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La nostra newsletter settimanale Noi e il futuro dell'Europa è stata concepita per contribuire ad una corretta informazione sull’Unione europea e partecipare al dibattito sulla riforma dell’Unione, così come abbiamo fatto durante la Conferenza sul futuro dell’Europa e come continueremo a fare in vista delle elezioni europee del maggio 2024.

Il Movimento europeo Italia seguirà con particolare attenzione la politica europea dell'Italia dopo le elezioni del 25 settembre 2022 anche attraverso i suoi social Facebook, Instagram, Twitter e infografiche oltre che sulla newsletter.

Ecco l’indice della nostra newsletter di oggi:

Editoriale, che esprime l’opinione del Movimento europeo su un tema di attualità

- Attiriamo la vostra attenzione

- La settimana del Movimento europeo

- Eventi principali, sull’Europa in Italia e Testi in evidenza

Siamo come sempre a vostra disposizione per migliorare il nostro servizio di comunicazione e di informazione e per aggiungere vostri eventi di interesse europeo nella speranza di poter contare su un vostro volontario contributo finanziario.

 

 

 

 

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CARE LETTRICI E CARI LETTORI

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 L'EDITORIALE

INFOSFERA E AUTONOMIA STRATEGICA DELL’UNIONE EUROPEA

UNA INIZIATIVA DEL MOVIMENTO EUROPEO SULLA BLOCKCHAIN

Con una accelerazione che conferma la capacità dell’Unione europea di reagire alle emergenze, il Consiglio ed il Parlamento europeo hanno raggiunto il 20 aprile un accordo sulla proposta della Commissione europea di uno European Microchips Act che entrerà in vigore nel 2024 e cioè di un piano europeo per rispondere alla dipendenza dell’industria europea nella produzione di componenti elettronici sui cui si impone attualmente l’egemonia della Cina e di Taiwan in un mercato mondiale che vale 450 miliardi di euro.

Lo stato di crisi nell’approvvigionamento dei microchip è apparso in tutta la sua evidenza durate la pandemia che ha colpito la produzione cinese e taiwanese anche a causa delle tensioni fra Pechino e Taipei senza contare gli effetti della guerra in Ucraina mettendo in gravi e crescenti difficoltà il settore manifatturiero nell’Unione europea che è la parte industriale più importante della nostra economia sapendo che la cosiddetta infosfera e cioè l’intelligenza artificiale permea tutta la nostra società dagli usi casalinghi, alla produzione industriale, dalla logistica alla difesa, dal marketing ai supercomputer per finire – last but not least - con la ricerca e con la salute.

In questo quadro si colloca il rapporto fra l’intelligenza artificiale e la tutela dei diritti per garantire la qualità, la trasparenza e la interoperabilità dei dati di cui la tecnologia della blockchain appare essenziale per favorire maggiore certezza nella raccolta dei dati rielaborati dai sistemi di intelligenza artificiale implementando la fiducia nei risultati prodotti dagli algoritmi.

È questo l’obiettivo della iniziativa avviata dal Movimento europeo insieme allo European Partners for Environment e allo EU Blockchain Observatory and Forum, il contributo del Centro Studi sul Federalismo e il patrocinio della Facoltà di Ingegneria della Sapienza Università di Roma e di Compubblica con una prima tappa il prossimo 17 maggio al Campus Einaudi dell’Università degli Studi di Torino che è partner del progetto, una tappa nell’ambito del quinto Festival sullo sviluppo sostenibile organizzato da ASviS dall’8 al 24 maggio in tutta Italia (LINK A DOCUMENTO, AGENDA E LINK PER ISCIVERSI).

Per reagire all’emergenza la Commissione europea ha proposto un anno fa ed il Consiglio insieme al Parlamento europeo al termine del tradizionale tri-dialogo hanno accettato di investire con lo European Microchips Act 49 miliardi di euro di cui 3.3 miliardi di euro dal bilancio europeo e 6.2 miliardi di fondi pubblici con l’obiettivo di passare dal 9% della quota europea nel mercato mondiale al 20% entro il 2030 e sapendo che gli Stati Uniti hanno deciso di investire 52,7 miliardi di dollari con il loro Chips and Science Act che comprende una parte sostanziosa di sgravi fiscali per la ricerca.

I tre pilastri dello European Microchips Act sono il Chips for Europe initiative che prevede la costruzione di laboratori e fabbriche per incrementare la produzione di microchips, la garanzia di forniture necessarie usando investimenti pubblici e privati e la collaborazione fra Stati membri.

All’investimento nella produzione di microchips si aggiunge la dimensione della ricerca avanzata per accelerare il livello delle conoscenze europee bloccate al livello della sperimentazione al fine di dare la priorità alla industrializzazione delle tecnologie europee.

Beneficeranno delle risorse europee gli impianti europei per la produzione di microchips ma anche i loro fornitori nel quadro dello sviluppo della cooperazione fra l’Unione europea e gli Stati membri che comprenderà la costante verifica dello stato di approvvigionamento dei semiconduttori, del livello della domanda e dell’offerta anche per pianificare eventuali e nuove crisi.

Questa iniziativa della Commissione europea si accompagna alla maggiore flessibilità nell’applicazione delle norme relative agli aiuti di Stato che interessa non solo la Francia e la Germania ma anche l’Italia che è partner della Francia nella StMicroelectronics all’avanguardia nella costruzione di nuovi impianti di microchips.

Vale la pena di sottolineare tre aspetti nell’accordo raggiunto a Strasburgo dopo il tri-dialogo fra il Consiglio e il Parlamento europeo con il ruolo attivo della Commissione europea e del commissario Thierry Breton: a. l’atto europeo si fonda sul partenariato pubblico/privato che è un metodo essenziale per garantire la competitività dell’infosfera europea; b. viene avviata una parte della politica industriale europea in un settore sensibile della nostra autonomia strategica; c. in una situazione di crisi si rafforza la “dimensione europea” delle nostre relazioni con Taiwan come è stato sottolineato da Le Monde dopo le improvvide dichiarazioni di Emmanuel Macron secondo cui “l’Unione europea dovrebbe evitare di farsi trascinare nelle controversie fra Pechino e Taipei”.

Al di là dello European Microchips Act, tutto quello che ruota intorno al mondo che si adatta all’intelligenza artificiale, che ci conduce dall’internet delle cose (Internet of things o IOT) all’internet della interconnessione (Internet of everything) e che supera la dimensione territoriale, solleva la questione costituzionale dell’etica e del diritto in cui l’Unione europea è oggi all’avanguardia.

Essa lo è fin dalla Risoluzione del Parlamento europeo del 16 febbraio 2017 con delle raccomandazioni alla Commissione europea concernenti norme di diritto civile nella robotica e le comunicazioni della Commissione europea nell’aprile e nel dicembre 2018 alle quali ha fatto seguito il rapporto del gruppo di esperti ad alto livello nell’aprile 2019 sugli “Orientamenti etici per una intelligenza artificiale affidabile” che individuano sette requisiti: intervento e sorveglianza umani, robustezza tecnica e sicurezza, riservatezza e governance dei dati, trasparenza, diversità, non discriminazione ed equità, benessere sociale e ambientale, accountability.

Come è stato scritto da Alessandro Paino nell’introduzione al rapporto pubblicato da ASTRID su “Intelligenza artificiale e diritto: una rivoluzione?”:

L’approccio dell’Unione europea “tende a distinguersi da quello americano caratterizzato dal ruolo determinante dei grandi players del mercato digitale (BIG TECH) e da quello cinese, caratterizzato dalla straordinaria capacità di profilazione di un sistema autocratico (BIG STATE), contrapponendo ad essi una cultura da BIG DEMOCRACY, fondata sulla capacità regolatoria propria dell’Unione europea, caratterizzata dalla progressiva trasformazione dei principi etici condivisi in strumenti normativi, idonei a garantire un livello significativo di equilibrio tra il rispetto dei diritti fondamentali e le esigenze della ricerca scientifica e tecnologica”.

Roma, 23 aprile 2023

coccodrillo

 

 

 

 

 ATTIRIAMO LA VOSTRA ATTENZIONE

Il Forum civico europeo (European Civic Forum) organizza e ospita l'Accademia civica europea 2023 dal 19 al 20 settembre. Candidati per partecipare alla European Civic Academy entro il 30 aprile!

EUROPEAN CIVIC ACADEMY 2023 - Call for applications

→ Are you an activist in associations, movements or grassroots groups whose daily actions positively impact the political and public life and/or bring transformative change in your community? 

→ Are you invested in the question of how to ensure civic empowerment leads to real change in the political arena?  

→ Are you interested in gaining a European perspective ahead of the European elections next year? 

Apply to take part in the European Civic Academy 2023 by 30 April! 

The upcoming European elections are taking place in 2024 and can provide a crucial moment for Europe’s political life to collectively decide what shared European future we want. As the social, political and environmental challenges of our times require a global and European approach to local and national actions, this question is relevant for all those activists invested in making possible effective access to rights, social, racial and environmental justice. 

On 19-20 September, ECA 2023 will take place in Brussels, bringing together practitioners and activists from very diverse organisations and movements with academics to deepen their understanding on the challenges and opportunities ahead of the elections. They will have the opportunity to learn from each other’s experiences and gain a holistic understanding of the topic to inspire a renewal of our collective social and political action. 30 activists residents in the European Union will be selected to receive full coverage of the costs to participate.

If you have questions, do not hesitate to write to Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

FURTHER INFORMATION

 

 


LA SETTIMANA DEL MOVIMENTO EUROPEO

26 aprile

  • Roma, incontro online presentazione Avviso per l’erogazione dei contributi di ricerca e analisi nel campo della politica estera, anno 2023 (MAECI).
  • Roma, Assemblea del Movimento europeo Italia

 

28 aprile

  •  Meeting online Club of Venice

 

 


IN EVIDENZA

VI SEGNALIAMO

  • 4-6 maggio, Firenze. 13ma edizione della Conferenza THE STATE OF THE UNION 2023 dal titolo "Building Europe in times of uncertainty". The State of the Union è il rinomato vertice annuale per la riflessione ad alto livello sull'agenda europea che riunisce importanti pensatori scientifici, accademici, responsabili politici e giornalisti di varie discipline per un'analisi approfondita e una discussione sulle sfide e le opportunità che l'Europa si trova ad affrontare in tempi incerti. MAGGIORI INFORMAZIONI E PROGRAMMA.
  • 17 maggio, ore 14:00-18:45, Torino. Il Movimento europeo in Italia e la rete europea dello European Partners for Environment (The EPE), promuove la ConferenzaBLOCKCHAIN & EUROPE’s GOVERNANCE TRANSFORMATION FROM GLOBAL TO LOCAL” sul tema dello Sviluppo sostenibile con particolare riferimento alla Blockchain come strumento di democrazia partecipativa, sotto l'alto patrocinio del Presidente dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. L’evento, che è realizzato anche con la collaborazione dello European Blockchain Observatory and Forum e con il sostegno dell’Università di Torino e del Centro Studi sul Federalismo, si svolgerà presso il Campus Einaudi dell’Università di Torino, nell’ambito del Festival dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, in formato ibrido. L’incontro fa parte di un progetto che si svilupperà nei prossimi mesi con iniziative presso le Nazioni Unite a New York, a Dubai in vista della COP 28 e nel 2024 in vista del Vertice sul futuro pianeta promosso dal Segretario generale delle Nazioni Unite. L’evento di Torino, inoltre, si svolgerà in preparazione di una iniziativa italiana che avrà luogo a Roma nell’autunno 2023. Attraverso il seguente form online, sarà possibile effettuare l’iscrizione in presenza - i posti in presenza presso il Campus Einaudi sono limitati – oppure a distanza. L’incontro si svolgerà in lingua inglese, ma sarà garantita la traduzione simultanea in italiano. PROGRAMMA e CONSULTATION PAPER.  

 

ARTICOLI E TESTI DELLA SETTIMANA

 

 

 

 

 

 

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 SUL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE, DEI VALORI DELL’UNIONE E DEI DIRITTI FONDAMENTALI
CON CARATTERE DI URGENZA

Noi cittadine e cittadini dell’Unione europea, associazioni, persone fisiche di paesi terzi residenti nell’Unione europea

  • Viste le conclusioni del Consiglio europeo straordinario del 9 febbraio ed in particolare il punto 23.e
  • Vista la lettera della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen del 26 gennaio 2023 ai Capi di Stato e di governo, una lettera che sembrerebbe rappresentare un mutamento di approccio della Commissione europea rispetto al Migration Pact del settembre 2020 passando dalla priorità del diritto internazionale, dei principi e dei valori dell’Unione europea e della tutela dei diritti fondamentali ad un’Europa che respinge e che esclude
  • Viste le richieste al Consiglio europeo dei governi di Austria, Danimarca, Estonia, Grecia, Lettonia, Lituania, Malta e Slovacchia
  • Considerando gli articoli 20, 24 e 227 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea
  • Considerando gli articoli 77, 78, 79 e 80 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea
  • Considerando la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea ed in particolate gli articoli 1, 2, 4, 5, 15, 18, 19
  • Considerando la Convenzione di Ginevra sullo status dei rifugiati del 1951
  • Considerando la Convenzione internazionale sulla ricerca e il salvataggio marittimo del 1985
  • Considerando la Convenzione europea dei diritti dell’Uomo e delle libertà fondamentali del 1950
  • Considerando che i Capi di Stato e di governo dei Ventisette hanno deciso di concentrarsi sul rafforzamento dell’azione esterna, sulla cooperazione in materia di rimpatrio e di riammissione, sul controllo delle frontiere esterne, sulla lotta alla strumentalizzazione dei migranti a fini politici e sulla cooperazione con Europol, Frontex e Eurojust confermando il principio secondo cui il controllo dei flussi di migranti è essenzialmente un problema di sicurezza
  • Considerando che nulla è stato detto dal Consiglio europeo sulle ragioni dei movimenti di popolazioni, che avvengono in larga parte all’interno dei paesi di origine, fra paesi dell’Africa sub-sahariana e verso paesi in via di sviluppo, sul fatto che il cosiddetto pull factor non deriva dalla mancanza di respingimenti e di rimpatri dei migranti irregolari ma dalla fuga inarrestabile dai conflitti interni, dalle guerre fra Stati, dalla fame, dai disastri ambientali e dall’espropriazione delle terre, che i rimpatri in molti casi non sono realizzabili per l’impossibilità di sottoscrivere accordi bilaterali con paesi terzi, che molti rimpatri avranno come conseguenza la morte o la schiavitù dei migranti definiti irregolari e che l’Unione europea avrebbe dovuto adottare da tempo un piano per lo sviluppo dell’Africa
  • Considerando che nulla è stato detto dal Consiglio europeo sul valore aggiunto per le economie europee e per la ricchezza delle nostre culture dall’accoglienza dei migranti economici e sulla necessità di mobilitare risorse umane e finanziarie da mettere a disposizione in particolare dei poteri locali per garantire politiche di inclusione considerandole come gli unici strumenti efficaci per garantire la sicurezza di chi arriva e la sicurezza di chi accoglie
  • Considerando che il prossimo Consiglio dei ministri della Giustizia e degli Affari Interni che dovrà dare seguito alle conclusioni del Consiglio europeo si terrà il 9 marzo sotto presidenza svedese.

Riteniamo che il Parlamento europeo debba respingere  le conclusioni del Consiglio europeo - usando tutti gli strumenti istituzionali di cui l’assemblea dispone - in particolare il paragrafo 23.e in cui si afferma:

chiede alla Commissione europea di mobilitare immediatamente ingenti fondi e mezzi dell’Unione europea per sostenere gli Stati membri nel rafforzamento delle capacità e delle infrastrutture di protezione delle frontiere, dei mezzi di sorveglianza – compresa la sorveglianza aerea – e delle attrezzature. In tale contesto, il Consiglio europeo invita la Commissione a mettere a punto rapidamente la strategia di gestione europea integrata delle frontiere”.

Chiediamo di sapere – in quanto movimento di cittadine, cittadini e persone contribuenti – se saranno esclusi finanziamenti per la costruzione di muri e fili spinati, su quale linea di bilancio saranno prelevati questi fondi, se sarà necessario un bilancio suppletivo e rettificativo su cui l’assemblea avrà l’ultima parola, come si verificherà la pertinenza e la necessità delle spese effettuate, poiché tali ingenti fondi dovrebbero essere prelevati dal bilancio dell’Unione europea, che è finanziato dalle cittadine e dai cittadini europei nonché da tutte le persone che risiedono nell’Unione europea.

Roma, 28 febbraio 2023

 

Vedi la lista completa degli attuali firmatari

 

Il 28 febbraio la Petizione è stata presentata al Parlamento europeo con il sostegno dei Movimenti europei di Italia, Francia, Polonia e Spagna, di Emergency, Eumans, Medel, la rete The Last20, Concord Italia, Legambiente e Open Arms e con il sostegno di mille cittadine e cittadini europei e oltre cento soggetti collettivi.

In data 2 marzo, una analoga Petizione è stata presentata anche alla Camera dei Deputati.

 

LA PETIZIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E' ANCORA APERTA AD EVENTUALI SOTTOSCRIZIONI

INVIANDO UN’EMAIL ALL'INDIRIZZO  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

o direttamente su CHANGE.ORG

 

 

 

 

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VI SEGNALIAMO

  • 18-23 aprile, Roma. Festival delle Scienze di Roma presso l’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone”. Tema della XVIII edizione, “Immaginari”. Prodotto dalla Fondazione Musica per Roma, con la partnership di Codice Edizioni, è promosso da Roma Capitale-Assessorato alla Cultura e realizzato con Asi-Agenzia spaziale italiana e Infn-Istituto nazionale di fisica nucleare. Oltre 100 incontri tra conferenze, laboratori, exhibit, spettacoli ed eventi per famiglie. PROGRAMMA COMPLETO. Per ulteriori informazioni visitare il sito del Festival.
  • Martedì 18 aprile, ore 15:30-18:30, Roma. Convegno, organizzato dall’Unione forense per la tutela dei diritti umani, su “Le alterne vicissitudini della protezione italiana ai richiedenti asilo: dalla protezione umanitaria a quella speciale”. ULTERIORI INFORMAZIONI E PROGRAMMA.
  • Mercoledì 19 aprile, ore 17:00, Roma. Presentazione del volume “Discriminazione algoritmica. Una prospettiva comparata” di Elena Falletti (Giappichelli, 2022). L’incontro, che si svolgerà in modalità mista presenza/distanza, è promosso dalla Fondazione Lelio e Lisli Basso e dal Movimento europeo. Sarà possibile seguire la diretta streaming sul canale YouTube della Fondazione Basso. PROGRAMMA.
  • Sabato 22 aprile 2023, ore 10:30-13:30, Roma. Presso lo Spazio espositivo MACRO (ex mattatoio) Convegno "MIGRANTICIDIO: UN CRIMINE CONTRO L’UMANITÀ - Diritto di migrare, diritti dei migranti", promosso da Associazione Nazionale Giuristi Democratici, Centro di Ricerca ed Elaborazione per la Democrazia, Mani Rosse Antirazziste. PROGRAMMA.

 

ARTICOLI E TESTI DELLA SETTIMANA

 

 

 

 

 

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17 aprile

  • European Civic Forum annual General Assembly
  • Roma, primo incontro di creazione di un gruppo di amiche ed amici del Giardino dei Giusti di Roma (promosso dalla Fondazione Gariwo)

 

18 aprile

  • Roma, Seminario Fondazione Astrid sul tema “Blockchain come soluzione di sistema: regole, garanzie e prospettive di mercato”
  • Roma, incontro Italian Network for the Euro-Mediterranean Dialogue
  • Invertire la rotta. Mobilitazione nazionale contro la conversione in legge del Decreto Cutro. #NONSIAMODACCORDO

 

19 aprile

  • Roma, presentazione del volume “Discriminazione algoritmica. Una prospettiva comparata” di Elena Falletti (Giappichelli, 2022)
  • Meeting CERV Remembrance 2023 (Foster Europe)
  • Roma, Consiglio di Presidenza Movimento europeo

 

 

 

 

 

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