistrato NERINA LEONARDINI ANTONINO LEONARDO GUIDO LEVI Università di Genova LUCIO LEVI Centro Einstein di Studi Internazionali | CESI GIOVANNA LIOTTA PRO.DO.C.S. FRANCESCA LONGO Università di Catania GABRIELLA LUCCIOLI Magistrato ISA MAGGI Stati Generali delle donne FRANCESCO MAISTO Magistrato GIOVANNA MALAVOLTI Pedagogista BRUNO ANDREA MAMONE Ricercatore FRANCA MANGANO Magistrato MARCO MANUNTA Magistrato MARGHERITA MARCHESELLI MARIA ROSARIA MARELLA Università degli Studi Roma Tre CHIARA MARENGHI Ricercatrice SILVIA MARMIROLI LUCA MARIO MASERA Università degli Studi di Brescia FABRIZIO MASINI MFE Prato FRANCESCA MASTRANTUONO Gioventù federalista europea TECLA MAZZARESE Università degli Studi di Brescia MAURIZIO MELANI già Ambasciatore ANDREA MELODIA Vicepresidente Associazione Infocivica ELISA MELONI Volt Italia PAOLA MENEGANTI GUALTIERO MICHELINI Magistrato MARLÈNE MICHELONI Sociologa DOMENICA MIELE Magistrato LAURA MIRACHIAN già Ambasciatore, CeSPI MARINELLA MOCALI - Verona LUIGI MOCCIA Presidente Centro di eccellenza Altiero Spinelli | CeAS SERGIO MOIA Aderente al Partito Democratico FRANCO MOLLO Movimento europeo-Centro Regionale Calabria GIUSEPPINA MARIA MOMBLANO Rubiana (TO) GUIDO MONTANI Università degli Studi di Pavia CLAUDIO MORATTO LUISA MORGANTINI già Vice presidente del Parlamento Europeo ANNA MORI Magistrata CHIARA MORI Modena MARINA SILVIA MORI Avvocato EMMA IDA MULTARI Cardiologa Siderno (RC) Volontaria Ambulatorio Riace (RC) PASQUALINA NAPOLETANO Centro per la riforma dello Stato ISIDORO NAPOLI AMALIA NAVONI Comitato Milanese Acquapubblica LUCIANA NEGRO Attivista per i diritti umani MASSIMILIANO NESPOLA Giornalista LETIZIA NORCI CAGIANO Università degli Studi Roma Tre STEFANO ORLACCHIO Segretario Gioventù Federalista Europea di Benevento GIOVANNI ORLANDINI Università di Siena ROBERTO ORRÚ Università di Cagliari FRANCESCO PALLANTE Università di Torino SILVANA PALUMBIERI Associazione Infocivica DOMENICO PANSINI VALENTINA PARAVANO LIDIA PARMA Attivista Movimento “Le Veglie Contro le Morti in Mare” ANNE PARRY Più Europa IGNAZIO PATRONE Magistrato ANNA PAOLA PAVANATI SIMONETTA PAVAN già Funzionario Servizi sociali CINZIA PAVANATI MARCO PERDUCA già senatore LUCA PERILLI Magistrato MICHELE PETRAROIA Coordinatore Anpi Basilicata, Coordinamento Associazione G.Tedeschi Campobasso EMANUELA PETROLATI insegnante in pensione VALERIA PICCONE Magistrato FRANCESCO PINTO Magistrato MARIAROSA CLARA PIPPONZI Magistrata ANNA LUCIA PIZZATI Direttivo MFE Veneto BEATRICE PIZZINI Consigliera Associazione Soomaaliya Onlus Ong Torino RICCARDO POLI Direttore Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA) ANTONIO POSO Avvocato CATERINA POZZI Presidente Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA) PIERO POZZI Infocivica WALTER PRIVITERA Università degli Studi di Milano-Bicocca FRANCESCA RATTI già Segretario generale aggiunto del Parlamento europeo; Co-Presidente di CIVICO Europa LUCIANA RAZETE Magistrato RENZO RAZZANO CSV Lazio - Centro di Servizio per il Volontariato PIERLUIGI RENZI FIORENZA RIGONI Insegnante DINO GUIDO RINOLDI Università Cattolica del Sacro Cuore ALFREDO RIZZO Università di Roma "La Sapienza" MARIA STELLA ROGNONI Università degli Studi di Firenze FRANCO RONCONI referente Associazione Libera per la provincia di Forlì Cesena AGOSTINO ROMAGNOLI Professore AMALIA ROMANO GRAZIELLA ROMEO Università Bocconi DANIELA ROSA Rete della pace di Bergamo ANTONELLA ROSETTI Casa della Cultura Ravenna MAURO RUBICHI Presidente Associazione Ita - Nica Livorno FABIO SACCO Sinistra Italiana GIUSEPPE SALMÈ Magistrato AMALIA SANFILIPPO Centro Astalli-Palermo RITA SANLORENZO Magistrato CESARE SAN MAURO Fondazione Roma europea GLORIA SANSEVERINO Magistrato SALVATORE SANTORO Ufficio V CNEL DONATELLA SCHMIDT Università degli Studi di Padova GEA SCHIRÒ già deputata ELENA SCISO Università Luiss GABRIELLA SFORZA Università di Bari SIMONE SILVESTRI Magistrato VERA SILVERI MARCO SIMONI Università Luiss EMILIO SIRIANNI Magistrato DESIDERATA SLIVAR Segretaria Aiccre Liguria ELEANOR SPAVENTA Università Bocconi ROBERTO SPECIALE Centro In Europa GUGLIELMO SPETTANTE Associazione Costituzione Beni Comuni SIMONE SPINA Magistrato NICOLA STRANGIS Gioventù Federalista Europea (GFE) DEBORA STRIANI MARCELLA STUMPO Consigliere Comunale Rete della Sinistra, Termoli SILVANA TAGLIANINI Insegnante MARCO TAMBORINI già rappresentante sindacale Leonardo ELISABETTA TARQUINI Magistrata ANNA LUISA TERZI GIUSEPPE TOMARCHIO Ottico MASSIMO TORELLI Firenze Città Aperta LUCIA TRIA Magistrato ENNIO TRIGGIANI Università degli Studi di Bari ROSSANA VALENTINI Sinistra Ecologista NICOLA VALLINOTO MFE Genova ARIANNA VISCOGLIOSI Consigliera comunale di Genova CHIARA VOLPATO Presidente Acli Liguria SANDRA ZAMPA Senato della Repubblica LAMBERTO ZANETTI Presidente dell’Istituto di Studi sul Federalismo e l’Unità Europea Paride Baccarini EUGENIO ZANIBONI Università di Foggia MARIA BEATRICE ZANOTTI Sostituto procuratore Verona MARCO ZECCHINELLI MFE Pesaro e Fano ANNA ZERBINATI
LA SETTIMANA DEL MOVIMENTO EUROPEO
22 febbraio
Fourteenth edition of EuropeanChats with European Movement North Macedonia and Europen Movement Albania (European Movement International)
Roma, Presentazione del libro “Processo alla solidarietà. La giustizia e il caso Riace” (ed Castelvecchi)
23 febbraio
Webinar di presentazione del libro "Piccolo dizionario della grande trasformazione digitale" (Associazione "Comunicazione Pubblica")
24-26 febbraio
Roma, Fiaccolata presso l’Ambasciata Russa in Italia in solidarietà con l'Ucraina e gli ucraini dopo 12 mesi di guerra (Eumans)
Roma, 3° Congresso Nazionale di +Europa
IN EVIDENZA
VI SEGNALIAMO
Mercoledì 22 febbraio, ore 12:00, Roma. Presentazione del libro “Processo alla solidarietà. La giustizia e il caso Riace” (ed Castelvecchi). Presso la Sala Stampa Estera (Via dell’Umiltà 83). Intervengono: Ahmad Ejaz, Luigi Ferrajoli, Luigi Manconi, Giovanna Procacci, Domenico Rizzuti. Diretta Facebook https://www.facebook.com/Castelvecchieditore/. LOCANDINA.
Venerdì 24 febbraio, ore 18:00, Roma. Un anno di guerra in Ucraina. Il 24 febbraio, presso la basilica di San Giovanni in Laterano, veglia di preghiera “E la pace non avrà fine” promossa dalla diocesi di Roma. Alla celebrazione, presieduta dal cardinale Angelo De Donatis, parteciperanno l’esarca Dioniso Lachovicz e il vescovo Pero Sudar. ULTERIORI INFORMAZIONI.
24-26 febbraio, Roma. 3° Congresso Nazionale di +Europa. Il Terzo Congresso di +Europa si terrà il 24, 25, 26 Febbraio 2023 a Roma presso la struttura Rome Life Hotel in Via Palermo 10. Per tutte le informazioni, il programma, i documenti utili, le proposte, le liste e le mozioni congressuali è possibile visitare il sito dedicato al Congresso.
Martedì 14 febbraio, ore 16:30, Genova. Il Movimento Europeo Italia ha deciso di promuovere la costituzione in ogni regione di propri Centri di coordinamento regionale in vista delle Elezioni Europee che si terranno a maggio del 2024. Presso la sede del "Centro in Europa" a Genova, si svolgerà la riunione costitutiva del coordinamento regionale ligure del Movimento europeo.
Giovedì 16 febbraio, ore 18:30, Roma. Le Acli, Agesci, Azione Cattolica e il Movimento Politico per l’Unità promuovono la presentazione del libro “La saggezza e l’audacia”, una raccolta di discorsi per l’Italia e per l’Europa, scritti da David Maria Sassoli durante la stagione della presidenza del Parlamento europeo, ad un anno dalla sua scomparsa. Sarà possibile seguire l’evento in diretta streaming sui canali delle Associazioni promotrici. LOCANDINA.